Palermo, pasticceria Alba. L’arancina siciliana inarrivabile
di Virginia Di Falco
Un bar pasticceria fuori dal centro città. Dal 1955. Ambiente gigantesco, con i tavoli all’aperto sul caos della piazza e in sala– anche se in realtà si consuma quasi tutti e quasi sempre in piedi. Un interminabile andirivieni, famiglie ovunque, pacchetti e pacchettini confezionati alla velocità della luce. Anche rosticceria, ovviamente. E anche gastronomia. C’è una proposta di menu settimanali che vengono aggiornati di volta in volta e un efficiente servizio a domicilio che qui chiamano «arancina taxi» (!).
Io invece il taxi l’ho preso in centro per arrivare qui, in piazza Don Bosco e testare con un po’ di amici quante più cose possibili. Quel che è certo è che appena arrivati non si sa da dove cominciare.
Il settore gelati ha tutti i gusti e i colori con i quali imparate a familiarizzare dopo sole poche ore dal vostro arrivo a Palermo. Le granite lasciano soddisfatto il palato. Quella di gelsi neri con un po’ di limone difficilmente si farà dimenticare. La pasticceria è quella classica, dalle cassate al forno a quelle con glassa e canditi, dal gelo (gelatina) di anguria ai dolci di pasta di mandorle, alla frutta Martorana, alle semplici paste lievitate da colazione, con i colori e i profumi del pandarancio e di pistacchio. Delicata la cassatina al forno, spettacolare il buccellato con i pistacchi, dolce una volta solo natalizio mentre oggi lo trovate in tutte le stagioni dell’anno un po’ ovunque, anche alle bancarelle dei mercati.
E un signor cannolo. Molto buono, con una ricotta di pecora delle Madonie dotata di carattere e, più in generale, una pasta e un ripieno non stucchevoli. Una ricotta che offre il meglio di sè anche nella “genovese”, dolce di pastafrolla ripieno. E poi, per chiudere, al bar il caffè non è niente male.
Se però è ora di pranzo o se anche le lancette dell’orologio hanno semplicemente lasciato da più di qualche secondo la posizione ore 11.00 sarà difficile resistere al banco della rosticceria e gastronomia. Ho visto portare su lunghi vassoi del meraviglioso roastbeef di un rosa commovente. E i timballi di anellini aumentano la tua salivazione mentre cerchi di scegliere e ordinare qualcosa. Dico subito che le arancine mi hanno colpito (e affondato). Grosse, piene, sode. Profumate.
Nell’arancina classica, quella alla carne, un riso saporito con i chicchi che si sentono distintamente. Ripiena il giusto, con il ragù (quasi bianco) che dà carattere agli altri ingredienti senza sopraffarli e tanti minuscoli piselli, verdissimi e teneri anche se sodi. Non c’è l’esplosione di giallo zafferano e di rosso pomodoro che trovi in tutte le altre arancine. Ma è una sorta di finta modestia. In realtà è un’arancina che sa il fatto suo, dal sapore definito e definitivo. Si possono scegliere anche nella versione “al burro”, cioè con prosciutto e mozzarella, oppure con stracchino e pesto di pistacchi o con besciamella e spinaci.
Se state per partire, fate una sosta qui a metà strada verso l’aeroporto per una scorta (le confezionano anche da cucinare a casa): non ve ne pentirete.
Dopo la Cappella Palatina e la Chiesa di San Cataldo il terzo rapimento in tre giorni della mia meraviglia. Da segnare.
Pasticceria Alba
Piazza Don Bosco 7 – Palermo
Tel. 091. 309016
Viale Regina Margherita di Savoia – Mondello
Tel. 091.6840444
www.pasticceriaalba.it
Aperti sempre.
In estate dalle 7:00 alle 24:00
In inverno dalle 7:00 alle 22:00
15 Commenti
I commenti sono chiusi.
Dal dolce al rustico …… è tutto da assaggiare!
Peccato che Palermo per ora è davvero INARRIVABILE
Colpita.affondata e fortemente invidiata…in Sicilia e in un posto di prim’ordine altro che Roma!
E la ricetta dei cannoli?
Niente affatto! Dipende da dove sei! Da Roma circa un’ora, un volo low cost a 100 euro, tanti B&B carini e convenienti e un’arancina da sballo a 1 euro e ottanta centesimi! Più a dire che a fare ;-)
L’arancina palermitana è spettacolare! Decisamente superiore all’arancino catanese, a forma conica.
A quando un tour gastronomico della Di Falco con Palermo e Catania a tavola?
Alba è ottima anche per il cannolo, ma la ricetta sta tutta nella ricotta e nell’aria di Palermo ;) Chiedere come si fa è come chiedere la ricetta della pizza ad un napoletano. Puoi provare a farla da solo, ma se vuoi deliziare il palato devi venire a Napoli. E’ così, se si vuole il vero cannolo bisogna far tappa a Palermo!
Ha ragione Virginia, Roma-Palermo è a un tiro di schioppo! e considerato che il cannolo non va mangiato d’estate – perché c’è rischio che col gran caldo la ricotta vada a male – consiglio le offerte di novembre Alitalia, 80 euro A/R e una valigia di arancine e cannoli!
p.s. i cannoli non vanno assolutamente comprati in aeroporto, si possono acquistare da Alba e imbarcarli senza problemi alla security ;)
Caspita, Monica! Hai un contratto di consulenza con Alitalia? ;-)
Durante i miei diversi viaggi in un posto davvero speciale come Palermo e la Sicilia ho AVUTO MODO DI ASSAPORARE tutte le leccornìe da te così accuratamente descritte, ma nessuna descrizione pùò eguagliare il sapore, la vista e gli odori di un paesaggio così particolare come questa regione.A questo proposito,Virginia ,ti consiglierei di leggere un libro davvero particolare e piacevolissimo: “Il conto delle minne” di Giuseppina Torregrossa, ne vale la pena!!
Tutte le preparazioni della pasticceria Alba esprimono in pieno la poliedricità della cucina palermitana e siciliana!
Questa regione merita un giro gastronomico!
…e quale regione, in Italia, non lo merita??? ;-))
Virginia …. in quest’articolo hai descritto davvero quello che rappresenta la pasticceria siciliana!!! Il Pasticciere della pasticceria Alba è uno dei professionisti nel settore più qualificato a rappresentare la Sicilia !!!
Il Maestro Giuseppe Giuliano è uno degli chef di Mise en Place!!!
Io ho studiato con lui la rosticceria siciliana prossima in calendario a Mise en Place e devo dire che le sue arancine superavano le aspettative…. La Pasticceria Alba ha aperto un’altra sede anche a Mondello!!!
Bellisssimo articolo ;DDD
PS. tutto quello che hai fotografato … l’ho imbarcato al mio rientro dalle vacanze siciliane hihihihihi :D
Queste Arancine mi sembra di riconoscerle… ;-)
Sono contento che il mio tour siciliano sia servito di “spunto” a qualcuno: di sicuro le arancine (in particular al al burro) del Bar Alba sono inarrivabili, mentre avrei qualche riserva sulla pasticceria… SICILIA NOSTALGIA! :-S
caro lorenzo,
gli spunti aiutano.
E la cultura gastronomica è di tutti.
Besos
Ben felice infatti… comunque il commento era per Virginia che conosco via FB! ;-)
Lorenzo: ho centrato l’arancina infatti…. ma non il cannolo ;-) per quello definitivo devo rimettermi a te!
ad agosto ho mangiato da alba la più vergognosa granita che si possa immaginare
beh Pippo, può succedere. la perfezione non è di questo mondo, dice qualcuno. Sicuramente non lo è del mondo artigianale, per definizione. Se era addirittura vergognosa però io darei a questo maestro pasticciere siciliano almeno un’altra chance sulla granita. o no?