Panna e fragoline di Sabatino Sirica
di Francesca Faratro
E’ un artigiano del gusto, uno che dei dolci è saputo diventare il “maestro”, come in tanti sono soliti chiamarlo.
Lui è Sabatino Sirica, un uomo che racconta una storia attraverso le sue mani abili, gli occhi di un innamorato ed il cuore di una persona speciale.
Con la sua pasticceria nel cuore di San Giorgio a Cremano ed il sorriso contagioso, nei suoi anni si è fatto spazio in tutta la regione portando in alto la pasticceria napoletana e difendendola ogni giorno, con lavoro e sacrifici.
La sua famiglia, ispirazione costante per il lavoro che ancora svolge, lo ha fatto padre, marito ed uomo ma la sua passione, quella riscoperta a soli dodici anni, lo ha reso invincibile.
Nato a Sarno nel 1941, è grazie ad un profumo riscopre la sua arte.
“Da bambino mi capitava spesso di percorre la stessa strada. Mi lasciavo ammaliare dal profumo che emanava un piccolo laboratorio. Curioso ma anche spavaldo, un giorno decisi di seguire quelle note olfattive, finendo per chiedere al titolare dell’attività se avesse bisogno d’aiuto”, racconta Sabatino Sirica.
E’ in quel preciso istante, alla ricerca di qualcosa da imparare, si catapultò in quel meraviglioso mondo. Amore a prima vista, un po’ come un gioco di sguardi che si scambiano due fidanzati.
“La stessa emozione l’ho vissuta quando ho incontrato la donna che poi è diventata mia moglie. Con lei c’è stata subito empatia. Rappresenta la colonna portante della mia vita e della mia carriera. La sua presenza costante in pasticceria ha fatto si che le mie creazioni venissero presentate con una buona conoscenza della materia ed offerte ai clienti con un sorriso, lo stesso che anche io, impegnato con la produzione, avrei abbinato ad ogni dolce consegnato. Insieme, abbiamo vissuto una storia d’amore fatta di figli e nipoti che mi seguono nell’attività. Grazie a mia moglie e ai suoi preziosi consigli, mi sono migliorato” , continua Sirica.
Il suo percorso non è stato facile, come tutte le cose dolci anche il “sale” ha la sua parte immancabile.
E’ stata la perseveranza e la passione a mantenerlo vivo, quella smaniosa voglia di alzarsi al mattino, bere un caffè e correre nel suo luogo sacro dove non esistono giorni rossi: il laboratorio.
Si lavora ad ogni ora, ogni giorno, doppiamente nelle festività per onorare le tavole imbandite, portando in tavola i migliori dolci che completino il pasto.
Avendo a disposizione solo pochi metri quadri, Sabatino Sirica ha saputo regalare con le sue creazioni emozioni a gente illustra, personaggi dello spettacolo e calciatori, in particolar modo quelli del Napoli, la squadra che ha seguito per anni.
“Preparavo i dolci da regalare a fine partita. C’erano quelli per i calciatori del goal, quelli per le ricorrenze come i compleanni, gli onomastici o semplicemente quelli da condividere tutti insieme al termine dell’evento calcistico. Me lo ricordo Maradona ai tempi dello scudetto! – dice Sirica commosso – A fine partita gli regalai dei dolci da portare a casa. La domenica dopo tornò e mi raccontò che quel profumo che fuoriusciva dalla confezione lo costrinsero a fermarsi e mangiarli prima del suo arrivo a casa”.
Sabatino lo narra con lo sguardo pieno di gioia, quella di chi con umiltà ed orgoglio ricorda quei momenti continuando a viverli. Eppure dopo tanti anni di attività è rimasto un pasticciere curioso, forse sarà la sua indole. Importante per Sirica è la soddisfazione del cliente, il quale entra come tale e finisce per diventare amico. E’ sua premura infatti non solo dar vita ai suoi dolci. Una volta venduti chiama i clienti, vuole sapere se il gusto è piaciuto, se la dose di zucchero fosse stato di gradimento o se, per strada, i dolci avessero fatto la stessa “fine” delle paste di Maradona.
La parola per racchiudere la sua pasticceria? La qualità, senza di quella si finisce di perdere al primo giro. La selezione delle eccellenze, la materia prima scelta e l’omaggio al territorio, sono gli ingredienti migliori per realizzare un buon prodotto.
Ed i dolci quella parte di mondo, baciata costantemente da sole e mare, la sanno raccontare bene. Un po’ come lo scrocchio della sfogliatella riccia ancora calda: fa Campania ma fa anche festa.
Ma il segreto di Sabatino Sirica è uno, quello che vale più di tutti: l’amore che trasmette ai suoi dolci e lo stesso che anch’egli prova per la sua pasticceria.
Tempio di storia e di dolci, di emozioni e ricordi. Lui recita la parte di un Deo mentre il suo cuore, racconta la vita!
<<Affichè Maestro, tu possa continuare a regalarci famelico, il meglio. Fallo sempre con il sorriso ed il tuo carattere invincibile. Fallo per chi bramoso vuole continuare a raccontare di te, di Sabatino Sirica, il pasticciere innamorato. Non sai che la tua anima, è più dolce delle tue creazioni!>>
Ricetta di Sabatino Sirica
Ingredienti per 4 persone
- Per il pan di spagna:
- - 2 Uova intere
- - 4 Tuorli
- - 100 gr. Zucchero
- - 125 gr. Farina
- Per la crema:
- - 250 gr. Latte
- - 125 gr. Zucchero
- - 25 gr. Amido
- - 2 tuorli
- - Q.B. Scorza di limone grattugiata
- - Q.B. Vaniglia
- - Per la bagna:
- 65 gr. Rum
- 20 gr. Acqua
- 17 gr. Zucchero
- Per la farcitura:
- Q.B. Crema pasticciera
- 150 gr. Fragoline
- 1 cucchiaio di panna montata
- Per la decorazione:
- Q.B. Fragoline per decorare la torta
- Q.B. Panna montata
Preparazione
Pan di spagna:
- Mettere in una planetaria uova, tuorli e zucchero. Montare fino a quando il composto non risulterà liscio e spumoso. Unire la farina setacciata, un po’ per volta ed amalgamare delicatamente. Inserire al composto gli albumi montati a neve ed ottenere un impasto omogeneo. Infornare a 170° per 30/35 minuti.
Crema:
- In una pentola unire zucchero, farina ed amido. Aggiungere un po’ di latte e creare una composto denso. Unire i tuorli e la restante parte del latte e portare ad ebollizione il tutto, facendo attenzione a girare costantemente il composto con una frusta. Una volta freddata, inserire un abbondante cucchiaio di panna montata e mescolare la crema ottenuta.
Bagna:
- Mescolare nell’acqua calda, fuori dal fuoco, zucchero e rum.
Composizione della torta:
- Tagliare orizzontalmente il disco di pan di spagna in due parti uguali, bagnando ogni disco con la bagna precedentemente preparata. Farcire la torta con la crema e le fragoline e bagnare con ulteriore bagna. Decorare con panna montata e fragoline a piacere.
Un commento
I commenti sono chiusi.
Brava come sempre Francesca. Hai pittato fedelmente il mio grande amico sabatino