Piana di Monte Verna, Locanda Carpe Diem
di Antonella Amodio
Ci sono incontri che ci accompagneranno per sempre nel viaggio della vita.
L’incontro con Lucio Maria Romano risale al 1998 in uno dei primissimi corsi di sommelier A.I.S. organizzati a Caserta , tra i partecipanti più entusiasti e appassionati emergeva lui. Lo avevo soprannominato Lucignolo come il personaggio della fiaba di Pinocchio , per via del fisico asciutto e dall’aria svogliata e sognante.
Ne è passato di tempo e l’affetto e la stima reciproca è rimasta immutata.
Nel 1992 apre il ristorante Carpe Diem un gioiellino gastronomico con pochi tavoli e grande attenzione al reparto cantina. In cucina la chef Maria Mone in sintonia con Lucio propone piatti di tradizione contadina rivisitati in chiave moderna.
Nel 2005 il ristorante cambia location , si sposta di 300m in uno stabile del seicento, diventando Locanda Carpe Diem , con la possibilità di sostare la notte in una delle 5 camere romantiche che danno su un panorama mozzafiato.
Ai fornelli si destreggia Lucio lasciando l’impostazione dei piatti improntata sulla promozione del territorio, il suo braccio destro è il giovane figlio Lucio Junior che contamina la cucina con poche ed essenziali varianti giocate su spezie ed erbe aromatiche .
L’ambiente è molto accogliente, l’atmosfera sa di antico e vissuto; alle pareti foto ricordo di personaggi passati in Locanda e qualche cornice contenente lettere di ringraziamento per l’accoglienza ricevuta. Dalle volte del soffitto pendono grappoli di pomodori, trecce di aglio e mazzi di erbe aromatiche; il camino all’ingresso nella stagione invernale è sempre acceso, mentre in estate il cortile interno si trasforma in sala dando la possibilità di cenare tra aiuole fiorite e candele . Il sottofondo musicale di vecchie canzoni partenopee rende il contesto rilassante e allegro .
Il legame con il territorio è molto forte, Lucio è stato il precursore nei piatti di alcune eccellenze gastronomiche come il formaggio conciato romano (oggi presidio slow food) e divulgatore di vitigni casavecchia e pallagrello. La cucina a vista si affaccia sulla sala grande e crea una piacevole partecipazione tra cliente e chef.
Il menu’alla carta propone piatti che hanno fatto la storia del Carpe Diem, come:
Fogli di sfoglia di mozzarella con miele e polvere di liquirizia; Pancotto di rape e fagioli; Pasta e patate alla provola affumicata; Pennoni di gragnano al ragu’ di pecora di Santa Croce; Coniglio ripieno di verdure del Volturno, su letti di carciofi; Gelo di agrumi di Piana; Mousse di ricotta di bufala e scaglie di cioccolato.
Un attenzione particolare è riservata alla qualità della mozzarella di bufala, della ricotta e degli insaccati. Squisiti i grissini alle olive serviti insieme al pane . La proposta del giorno varia secondo la stagione e la disponibilità giornaliera, io a pranzo ho mangiato:
– Pasta brisè al burro di Baronia con ripieno di mozzarella, fiori di zucca e dadolata di maiale nero casertano in crema di zafferano.
Piatto delicato, la nota della spezia gialla risalta senza invadenza.
– Patata scottata con roast beef di nero casertano, tartufo estivo e mandorle tostate.
Pietanza servita tiepida, fresca ed equilibrata.
– Mousse di caffè domenicano con panna vegetale e cacao amaro.
Dessert perfetto nella porzione e calibrato nei sapori.
La carta dei vini col tempo si è assottigliata di etichette extra regionali ed è evoluta preferendo bottiglie territoriali, dando risalto alla viticoltura di Terra di Lavoro e del resto della Campania . Da Lucio non sorprende bere vecchie annate di Fiano, Taurasi e Barolo oramai introvabili a prezzi modici; capita anche di scoprire nuovi vini scovati per merito della sua passione e dei quali non si risparmierà di raccontarvi con simpatia, professionalità e competenza ogni particolare, condividendo il bicchiere di vino.
Ottima la selezione di distillati serviti con i classici biscotti alle nocciole, sempre caldi e fragranti.
“Carpe Diem”
≤ Mentre parliamo il tempo sarà fuggito, come se ci odiasse:
cogli l’attimo, confidando il meno possibile nel domani≥
Orazio
Costo di menu’ tre portate 25,00 euro
Posti: 55
Chiusura: Domenica sera e lunedì
Contatti: 0823 861371
Largo Ferrari, 8 – 81013 Piana di Monte Verna (CE)
Un commento
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bene bene , da provare .