Paris, bistrot Paul Bert: lièvre à la royale a colazione
Rue Paul Bert 18
Tel. 001 4372 2401
Metro: Faidherbe-Chaligny
Chiuso domenica a mezzogiorno e martedì
Prezzo sui 35/40 euro
[email protected]
Ok, avete voglia di pranzare con Gino Cervi nei panni del Commissario Maigret. Questo è proprio il posto giusto perché nessun locale come Paul Bert, area Bastiglia, nella omonima stradina, incarna l’idea francese di bistrot.
Tutte le rivoluzioni gastronomiche sono passate invano da queste parti, però è qui che dovete venire se volete provare la cucina francese di tradizione ben fatta ed eseguita senza mediazioni dove persino François Simon sembra trovarsi a proprio agio.
Un esempio viene proprio da questo piatto, di gusto francese, appagante e senza mediazioni.
Decisamente da dimenticare la Saint Jacques con i funghi: due persone insipide difficilmente possono formare una coppia di carattere.
Assolutamente opposto rispetto allo Chateubriand di Inaki e alla stessa Gazzetta: qui volendo si può bere alla grande, tutti i mostri sacri della Borgogna e di Bourdeaux sono in carta con ricarichi anche accettabili, proprio come deve essere in un bistro
Impossibile dunque resistere alla ricetta cult di questo periodo in Francia: la lepre à la royale, piatto dolcissimo e selvaggio, imprescindibile per andare avanti. Accompagnata con il purè di sedano, ci ha portato al delirio.
La carne qua è una cosa serie. Ecco l’altro secondo piatto, magari un po’ più sempliciotto, ma vi invito a provare que delizioso aglio arrostito. Dicono faccia bene alla circolazione, secondo me tiene solo lontane le streghe.
Vasta scelta di formaggi, un bel vassoio lasciato accanto, con la possibilità di mangiarne sino alla nausea.
Finale classico che ci ricorda quanto sia diretto il canale dolce che lega Parigi al principale filone della pasticceria napoletana, che su questo dolce gioca con creme di limone o fragole.
Il menu viene scritto sulla lavagna, l’atmosfera è informale. Farete un bel ripasso del palato francese perché questo era solo uno dei percorsi possibili. In vendita c’era una costata di bue per due a 68 euro, l’uovo al tartufo nero a 25.
Ma, vi assicuro, la formula a tre piatti (entrata, portata principale, dolce o formaggio) vi basterà per l’intersa giornata.
Necessario venire se volete davvero dire di essere stati a Parigi:-)
4 Commenti
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Cit. “Ma, vi assicuro, la formula a tre piatti (entrata, portata principale, dolce o formaggio) vi basterà per l’intersa giornata.”
Questa frase, scritta da Luciano, è falsa come una bancanota da 13 euro :-))
Perdonatemi! Non c’entra niente con l’argomento, ma la parola lepre mi ha riportato alla mente una mia poesia dedicata a mia madre, moglie di cacciatore.
Per capirla, occorre fare una premessa: nel mio paese persiste una credenza popolare sugli effetti benefici di una bevanda a base di vino e sangue di lepre essicato dopo spaventi o incidenti vari. A proposito, esiste qualcosa di simile in altri posti?
Malvamara
Da anni non essicchi più la malva
né i fiori di camomilla
né il sangue di lepre che “toglieva la paura”,
rimedio popolare.
Tutto il paese si rivolgeva a te in caso di bisogno!
Intanto continuo a nascondere nella memoria
parole da te dimenticate:
la gioia di oggi è il dolore di domani.
… e il caldo nel tuo letto, da bambina,
che tante volte ho desiderato anche da adulta.
Ellamiseria! Con quel manifesto di Mon Oncle di Jacques Tati arrivano lontane note di fisarmonica sin qui
errata corrige: essiccato!