Hungry People e i panini sul Vesuvio: la forza della tradizione che sa stare al passo coi tempi
di Andrea Docimo
Mettetevi comodi, perché mi accingo a raccontarvi di un posto che ha fatto la storia non soltanto di Somma Vesuviana, ma anche dei paesi vicini.
Sì, perché sfido qualunque persona che abita qui a dire di non aver mai sentito parlare almeno una volta dell’Hungry People.
Un luogo che ha visto crescere intere generazioni.
Avevo 17 anni esatti quando addentai per la prima volta un panino di quello che tra ragazzi si suol chiamare solo “Hungry”. Ricordo che all’epoca uno dei miei amici volle focalizzare la mia attenzione sull’iter produttivo: la piastra a vista, la velocità d’esecuzione e l’assemblaggio sempre oculato.
Uno spettacolo per gli occhi di un adolescente che dentro di sé nutriva già una passione molto forte per il cibo.
Come si suol dire, la prima volta non si scorda mai.
Due, i locali: uno per il pub e l’altro, di fianco, per il ristorante e la pizzeria.
In cucina ed in pizzeria c’è Mimmo Molaro, affiancato da Gennaro ed Antonio Autorino, mentre dal lato “pub” vigilano e lavorano Alfonso Mele (socio di Molaro) e Pasquale Sirico.
Partiamo proprio dal pub, dando subito un’occhiata al panino, che rifugge le nuove correnti e rimane bensì ancorato alle origini.
Porchetta, provola, parmigiana di melanzane e tanta voglia (la mia) di ritornare a 7 anni fa: il pane è ancora quello, perché Mimmo non vuole cambiarlo nei panini a loro “storici”. Ha però in serbo qualche colpo in canna per il futuro, e con ciò voglio intendere proposte più articolate, partendo proprio dal pane.
Buona la tenuta strutturale del pane, parmigiana asciutta il giusto e porchetta molto saporita: promosso, anche perché con un panino sono riuscito a catapultarmi nel passato senza dovermi scervellare per inventare una macchina del tempo.
I costi dei panini sono inferiori ai 10 euro.
Passiamo a qualche piatto. Noterete una riproposizione del tonno e ve ne spiego subito il motivo. Il menu di Mimmo muta di giorno in giorno, in base al suo estro ed alle materie prime che si vede recapitare al ristorante.
Per un menù degustazione di 5 portate, il costo si aggira sui 40 euro.
Ah, la sua cucina è senza dubbio tendente al gourmet e sicuramente ben definita, tanto nei ragionamenti a monte, quanto a valle, ovvero nel piatto.
Iniziamo con il tonno con salsa allo yuzu.
Tartare di tonno con mango. Piatto di ottimo tenore: il pesce, appena condito, viene esaltato dal frutto e viene a crearsi un’armonia decisamente appagante.
Fresella all’acqua di cozze, seppia scottata, pomodoro secco, salsa all’arancia e caviale di melanzana. Piatto dai contrasti accesi e sospesi in aria, in equilibrio stabile; ci avrei visto una fresella meno umida ed appena più sottile, così da esaltarne la croccantezza e relegarla al ruolo di personaggio secondario. Resta un piatto ben pensato, ideato come tutti gli altri al momento.
Ventresca di tonno scottata e crema di zucca all’orientale (salsa di soia e zenzero). Piatto-capolavoro: il tonno è ancora una volta principe del piatto, ma si abbina perfettamente alla salsa, capace di apportare contemporaneamente dolcezza, umami e piccantezza. Da applausi.
Supplì di riso al nero di seppia su bolognese di polipo. Davvero notevole la bolognese.
Dolce della casa: tiramisù. Gioco in casa, dato che è il mio dolce preferito e posso godermelo con tutta calma.
A fine cena, rimane il tempo per un caffè, qualche chiacchiera con il mio amico commensale e per contemplare i sapori in background lasciati in dono dalla cucina esotica di Mimmo, sì ricca di contrasti e sì persistente.
Ampia la selezione di vini.
Hungry People
Via Annunziata, 60, 80049 Somma Vesuviana NA
Orari: Aperto dal giovedì al martedì a cena, dalle 19 alle 2
Telefono: 081 893 2111