Panzano biodistretto del Chianti Classico
di Monica Bianciardi
Vino al Vino 2019 una manifestazione per valorizzare i vini di Panzano attraverso una degustazione con una retrospettiva dal 1999 al 2009 che ha messo in risalto non solo il livello qualitativo dei vini ma anche la loro grande longevità organizzata dall’Unione Viticoltori di Panzano in Chianti.
22 Produttori per 650 ettari di vigneto ed un orgoglio per la propria terra che accomuna i produttori di Panzano ha portato a costituire un associazione a tutela di tutta un area divenuta nel 2019 primo biodistretto vinicolo del Chianti Classico e d’Italia. Situato nel comune di Greve in Chianti, Panzano è un piccolo Borgo posto sopra un altopiano collinare nel cuore del Chianti Classico che si affaccia sulla Conca d’Oro circondato da boschi di quercia con un microclima condizionato da forti escursioni termiche ed una esposizione solare costante.
Nata nel 1995 l’Unione Viticoltori di Panzano in Chianti ha intrapreso questa strada del biologico e biodinamico allo scopo di rendere i vini prodotti il più salubri possibile evitando l’uso di prodotti di sintesi e contemporaneamente preservare i luoghi e le colline con le sue biodiversità in un senso di connessione profonda e di rispetto verso la terra “origine di tutta la vita”. Una scelta dettata dal preservare l’ambiente integro da agenti chimici ed inquinanti in un ritrovato senso d’armonia con la natura. Un gesto d’amore per il posto dove ogni giorno 9 vignaioli vivono e lavorano da cui trae beneficio anche il consumatore che ha l’opportunità di godere di prodotti eccellenti e sani. Un ritorno verso un’agricoltura consapevole che garantisca prodotti di alta qualità in modo ecosostenibile.
La terra non appartiene all’uomo, è l’uomo che appartiene alla terra.
(Proverbio dei Nativi americani)
Tasting notes di alcuni dei migliori assaggi.
1999 primavera mite ma piovosa, inizio estate fresco con frequenti piogge, seguito da un’estate calda ma asciutta.
2009 primavera piovosa ma mite a cui è seguita un’estate calda e asciutta che ha consentito una maturazione fenolica completa .
Le Cinciole Chianti Classico Riserva Petresco 2009
Olfatto con soffuse sensazioni date da spezie frutti rossi succosi e mentolati impressi in un palato carismatico ed elegante dato da freschezza pulsante e tannini fini lunghissima persistenza e chiusura decisa.
Vecchie Terre di Montefili Bruno Rocca 2009
Austero palesa sensazioni data di frutto rosso agrume e pepe rosa. La bocca scandaglia con freschezza e materia con sottolineature minerali alla fine.
Tenuta degli Dei Tommaso Cavalli 2009. ottima rappresentazione di fattura bordolese, che offre una rilevante alternativa con un bland di taglio internazionale. La toscanità si evince dalle erbe aromatiche, le note boschive e aromatiche che unite alle avvolgenti morbidezze alle pungenti sensazioni erbacee offrono un ottima alternativa dal sorso carnoso rotondo e delicato tannino finissimo e bocca distesa nel finale.
Il Palagio Chianti Classico Riserva 2009
Tratto caldo all’olfatto dove escono toni di spezie, visciole, tocchi ferrosi,menta fresca. Il palato ha uno sviluppo saldo con tannini incisivi ma rotondi,con chiusura rinfrescante di salinità e acidità .
Castello dei Rampolla D’Alceo 1999
Blend di Cabernet Sauvignon e Petit Verdot ottenuto da viti ad alberello che hanno superato i 25 anni di età, a coltivazione biodinamica. Colore compatto e impenetrabile, dalla tenuta perfetta priva di sbavature. All’olfatto sembra di sentire qualcosa di inafferrabile che guarda più verso il Medoc, aprendosi escono una profusione di sfaccettature floreali ed un frutto composto e sostenuto che lasciano il campo a sottobosco spezie intessute con garbo e rinfrescanti balsamici di resina. Il palato è un palpitare di toni morbidi ed aromi freschi con proporzioni cesellate e definite. Ha grazia e dinamismo ed un finale che ritorna sapido e sospeso.