Palinuro, Cilento. Sant'Agata
Via Sant’Agata Nord
Tel. 0974. 931716, 0974. 933015
Fax 0974.931716
E-mail: [email protected]
Sito web: www.agriturismosantagata.it
Apertura: chiuso a Natale, gli altri mesi soltanto su prenotazione
Carte di credito: tutte, esclusa American Express
Lingue parlate: inglese, francese
Posti letto: 24 in sette stanze più un appartamento
Tv in camera: no
Il viola delle piante ultradecennali di bouganville che si arrampicano sulle arcate a tutto sesto, il marrone scuro di un vecchio torchio gelosamente custodito in cantina, il legno dei mobili d’epoca sul terrazzo che fanno da preludio agli interni curati fin nei minimi dettagli. Ecco i colori che vi danno il benvenuto una volta arrivati in questa antica fattoria, lontano dal turismo disordinato che opprime la costa. Ma prima di lasciarvi attrarre dall’atmosfera d’antico che si respira nelle stanze, il vostro sguardo si perderà nel panorama all’orizzonte: la spiaggia del Mingardo, la foce dell’omonimo fiume quasi completamente captato, Capo Palinuro con lo Scoglio del coniglio. E salendo le scale che dal cortile d’ingresso conducono alle stanze, vi fermerete sotto un pergolato riservato, nelle sere d’estate, alle cene degli avventori. Nel salottino c’è un camino davanti al quale scambiare due chiacchiere. Le camere, arredate con gusto, sono davvero ampie, semplici ma dotate di tutti i confort. Nell’azienda, che si estende su 3 ettari, è presente la coltivazione biologica. Si producono olio e vino (Barbera e Sangiovese) e diverse varietà di frutta e verdura. Vi si allevano animali di bassa corte e quaglie. Ottime le confetture alla frutta prodotte in azienda. Dotazioni: trekking, parco giochi per bambini e corsi di cucina mediterranea.
Ristorante
Chiuso a Natale, gli altri mesi soltanto su prenotazione. Coperti: 30
Cucina tradizionale. Lagane e ceci, tagliatelle, fusilli, rondelle con ragù, tagliolini in brodo di tacchino e pasticcio di maccheroni con melanzane anticipano una valanga di secondi: polli ruspanti, conigli e colombi sono le specialità della casa. E visto che siamo a poco meno di un chilometro dal mare, non poteva mancare il pesce. Seppie ripiene, alici preparate a polpettine nel sugo, in tortiera o fritte, pesce spada alla brace accompagnati da verdure di stagione, solitamente ‘mbuttunate. Completano il menu i dolci casalinghi, le torte alla frutta e la caprese al cioccolato, innaffiati da liquori di produzione propria. Segnalato sulla guida delle Osterie d’Italia di Slow Food.