Torre del Greco, il Natale del bar pasticceria Liguoro
di Simona Mariarosaria Quirino
Il Natale del bar pasticceria Liguoro non è solo panettone, anche se è proprio questo un suo pezzo forte. Domenica dell’Immacolata Enzo ha deciso di aprire le porte ai suoi più affezionati clienti con una serata all’insegna della musica e del panettone. Per l’occasione ha invitato Felice D’amico, un noto violinista di Vietri sul Mare e ha omaggiato i suoi ospiti con vari assaggi del suo lievitato.
Durante la serata ha brindato con gli ospiti anche per il riconoscimento, per il quinto anno di seguito, ricevuto dalla guida del Gambero Rosso come bar tra i migliori d’Italia. «Solitamente facciamo caffè e vendiamo panettoni senza raccontarci, quest’anno abbiamo deciso di fare anche questo con i nostri amici più affezionati» dice Enzo.
Dalla caffetteria ai dolci della domenica, fino alle tante speciaalità della tradizione natalizia. Il panettone resta il pezzo forte, al quale Enzo dedica lavoro e passione, a partire dall’utilizzo del lievito madre.
Accanto al tradizionale troviamo quello alla “pellecchiella del Vesuvio”, oppure farcito con limoncello, frutti di bosco per finire col “cioccolattone”, un panettone con crema gianduia e gocce di cioccolato. Impasto soffice, profumato e leggero, non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Il tutto in un contesto di grande ospitalità, come sempre non solo a Natale.
Qui di seguito la scheda della pasticceria Liguoro dell’agosto 2018:
di Simona Mariarosaria Quirino
La famiglia del Mulino Bianco esiste. È a Torre del Greco, in via Nazionale 564. “Moulin Blanc”, nato come piccolo negozietto di pasticceria e di pasta fresca, oggi è anche bar e offre una piccola gastronomia a pranzo e da asporto. Enzo Liguoro è stato il pioniere della sua attività, nel 1986. Non è figlio d’arte e ha iniziato da solo con i suoi dolci, mentre la moglie Andreina è subentrata nella produzione della pasta fresca.
Da qui, è nato il nome della pasticceria “Moulin Blanc”, per via delle farine utilizzate per dolci e pasta, il tradizionale connubio del pranzo della domenica.
“Ora, però, che le famiglie e le loro abitudini sono cambiate, ho deciso di dare spazio anche al servizio bar e di domenica, oltre a pasta e dolci, va forte anche l’aperitivo”, dice Enzo, imprenditore attento alla tradizione ma anche alle tendenze e ai nuovi gusti della società. Della tradizione, però, non rinuncia al lievito madre. “Enzo è un appassionato di lieviti” dice Andreina “e tutti i nostri cornetti e le nostre brioches la mattina sono fatti con questo lievito”. Non solo cornetti e brioches, ma anche “il morbidone” che è tra le specialità della pasticceria Liguoro: un lievitato al burro, semplice o farcito, “buono nella sua semplicità”.
Altro cavallo di battaglia dell’angolo dolce è la gamma della biscotteria in busta, comoda da comparare e tenere nella dispensa di casa. Buono soprattutto il biscotto all’amarena preparato con succo di amarene e cacao e con un’attenta combinazione di ingredienti che lasciano al passato l’usanza di farli con la cosiddetta “rimasuglia”, ovvero con gli avanzi della pasticceria.
Tradizionali, invece, sono i gusti del gelato dove, però, quelli a frutta sono scelti in base alle stagioni. Ad esempio, d’estate, vanno forte i gusti di gelse e fichi. Quella del gelato è una novità apportata nel momento in cui hanno ristrutturato, vale a dire nel 2014, quando hanno ingrandito anche i laboratori che oggi si estendono su due piani, giù quello della pasticceria e su quello della pasta.
Proprio la pasta è tra le eccellenze dei Liguoro, sia quella classica come gnocchi di patate, tagliatelle, fusilli e orecchiette, che quella farcita.
Vari i ripieni da scegliere per i ravioli, ovvero ricotta e mozzarella, carne e prosciutto, funghi porcini e provola, ricotta e prosciutto, ricotta e carne, melanzane e provola. Il cliente tradizionale ordina pasta e dolci. Tra i più richiesti i mignon e le torte semifredde. Tra queste ultime “molto apprezzata è la 7 veli”- dice Andreina – “ma anche la cheesecake, la rocher o la torta al pistacchio”. Grandi o monoporzione per scegliere più gusti e accontentare tutti. Una delle massime della famiglia Liguoro è proprio quella di fare stare bene tutti. È questo che insegnano anche ai loro figli. Giovanni, il più piccolo, pare avvicinarsi alle orme di famiglia e ora sta frequentando la Cassa Alimenti di Brescia, una delle scuole più importanti del settore della gastronomia.
Tra i progetti per il futuro c’è quello di lasciare spazio alle sue idee giovani che già adesso contagiano il papà quando torna a casa. “Quando c’è Giovanni, Enzo inizia a comprare tutti i macchinari più all’avanguardia che gli consiglia”, dice Andreina. Una sintonia che ovviamente non è esente dai momenti di stress che attraversano tutte le famiglie, anche e soprattutto quelle che lavorano insieme. Tuttavia, basta un sorriso, un grazie per allentare la tensione e per far stare bene il cliente, sempre al centro delle loro attenzioni. Il segreto della famiglia del Mulino Bianco davvero può essere alla portata di tutti.