I bucatini alla Mike, Panatta e la leggenda di Michele Vanacore a Castellammare
Oggi diamo spazio ad un racconto bellissimo, simile a quello degli spaghetti alla Nerano che ci fa capire come in Italia il cibo è la vera chiave per conoscere storie, paesi, persone perché è davvero la nostra ossessione. Alla tenera età di quasi 60 anni l’altra notte ho conosciuto un piatto che ha fatto epoca a Castellammare e di cui si erano perse le tracce sino a quando un ristorante come Piazzetta Milù l’ha recuperato. E mi vengono in mente le parole di Fiammetta Fadda: per i giovani il futuro è la tradizione perché già le loro mamme non cucinano più. Riscoprire un piatto, conoscere la storia di Michele Vanacore, mi ha emozionato e ho chiesto a Emanuele Izzo di raccontarcela perché in questo vuoto pneumatico di idee e di etica non resta che rifugiarci in un ristorante per trovare cultura, senso estetico e storia. Alè
Bucatini alla Mike: uno dei piatti simboli della città nasce grazie al compianto Michele Vanacore nei primi anni ’60.
Siamo a Castellammare di Stabia dove Michele gestisce, all’interno del prestigioso Circolo Nautico (esistente tutt’oggi, famoso per i plurimedagliati atleti canottieri), il bar con annesso un piccolo campo da tennis. L’idea del piatto viene per un’esigenza pratica: sfamare la propria numerosa famiglia durante la pausa pranzo del Circolo; Michele sapeva cucinare: aveva fatto il cuoco, durante il periodo militare, a bordo della Vittorio Veneto e la cucina era da sempre la sua passione. Così installa un cucinino nel retro del bar e si diletta a preparare ricette della tradizione povera stabiese. Un giorno, avendo a disposizione dei pomodori e della pasta, diede vita al piatto che l’ha reso celebre in tutto il territorio circostante.
“Era un piatto nato da un’idea semplice ed ingredienti poveri: olio, aglio, pomodori (chell c’a s mang’n all’insalata) e il pecorino, meglio se stagionato un po’ in più” dice Giovanni Vanacore, figlio di Mike. Proprio in quegli anni muoveva i primi passi in campo per poi diventare giocatore di tennis professionista (fino alla serie B) e nazionale (Junior) ed oggi grande Maestro Nazionale stimato da tutto il tennis italiano. Erano gli anni in cui padre e figlio giravano, per merito di quest’ultimo, per i vari circoli italiani tra gare e competizioni che consentirono a Michele di conoscere personaggi importanti di quel mondo tra cui professionisti del calibro di Pannatta e Borg.
“Erano anni bellissimi, mio padre sapeva farsi voler bene da tutti, e riusciva a conquistare il palato delle persone con la sua passione per la Cucina, sopratutto dopo l’occasione che avemmo a Varano”.
É proprio qui, nella zona collinare ed archeologica della citta, che la famiglia Vanacore ha l’occasione di creare un piccolo circolo di tennis (T.C. Varano) in cui organizzare un piccolo ristorante e servire il piatto che era già divenuto famoso per molti
“A Varano sono passati parecchi personaggi, il ristorante era diventato un luogo di ritrovo e tutta la nostra famiglia partecipava all’organizzazione: papà cucinava e noi servivamo ai tavoli. Il menù era “Mike fa tu” ed eravamo aperti solo le sere d’estate: quando i prodotti per i nostri piatti potevano essere cucinati seguendone la stagionalità”.
Oggi il T.C Varano non esiste più ma tutti, nella zona, conservano i ricordi ed i sapori delle estati passate ai tavoli di quel ristorante, tra loro un altro “Mike”: mio padre Michele, patron di Piazzetta Milu che già dieci anni fa, per primo, ripropose questo famoso bucatino, “territorializzandolo” ancor di più con l’utilizzo del pomodoro verde di Sorrento ed il Provolone del Monaco, oggi inserito nella pagina “Milú Storia” del ristorante col nuovo corso dello chef Luigi Salomone.
“Sono onorato che il Bucatino alla Mike sia nel menu di Piazzetta Milú! Io quando cucino godo e sapere che voi possiate proporlo alla vostra importante clientela é il modo più emozionante per onorare la memoria di mio padre!”
Giovanni Vanacore oggi fa il maestro nello splendido circolo del “Tennis Terme di Stabia”, del padre “Mike” conserva tanti ricordi ed alcune sbiadite fotografie; da lui ha ereditato la grande passione per la cucina ma per via di cavilli burocratici e complicate regolamentazioni non può cucinare per i propri soci combattendo costantemente contro una realtà difficile da gestire a livello istituzionale (come spesso accade al sud)…ma c’è chi dice di averlo visto cucinare – e godere – in gran segreto per alcuni fortunati amici…
“Emanué posa la racchetta e vien cá: t spieg stu bucatin comm s fá!”
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Ricetta Bucatino alla Mike
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(per 4 persone)
400 gr pomodoro Sorrento (o anche piccadilly, meglio se non troppo maturi)
350 gr bucatini
1 spicchio di aglio
100 ml di olio
10 foglie di basilico
Pepe Nero macinato (secondo quantità desiderata)
150 gr pecorino stagionato (va benissimo anche una pasta filata tipo il Provolone del Monaco DOP)
Soffriggere l’aglio nell’olio
Aggiungere pomodoro tagliato a pezzettoni, quasi a fine cottura aggiungere il basilico e lasciare appassire
Intanto calare la pasta e completare la cottura nel sugo appena creato, mantecare con l’aggiunta del formaggio e pepe nero macinato.
Completate il piatto con grattugiata del formaggio utilizzato e basilico fresco.
*Piazzetta Milù
Delegato Ais Penisola Sorrentina