Panificio Vecchione a Sarno, mezzo secolo di tradizione artigianale familiare tra pane e panettoni
di Marco Contursi
Continua il mio tour alla scoperta dei panettoni artigianali e di chi li fa e oggi mi trovo a Sarno al panificio Vecchione. Aperto negli anni 50 da nonno Paolo, che tornato dalla prigionia durante la seconda guerra mondiale decide di avviare una attività poi proseguita dai figli Marco, Giovanni e Uberto.
Oggi siamo alla terza generazione con Francesco, Uberto, Paola e Francesca che continuano la tradizione, tramandata dal nonno ma con un occhio alle tecniche moderne.
Ottimo il pane da grani antichi cilentani, un progetto che Uberto Vecchione ha molto a cuore e che lo vede sperimentare con lievito madre e grani carosella, abbndanza e saragolla. Il sapore , rustico e deciso mi riporta a certe colazioni contadine cilentane di millanta estati fa.
Uberto è un patito della lievitazione e si è recato fin su Brescia per seguire un corso con il Maestro dei Maestri, Igino Massari.
Ha deciso quindi di cimentarsi da qualche tempo anche col dolce meneghino per eccellenza il panettone. Solo lievito madre, burro artigianale del caseificio Aurora, uvetta e profumati canditi per un dolce che si fa apprezzare per non essere eccessivamente dolce, come nella ricetta originaria.
Uberto ne fa di varie tipologie e io ho gradito particolarmente quello con noci e miele, dove il miele (nella confezione oltre al penttone c’è anche un vasetto di miele di castagno e lo spargimiele) è prodotto da Anna, sorella di Uberto, studentessa universitaria e appassionata del nettare delle api. Spargerne una copiosa cucchiata sulla fetta di panettone appena tagliata è una goduria salutare.
Il panettone ha un costo contenuto, 20 euro, decisamente meno rispetto a quelli di alcuni mostri sacri della pasticceria. Un prodotto molto buono, da scegliere anche per premiare un ragazzo che si impegna quotidianamente per alzare sempre più l‘asticella della qualità. Bravo Uberto.
Panificio Vecchione
Via Damiano Mancuso 45 Sarno
tel 0815136000