Due giorni da Peppe Guida a Montechiaro: dalla colazione alla cena l’esperienza da fare almeno una volta nella vita. Noi ci siamo stati da clienti e ve la raccontiamo proprio come la vivrete voi
Villa Rosa di Nonna Rosa
via Alberi, 100,
80069 Vico Equense (NA)
Tel. 081 879 9055
[email protected] [email protected] – ristorante
[email protected] -b&b e colazioni
Prima del report di Floriana Barone vi presentiamo un pranzo di stagione fatto a Peppe Guida fresco di apertura a Montechiaro. L’orto inizia a regalare i suoi migliori gioielli, la semplicità dellamcucina contadina fa il resto. E’ un posto dove si sta bene e Rosella, la figlia, è una perfetta padrona di casa.
Cosa si mangia a Montechiaro da Peppe Guida
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Report Giugno 2020
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di Floriana Barone
L’orto, il Vesuvio, il Golfo di Napoli, le stelle e il Monte Faito: da pochissime settimane, a Villa Rosa di Nonna Rosa si cena all’aperto, sotto al magnifico pergolato sorrentino, nella Casa di Lella Granito. Si arriva nella frazione di Montechiaro percorrendo le stradine sopra Vico Equense. La prima impressione è quella di pace assoluta: non si sente alcun rumore, se non quelli della natura. Otto anni fa Peppe Guida ha iniziato a ristrutturare questo casale di campagna: lo chef dell’Antica Osteria Nonna Rosa ha ideato e realizzato un progetto attualmente in itinere, che comprende la costruzione e il completamento di diversi alloggi e di una suggestiva biopiscina con spettacolare vista sul Vesuvio. L’accoglienza, senza ombra di dubbio, è uno dei grandi punti di forza della struttura: ogni volta che può, lo chef fa da Cicerone per la visita nell’orto e nel suo giardino, ricco di rose e di piante di agrumi. L’ospitalità di Rossella è genuina e spontanea, così come quella di tutto lo staff, professionale e molto discreto con i clienti presenti.
Qui Francesco Guida lavora incessantemente nel suo laboratorio di pasticceria: dalle talentuose mani del pasticcere di famiglia, nascono frolle, biscottini, plumcake e lievitati, oltre ai dessert serviti durante le cene estive. Spesso può capitare di incontrare anche Nonna Rosa, seduta a sbucciare le melanzane o la frutta appena raccolta: è la colonna portante della famiglia e presto festeggerà il traguardo dei novant’anni.
Lo scorso anno il successo delle cene a Montechiaro ha superato ogni migliore aspettativa. A Villa Rosa, la Casa di Lella, lo chef stellato propone una cucina territoriale e fortemente evocativa.
Il prodotto arriva direttamente dall’orto: viene raccolto e trasformato senza passaggi in frigorifero, come avveniva un tempo. Non esiste un menu da cui scegliere: i piatti cambiano a seconda degli ingredienti a disposizione e sono gli stessi per tutti gli ospiti.
Un’esperienza “a sorpresa”, in cui lo chef racconta la storia e i prodotti della sua terra, insieme alle antiche usanze del posto. Il benvenuto rappresenta l’anima di Peppe Guida: l’aria fritta è una montanara perfetta. È leggera come una nuvola e nasconde un gustoso sughetto di pomodoro: si mangia rigorosamente con le mani, con tanto di scarpetta finale. In tavola arriva il pane fresco a lievitazione naturale di Francesco Guida: il connubio ideale è con l’olio erbaceo e piccante dello chef.
Una menzione particolare per il vino di Peppe Guida, nato da un blend di vari vitigni: Sciascinoso, Aglianico e Piedipalumbo, abbinati all’uva di sabato e al Montepulciano.
Il suo è un vino naturale, che in questi giorni lo chef serve insieme alle prime pesche percoche: una tradizione paesana diffusa un po’ in tutt’Italia.
Gli antipasti sono 10 e raccontano le eccellenze del territorio circostante. Una cucina di mare e di terra, che si unisce ai frutti dell’orto, creando una combinazione unica nel suo genere. Tra le proposte può capitare di assaggiare la frittata di pane raffermo con basilico e provola, le baby carotine con cereali e salsa verde, composta da prezzemolo, menta e cetriolini sott’aceto, il tonno leggermente scottato e aromatizzato alle erbe amare e rucola, migliaccio con salsiccia secca e finocchietto selvatico, le palle di riso con soppressata, provola e cipolla, le frittatine senza lievito di bianchetti e limone, quelle con fiori di zucca e la parmigiana di melanzane in bianco. Eccellente anche l’assaggio di pasta e fagioli, preparata con il fagiolo butirro di Vico Equense (presente nell’Arca del Gusto di Slow Food), ripassata poi in padella con pecorino e pepe.
Avvolgenti e profumate le candele spezzate con patate, provola, tartufo nero, peperone crusco e basilico.
Si prosegue con la “tracchia” (costina) di maiale affumicata, servita con una salsa di senape e salsa barbecue e con i fagiolini conditi con olio, sale e aceto della casa.
Il dolce è un panettone estivo di Francesco Guida, aromatizzato al limone: soffice, leggero e profumato, accompagnato dalla marmellata di albicocche dello chef.
La crema pasticcera è come seta: è servita insieme ad alcuni biscotti di frolla e abbondante frutta fresca. La cena si conclude con le immancabili zeppole fritte di patate, servite ancora calde.
Durante la cena, il servizio è veloce ed efficiente: il personale di sala è preparato, si muove con professionalità e organizzazione, rispettando tutte le misure di prevenzione e sicurezza previste per l’emergenza Coronavirus. Misure che comprendono anche il controllo della temperatura corporea degli ospiti all’arrivo in struttura e la predisposizione di numerosi prodotti igienizzanti accanto ai tavoli, oltre alla presenza di diversi cartelli con i consigli sui comportamenti da seguire per una permanenza sicura.
Le camere sono ampie e silenziose, arredate con semplicità e gusto, con qualche dettaglio rustico: ogni stanza ha un terrazzo con una vista mozzafiato sulla città e sul Golfo di Napoli.
A Villa Rosa il risveglio è un momento speciale: anche la colazione si svolge sotto il suggestivo pergolato.
Sul tavolo spiccano i prodotti artigianali locali e i dolcetti preparati dal giovane figlio dello chef: bocconcini di fior di latte, pane fresco, burro e marmellate fatte in casa, frutta, noci, l’uovo fritto con le melanzane sott’olio, una pizzetta, le zeppole, i lievitati e i biscotti di Francesco Guida, come le ciambelline, le crostatine e i frollini bicolore.
Negli ultimi giorni lo chef ha acceso anche il forno a legna, affidandolo alle cure del figlio Francesco, affiancato da Raffaele, un pizzaiolo e cuoco di Vico Equense: il pastry chef dell’Antica Osteria Nonna Rosa ha iniziato a sperimentare alcune proposte, come la tradizionale focaccia a lievitazione naturale, condita con olio, origano e fiocchi di sale Maldon o la pasta e fagioli gratinata.
Gestualità e profumi che evocano ricordi profondi, e che riportano lo chef alle sue origini, a cui tutt’oggi è legatissimo: Peppe Guida, infatti, ha mosso i suoi primi passi lavorando proprio davanti al forno della rosticceria di famiglia, trent’anni fa. Un forno che, un giorno, ha distrutto con un piccone.
Un gesto estremo che ha segnato il suo passato, spianando, allo stesso tempo, la strada per il suo futuro. E oggi, più che mai, lo chef guarda avanti, perché, come ripete spesso: “Questo è solo l’inizio”.
Villa Rosa di Nonna Rosa
via Alberi, 100,
80069 Vico Equense (NA)
Tel. 081 879 9055
[email protected] [email protected] – ristorante
[email protected] -b&b e colazioni
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Menu fisso a base dei prodotti dell’orto: 50€, bibite escluse
Il costo del menu non è valido per i bambini: in questo caso, il prezzo varia in base al numero di piatti
Tutte le sere a cena; il sabato e la domenica a pranzo (fino a metà settembre)
I posti disponibili per l’emergenza Covid sono 50
Costo per una camera doppia in alta stagione: 200€ a notte, compresa una ricca colazione e il parcheggio in struttura (si accettano prenotazioni di minimo due notti)
4 Commenti
I commenti sono chiusi.
Posso testimoniare che è tutto vero ed è una esperienza da fare e da rifare e da rifare…..
un weekend tra pernottamento, pranzo/cena e spese varie ti viene 700/800 euro con gli stessi soldi me ne vado una sett a Sharm, ma kist’ so nummr’ ahahah…
Ma che ragionamento è?allora per quei soldi ti fai si e no 10 ore a porto rotondo e quindi?
ma non esiste un sito che non sia il profilo Facebook, da cui si capisce poco e niente? €200/notte per delle camere che non posso nemmeno vedere?
Ero molto invogliato ad organizzare un weekend, ma sono onestamente un po’ perplesso.