Ecco perchè bisogna difendere Errico Porzio dagli sfigati che lo odiano
Facciamo prima un riassunto breve.
Facendo controlli a tappeto, i tecnici dell’Enel hanno scoperto che un contatore della energia elettrica di Errico Porzio era stato manomesso, i maligni hanno detto con un magnete ma questo dettaglio non risulta dal verbale con un magnete.
La cosa è rimbalzata su qualche sito on line e da lì a Facebook dove gli hater si sono scatenati. Eccone un esempio.
Naturalmente il prezzo da pagare alla popolarità è anche questo: che quando ti succede qualcosa di negativo diventi uno gnu fra coccodrilli, leoni e avvoltoi.
L’esempio degli insulti che qua riportiamo, conditi con altri frizzi e lazzi che vi risparmiamo è semplice, perchè è la narrazione degli sfigati che fanno a se stessi per giustificare il loro non successo: noi siamo onesti, ecco perché non emergiamo. Chi emerge usa sempre qualche trucco e commette anche illegalità.
Alè, magra consolazione di sopravvivenza, tanto più forte in una società ormai abituata a parametrare il successo solo con i soldi e i beni materiali. Protocollo narrativo che noi di 50 Top Pizza conosciamo benissimo, adottato persino da chi è ha perso posizioni, tanto che viene da chiedergli: ma allora tu eri arrivato in alto grazie ai metodi che adesso denunci?
Naturalmente il diritto alla critica è sacrosanto, diverso dalla diffamazione e la calunnia. Una cosa è dire come è possibile che X sta così indietro, altra cosa è dire X sta indietro perchè non usa gli sponsor della classifica e perchè non ha pagato. In questo caso sono scattate le querele, saldate da lettere di scuse e un po’ di soldini dati in beneficenza.
Ma torniamo a Porzio perché a me affascina sviscerare fino in fondo i meccanismi comunicativi in cui tutti, volenti o nolenti, navighiamo.
Primo. Tanto per cominciare, come mai salta fuori il suo nome?
Oggi nei comunicati ufficiali delle forze dell’ordine ci sono appena le iniziali, non a caso proprio a Napoli c’è stato un lungo duello fra cronisti e il procuratore Melillo che, a tutela degli indagati, non dava notizie.
Invece, guarda un po’ salta fuori questo controllo a Porzio. Aggiungiamo che non è il primo pizzaiolo a trovarsi in questa problematica.
Secondo. Quanti si sono preoccupati di ascoltare anche la versione di Errico? Pochi, intanto noi ve la forniamo: “Quando ho rilevato la pizzeria in via Cornelia dei Gracchi, non mi sono accorto della manomissione. A Soccavo ho cinque locali e un solo contatore è risultato compromesso. In pratica io rilevai il locale in via Cornelia dei Gracchi quattro anni fa con un fitto d’azienda, quando era un bar. L’ho scritto anche nel verbale. Solo qui hanno trovato il contatore manomesso, ma era stato già riparato. I consumi erano regolari. Ma una volta aperto, il contatore risulta manomesso. Tanto che lo hanno già sostituito. La denuncia è un atto dovuto. I legali sono già al lavoro e spiegheremo bene come stanno le cose”.
Terzo Può essere ragionevolmente possibile che un pizzaiolo che ha locali dappertutto abbia bisogno di manomettere solo uno dei contatori delle decine di pizzerie?
Quarto. Errico Porzio è nuovo alla popolarità, ma è antico di mestiere, non è un improvvisato, viene dalla gavetta dura, da anni e anni di duro lavoro come i grandi campioni come Coccia, Martucci, i Salvo, Vitagliano e altri ancora. Negli ultimi anni grazie al buon uso dei social è diventato un vero e proprio beniamino dei ragazzi e anoi questa cosa piace molto perchè mai un impegato della McDonald’s potrà essere un attrattore visto ‘anonimato a cui li costringe il protocollo della multinazinale.
Quinto. C’è infine l’etterno meccanismo che quando si attacca, o sifanno controlli, su qualcuno molto popolare la ricaduta pubblicitaria è immediata. Quello è famoso, attacchiamolo così ci evidenziamo dal coro degli elogi. Un meccanismo, semplice, elementare e terribile. Bruto passa alla storia per aver ucciso Cesare.
Ora tutte le persone di buona volontà devono ribellarsi a questi meccanismi. E’ giusto, ci mancherebbe, riportare un fatto, ma è professionale sentire anche la versione della difesa e dare poi con lo stesso risalto anche l’esito del procedimento.
Anche perchè quello che non riescono proprio a capire coloro che parlano male dei loro colleghi è che la tempesta poi ricade su tutti.
Anche l’esperienza conferma che chi si erge a puro ha spesso molte cose da nascondere e comportamenti simili a quelli di cui si erge a censore.
Quieta non movere, dicevano i padri latini aggiungendo: et mota quietare.