Piccola Bottega Merenda di Giorgio Pace, fruttarolo 2.0


Piccola Bottega, Giorgio Pace

Giorgio Pace

di Virginia Di Falco

Piccola Bottega Merenda è una piccola bottega dove qualche volta si fa merenda (ma va?) e dove si comprano cose buone da mangiare e da bere.
Giorgio Pace l’ha aperta cinque anni fa con Giulia, socia e compagna di vita, con l’intento di vendere prodotti quanto più possibile naturali seguendo i principi della produzione e del consumo consapevoli.
All’inizio la bottega faceva parte di un franchising di articoli biologici che poi ha virato decisamente verso la somministrazione di alimenti e allora Giorgio e Giulia, nel settembre del 2013, hanno deciso di mettersi in proprio. «Abbiamo fatto il contrario di quello che fanno quasi tutti, che da venditori si trasformano in piccole cucine o fast food. Noi vogliamo continuare la nostra ricerca di piccoli produttori e aziende artigiane e vendere soprattutto il fresco».

Piccola Bottega, scorcio

Piccola Bottega, scorcio

Piccola Bottega, il banco

Piccola Bottega, il banco

Siamo in zona Tuscolana, in un locale di 40 metri quadri che è una sorta di emporio alimentare. Come diavolo fanno Giorgio e Giulia a farci entrare di tutto non si può spiegare. Sarà anche questo un miracolo della biodinamica.
La parte più viva e interessante è il settore del fresco, al quale tengono di più: gli arrivi dalle diverse aziende agricole sono periodici, a seconda delle zone di provenienza e delle disponibilità; non c’è frigo («e mai ci sarà» giura Giorgio) e sono ovviamente tutti prodotti stagionali. Che qui non è uno slogan. Ma che si traduce concretamente in: ‘no zucchini a gennaio’, ‘no verdure se ci sono state gelate’; ‘no arance ad agosto’ e soprattutto cassette e ceste vuote quando il prodotto è finito. Sembrano delle ovvietà, ma non lo sono. Tant’è che spesso in bottega ne fanno dei cartelloni appesi fuori, a scanso di equivoci.

Piccola Bottega, i carciofi

Piccola Bottega, i carciofi

Poi ci sono gli scaffali con le conserve di pomodoro, tonno, frutta e così via; il miele, la pasta, i legumi, l’olio. Un piccolo banco con una selezione di salumi e formaggi e, dietro, i barattoloni con i biscotti sfusi; le birre artigianali; l’angolino del pane. Di fronte all’ingresso una vecchia credenza in legno con dentro una bella selezione di vini naturali e persino un tavolino con dei libri.

Piccola Bottega,la credenza con i vini

Piccola Bottega,la credenza con i vini

La clientela nel corso degli anni è cambiata. All’inizio a rispondere bene sono state soprattutto le persone anziane del quartiere, che hanno accolto con entusiasmo un negozio che restituiva loro l’idea del verduraio di una volta, dove poter scegliere pezzi e quantità. Un po’ alla volta, complice una cultura più diffusa dell’alimentazione consapevole e una efficace circolazione delle informazioni attraverso i social, sono aumentati i giovani e, più in generale, una clientela che viene a fare la spesa periodicamente anche da fuori.
Dal canto suo Giorgio continua, durante il tempo libero, a percorrere chilometri, soprattutto nel Lazio, alla ricerca di piccoli produttori, contadini, pastori. Per conoscerli, ascoltarli, sentire la terra.

Piccola Bottega, le carote

Piccola Bottega, le carote

Piccola Bottega,la misticanza

Piccola Bottega,la misticanza

La cosa bella è che lo fa con convinzione e determinazione ma senza ideologismi. Non c’è demagogia quando ti parla del ciclo di vita di un broccolo, né la saccenza di chi pretende di imporre le proprie idee. A lui basta che delle cose che vende sia condivisa la bontà, che siano cose buone.

Piccola Bottega, pane e corallina

Piccola Bottega, pane ai cereali e corallina

Ed è riuscito proprio per questo a farsi conoscere e apprezzare, intessendo un po’ alla volta – tra incontri reali in Bottega e virtuali su Facebook –  una rete di amici che gestiscono altre attività, come ad esempio i ragazzi di Severance, di Mazzo, di Faro o come lo stesso Roberto Liberati. Tutte persone che da sole hanno creato il proprio lavoro e anche un pezzetto di futuro, facendo enormi sacrifici ma restando anche un po’ visionari. Per loro (e nostra) fortuna.

 

PICCOLA BOTTEGA MERENDA
Via Anicio Gallo, 59 (fermata Metro A: Giulio Agricola)
Tel.
06 7151 0455
Aperto: 10:00 – 14:00, 16:00 – 20:30
Chiuso: giovedì mattina e domenica.
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