Palinuro 2018 Paestum igt San Salvatore
di Antonella Amodio
Palinure 2018
Azienda Agricola San Salvatore 1988
€ 13,00
Via Dionisio snc, 84050 Giungano ( SA )
Tel 0828 1990900
[email protected] www.sansalvatore1988.it
Palinure è prodotto con uve falanghina, fiano e greco, tre dei quattro vitigni a bacca bianca più conosciuti in Campania e richiesti dai wine lovers. L’azienda San Salvatore 1988 coltiva vigne quasi a ridosso del mare, non lontano dalle bellissime spiagge del Cilento, dove le condizioni pedo-climatiche regalano ai vini un’impronta salmastra e iodata. Tra uliveti, vigneti, frutteti e bosco, San Salvatore 1988 conta 97 ettari, abitati anche dalle bufale (l’immagine è usata come brand identity anche per le etichette dei vini) dalle quali si munge il latte che viene poi trasformato in mozzarella e prodotti affini.
La moderna cantina è all’interno del Parco Nazionale del Cilento e – volgendo lo sguardo – si scorgono i Templi, più belli che mai – montare la guardia alle vigne, trattate con metodi di agricoltura biologica, nel pieno rispetto delle pratiche per la salvaguardia dell’ecosistema. Peppino Pagano, deus ex machina dell’azienda San Salvatore 1988, ha iniziato impiantando le prime viti a Stio, un piccolo comune dell’entroterra, per poi espandersi in diversi siti elettivi di Paestum e Giungano, coniugando da subito i valori della tipicità e dell’integrazione con la genuinità e il gusto. Le uve del vino Palinure sono raccolte a mano e, dopo una soffice pressatura, il mosto fermenta e successivamente matura in acciaio inox. Nel bicchiere sprigiona profumi freschi di gelsomino, pesca, ananas e mandorla, mentre al palato si rivela sapido, quasi piccante, estremamente verticale nella percezione dell’acidità. Un vino equilibrato, di giusta morbidezza, da abbinare alle preparazioni a base di verdure, come le fave, i piselli, gli asparagi e tutto ciò che regala la stagione primaverile.
Un commento
I commenti sono chiusi.
Palinuro, nocchiero di Enea, da il nome alla più bella e rinomata località turistica della costiera Cilentana e questo vino , per la sua versatilità, mi permetto di consigliarlo anche durante una gita in barca.
Salvatore è il primogenito di P P e il disegno del bufalo lo si deve a Gillo Dorfles artista e critico d’arte morto ultracentenario a Milano.La grandezza del nostro vulcanico imprenditore principalmente turistico (e per questo in un momento cruciale di questa attività tra le prime a chiudere e quasi sicuramente tra le ultime a poter riaprire e per questo facciamo a lui e a tutto il settore un enorme in bocca al lupo)prima che agricoltore la si vede nella cura messa alla ricerca dei nomi dei suoi vini tutti legati a paesi o zone del Cilento a testimonianza del forte legame con il territorio che con le sue attività ha contribuito a far conoscere e sviluppare.FM