Paninoteca Da Gino e il valore della sincerità
di Andrea Docimo
Ho sempre apprezzato molto la sincerità: è un valore che amo coltivare prima nella vita di tutti i giorni e poi, per ovvia estensione, nei miei scritti.
Un po’ di tempo fa c’è stata una piccola discussione tra me e il titolare della Paninoteca Da Gino, Luigi Ferrante. Un fraintendimento figlio molto verosimilmente del mezzo di comunicazione (Facebook, nella fattispecie), più che altro.
In un ambiente ove gli articoli vengono sempre più utilizzati come arma di attacco o difesa, ritengo imprescindibile mantenere il contatto con la terraferma e avere chiaro il fine ultimo della critica gastronomica: parlare alla gente comune, ai clienti, fornendo loro informazioni quanto più dettagliate ed esaustive riguardanti i luoghi in cui si mangia.
Il resto è mero infantilismo egocentrico.
Proprio per far fede al proposito che mi anima sin dagli inizi, vi parlerò in maniera del tutto oggettiva – con qualche sprazzo di soggettività, che d’altronde è lecito oltre che irrinunciabile – della mia esperienza presso la Paninoteca da Gino, che dopo aver conquistato il suo pubblico pian piano a Visciano (NA), da qualche mese ha aperto a San Vitaliano (NA), a due passi da una delle birrerie cui sono più affezionato: Cucchiarè.
Ci sono stato a pranzo, in compagnia di un amico. Il format è molto simile a quello dei fast-food: si sceglie cosa mangiare, si paga alla cassa, si prende qualche tovagliolo che servirà successivamente, ci si accomoda dove si vuole e si aspetta che l’aggeggio elettronico segnali che i panini sono pronti. La frittura, invece, viene data subito dopo aver pagato.
Poca folla, un bel locale moderno in cui a dominare è la tonalità calda del giallo, eccezion fatta per un verde che non stona. Le luci sono ben dosate e permettono anche di scattare qualche foto senza dover disturbare mezzo mondo con il flash.
Veniamo alle proposte. Ci sono i panini già assemblati, ma c’è anche la possibilità di comporre il proprio, così da sceglierne anche il costo.
Qui qualche foto.
La carta delle birre è praticamente inesistente (solo Paulaner, ma c’è una birra senza glutine), ma c’è anche una discreta scelta di fritture.
Proprio con queste ultime principia il pranzo: un crocchè e una frittatina.
Molto buono il crocchè (pregevole il prosciutto cotto) e discreta la frittatina.
Dopo 10 minuti suona il dispositivo elettronico: i panini sono pronti.
Avevo voglia di provare qualcosa di ‘americaneggiante’, mentre il mio amico aveva (giustamente) fame e se ne è allegramente infischiato dei vezzi ‘gurmé’.
Io ho ordinato il ‘GINROBOT’ (Pulled Pork, Cheddar, Bacon, Cipolla Croccante, Anelli di Cipolla, Salsa BBQ al Miele); lui, invece, il ‘RAY KROC’ (Hamburger di Scottona, Provola, Prosciutto Cotto, Parmigiana Bianca, Crocchè).
Adoro fare a metà, quando si è tavola; in tal modo, difatti, si rende il pasto un vero e proprio convivio.
Mangio prima il panino del mio amico: mettere il crocchè contenente prosciutto cotto e altro cotto fuori è nonsense, ma il complesso è pregevole. Sia chiaro, parliamo di un panino e non del piatto di uno stellato: pur sconfinando nel ‘foodporn’, risulta piacevole.
Il mio, invece, è come il bacio di una donna dopo una separazione causata da forze maggiori: passionale, coinvolgente, appagante. Dolcezza, tenue piccantezza e tanta intensità per un panino davvero goloso.
Pane che non cede e anzi ha anche una bella struttura (sia esterna che interna), carne saporita. Menzione speciale per il pulled pork e il bacon.
Scatto qualche foto al locale di soppiatto (il proprietario non credo ci sia e non mi riconosce nessuno), qualcuno mi guarda un po’ storto, e nel silenzio assordante di un lavoro che continuerà per qualche altra ora esco dal locale in compagnia del mio amico. Ci aspetta un caffè.
Prezzi medio-alti.
Paninoteca Da Gino
Via Nazionale delle Puglie, 271, 80030 San Vitaliano NA
Aperto tutti i giorni a pranzo e cena, tranne la domenica (solo a cena)
Telefono: 327 119 4640