Passera delle Vigne 2010 Controguerra doc di Lepore
Uva: passerina
Fascia di prezzo: da 1 a 5 euro franco cantina
Fermentazione e maturazione: acciaio
Gaspare Lepore è stato il primo ad avere la giusta intuizione di vinificare in purezza la passerina, utilizzata fino ad allora in uvaggio con il trebbiano d’Abruzzo per conferire al vino ottenuto una certa spinta acida. E possiamo dire che ci ha visto lungo, infatti da questo vitigno si ottiene un vino molto interessante, che sa ben esprimersi sia al naso che al sorso. L’azienda Lepore nasce nel 1992 e con una certa discrezione ha saputo inserirsi in maniera decisa sul mercato puntando alla produzione di vini di territorio, si allevano infatti solo i vitigni autoctoni: passerina, trebbiano e Montepulciano d’Abruzzo. Siamo nella doc Controguerra, sulle colline che si estendono lungo la costa teramana, la doc comprende un’area piuttosto ristretta e ne fanno parte i comuni di Controguerra, Corropoli, Torano, Colonnella e Sant’Egidio.
Quest’area di produzione è sicuramente una delle più interessanti in Abruzzo, la buona esposizione solare, la vicinanza del mare, il clima mite, una buona escursione giorno notte sono fattori che messi insieme possono dare ottimi vini, uniti ovviamente al giusto intervento dell’uomo ed alla sua capacità di lasciar esprimere il territorio senza mortificarlo o pretendere di omologarlo ai palati di gusto internazionale o di massa. La passerina viene allevata con il tipico sistema del tendone abruzzese, su terreno argilloso di medio impasto ad un altitudine di 250 mt. s.l.m. Ci sono voluti ben dieci anni di sperimentazione da parte dell’azienda per riuscire a conoscere questo vitigno ed ad elaborare le giuste modalità per allevarlo e vinificarlo in quanto sino ad allora non era mai stato utilizzato in purezza.
La vendemmia avviene in maniera diversificata, si raccolgono quindi i grappoli in tempi differenti solo quando hanno raggiunto la giusta maturazione, pertanto anche la vinificazione è diversificata e quando si ritiene giusto si compone il bland delle varie partire. L’azienda si avvale della collaborazione di una giovane enologa marchigiana, Marica Mosca, specializzata nella conoscenza dei vitigni autoctoni marchigiani ed abruzzesi. L’azienda produce 90.000 bottiglie di questo splendido vino reso ancora più interessante dal prezzo nazional popolare, 4,70 euro. Nel bicchiere si presenta di un bel giallo paglierino brillante, i profumi esprimono grande freschezza con sentori agrumati ed erbacei, ma anche minerali e di fiori bianchi. Il sordo è piuttosto ricco con acidità graffiante e saporita sapidità che fanno presagire la possibilità di saper affrontare con coraggio i tempi lunghi. Da abbinare al piatto teramano della primavera, le virtù, pensato per celebrare l’arrivo della stagione tiepida, ma sa accompagnare in maniera molto interessante i piatti della cucina di mare.
Questa scheda è di Marina Alaimo
www.vinilepore.it [email protected]
2 Commenti
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Ciao Marina, scusa la mia ignoranza ma che cos’è “il sordo”? forse volevi dire “sorso”?
Ecco uno di quei vini che vorresti sempre avere a disposizione…bell’articolo.
Ciao Roberto, certo che volevo scrivere sorso. mI scuso per l’errore.