Paestum, Degustazioni Amira: l’Aglianico irpino 2005
Vince Terre del Principato
di Diodato Buonora*
L’Amira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) sezione Paestum, organizza periodicamente delle degustazioni vinicole “alla cieca”, vale a dire i degustatori non sono informati dei vini che assaggiano.
Il tema dell’ultima degustazione è stato: “Aglianico avellinese 2005”. Sono stati presi in degustazione i vini Irpinia Aglianico Doc e quelli Campania Aglianico Igt prodotti dalle aziende della provincia di Avellino. Fino alla vendemmia 2004, praticamente, tutte le aziende irpine producevano l’Aglianico Irpinia Igt. Poi, con l’arrivo della Doc Irpinia (dal 2005), alcune aziende hanno preferito non produrre la Doc, ma “ripiegare” sulla denominazione “Campania Igt”. Probabilmente nei loro vini c’è la presenza di uve provenienti da zone non doc oppure da altre province.
L’Aglianico è un vitigno che venne citato per la prima volta, in età moderna, nel 1825 dall’Acerbi. Sembrerebbe che fu introdotto dai Greci intorno al VI-VII sec. a.C. durante la loro colonizzazione, sulle coste del Tirreno, da qui i sinonimi Ellenico/Ellanico.
In Campania, l’aglianico da solo o assemblato con altri, entra nella composizione delle seguenti Doc: Taurasi (Docg), Irpinia, Solopaca, Taburno, Guardiolo, Sant’Agata dei Goti, Falerno del Massico, Vesuvio, Campi Flegrei, Penisola Sorrentina, Cilento, Costa d’Amalfi, Sannio e Galluccio. Inoltre, è il vitigno più diffuso in Basilicata ed è anche presente in alcune Doc della Puglia e del Molise.
16 i vini che sono passati sotto l’esame attento di 13 degustatori AMIRA. (Aiello, Buonora, Calabrese, Cavallaro, Falanga, Ferraiuolo, Grippo, Lembo B., Napoleone, Rotondi, Sangiovanni, Taurone e Vicinanza).
I campioni, degustati nei saloni dell’ Hotel Esplanade di Paestum, hanno decretato il seguente risultato. Naturalmente, è possibile per numerosi motivi che un altro campione della stessa azienda e della stessa annata possa dare un giudizio diverso.
1° vino classificato: Aglianico 2005, Irpinia Doc, Terre del Principato, Tufo (AV). Una sorpresa per tutti. Non ho molte notizie su questa azienda. Se quello che ho letto in rete è giusto, Terre del Principato è una nuovissima cantina creata a Tufo dall’azienda La Marca di Piazzola di Nola che, per cercarsi nuovi spazi al di fuori del commercio di vini sfusi e di primo prezzo, da pochissimi anni, produce aglianico, greco e fiano. A giudicare da questa degustazione, sembra che stanno riuscendo con successo nel loro intento. Durante gli assaggi, il vino è risultato “eccellente” all’esame visivo con un bel e ricco color rosso rubino. Al naso, ottima l’intensità, buona la persistenza e la finezza. Sentori percepiti: frutta rossa, amarena e frutti di bosco. Al gusto ha avuto l’“ottimo” all’intensità, la finezza, il corpo, la piacevolezza e lo stato evolutivo, mentre la persistenza è stata giudicata eccellente: lunghissima e molto gradevole. Non conosco esattamente il prezzo, ma da un sito di vendita on-line risulta in listino a 5 euro e 70. Semplicemente meraviglioso. www.lamarcavini.it – Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 81/100, ottimo.
2° vino classificato: Santo Stefano, Aglianico Campania Igt 2005, Tenuta del Cavalier Pepe, Sant’Angelo all’Esca (AV). Ecco un’altra nuova azienda che con la qualità dei suoi vini sta facendo parlare molto di sé. Si tratta della Tenuta del Cavalier Pepe gestita da Milena Pepe, figlia del Cavalier Pepe, poco più che cinquantenne, che gestisce alcuni ristoranti in Belgio. Milena, che ha studiato enologia in Francia, si avvale del bravo enologo Raffaele Inglese per produrre la sua vasta gamma di vini tipici irpini come il Greco, il Fiano, la Coda di volpe, l’Aglianico ed il Taurasi. Il Santo Stefano è un “Aglianico Campania Igt” che ha sorpreso per la sua armonia e piacevolezza, probabilmente per l’aggiunta di un 15% di merlot, dichiarato sul sito dell’azienda. Il vino è risultato eccellente all’esame visivo, ottimo/buono al naso (sentori: amarena, frutti di bosco e liquirizia) e buono/ottimo al gusto (morbido, armonico e piacevole). www.tenutapepe.it – Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 79/100, buono.
3° vino classificato: Aglianico 2005, Irpinia Doc, Antica Hirpinia, Taurasi (AV). Si parla poco di questa cantina, ma i suoi vini non deludono mai: sanno sempre il fatto loro, come quest’aglianico, che è risultato molto più che corretto, dimostrando di essere stato vinificato da una mano che conosce bene il territorio (anche in questa cantina troviamo il bravo e umile Raffaele Inglese). L’Antica Hirpinia (170 soci) produce in media circa 1 milione di bottiglie. Il presidente della Cooperativa è Antonio Buono, anche sindaco di Taurasi. Così in degustazione: “eccellente” al visivo; “buono/ottimo” all’olfattivo ( sentori di amarena, spezie e frutti di bosco); “ottimo/buono” al gustativo (piacevole, gradevole, tannico quanto basta). Un vino ed un’azienda che meritano attenzione. www.anticahirpinia.it – Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 78/100, buono.
4° vino classificato: Taurì 2005, Aglianico Irpinia Doc, Antonio Caggiano, Taurasi (AV). Il Taurì di Antonio Caggiano, fratello minore del Taurasi Macchia dei Goti e del Salae Domini, non riesce sempre allo stesso modo: alcuni anni entusiasma, altri delude o, come è successo in questa vendemmia 2005, dice la sua nel giusto modo rispettando la sua identità di un vino senza troppe pretese. Questo il verdetto degli “amirini”: vista “eccellente”; olfatto “buono”; gusto “buono/ottimo”. www.cantinecaggiano.it – Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 70/100, buono.
5° vino classificato: Vigna Quattro Confini 2005, Aglianico Irpinia Doc, Benito Ferrara, Tufo (AV). Benito Ferrara è un’azienda molto reputata per il suo ottimo Greco di Tufo, sicuramente uno dei migliori in circolazione, soprattutto nella versione “Vigna Cicogna”. In questa circostanza ha dimostrato che anche sui rossi si difende bene. Il risultato non è dei migliori, ma se lo paragoniamo ad altri vini degustati, si può essere più che soddisfatti. Il vino, oltre all’eccellente vista, è stato giudicato con il parametro “buono” in tutte le “chiamate” dell’esame olfattivo e gustativo, con eccezione alla persistenza di quest’ultimo che è risultata ottima. Un vino ideale da bere quotidianamente. www.benitoferrara.it Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 68/100, buono.
6° vino classificato: Rubrato 2005, Aglianico Campania Igt, Feudi di San Gregorio, Sorbo Serpico (AV). Siamo lontani dai grandi “Rubrato” ai quali l’azienda Feudi ci aveva abituato. Il Rubrato 2005 è un vino corretto e niente più. Questo il risultato: vista “eccellente”; olfatto e gusto “buono”. www.feudi.it – Gradazione alcolica 12, 5%. Punteggio finale 66/100, buono.
Dal 7° al 16° posto inserisco solo la gradazione alcolica e i punteggi (non mancano le sorprese):
7° vino classificato: Bucce nere 2005, Aglianico Irpinia Doc, Miervini, Taurasi (AV). Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 62/100, buono.
8° vino classificato: Aglianico 2005, Irpinia Doc Campi Taurasini, La Casa dell’Orco, San Michele di Pratola (AV). – Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 54/100, sufficiente.
9° vino classificato ex aequo: Vigna Claudia 2005, Campania Aglianico Igt, La Molara, Luogosano (AV). – Gradazione alcolica 13,5%. Punteggio finale 53/100, sufficiente.
9° vino classificato ex aequo: Aglianico 2005, Campania Igt, Struzziero, Venticano (AV). – Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 53/100, sufficiente.
11° vino classificato: Aglianico 2005, Irpinia Doc, Colle di San Domenico, Chiusano di San Domenico (AV). Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 52/100, sufficiente.
12° vino classificato ex aequo: Cinque Querce 2005, Irpinia Aglianico Doc, Molettieri, Montemarano (AV). Gradazione alcolica 14%. Punteggio finale 51/100, sufficiente.
12° vino classificato ex aequo: Cretazzo 2005, Irpinia Aglianico Doc, Cin Cin, Grottolella (AV). Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 51/100, sufficiente.
14° vino classificato: Aglianico 2005, Campania Igt, Mastroberardino, Atripalda (AV). Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 50/100, sufficiente.
15° vino classificato: Aglianico 2005, Irpinia Doc, Barrasso, Taurasi (AV). Gradazione alcolica 12%. Punteggio finale 49/100, sufficiente.
16° vino classificato: Aglianico 2005, Irpinia Doc, Di Marzo, Tufo (AV). Gradazione alcolica 12%. Punteggio finale 48/100, sufficiente.
Come spesso accade in queste degustazioni, ci sono state conferme e sorprese.
*Fiduciario Amira Paestum
www.amirapaestum.it
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