Ottouve 2014, il Gragnano di Salvatore Martusciello
Uve: aglianico, piedirosso, uva sabato, suppella e altre
Prezzo: 10 euro circa in enoteca
Il passato ritorna. Una delle mie prime visite in vigna fu circa vent’anni fa a Gragnano con il giovanissimo Salvatore Martusciello appena entrato in azienda che mi fece splittare da un appezzamento all’altro. Grotta del Sole aveva preso per il capelli una delle più grandi tradizioni enologiche in un modo assolutamente rivoluzionario per quell’epoca: sulle etichette era scritto il none e il cognome di tutti i conferitori.
Una mossa necessaria nel mare di vino chiamato Gragnano senza una maternità precisa. Gli anni ’90 però non erano destinati ad essere bevuti per questi vini poco alcolici (11,50%), profumati, freschi e frizzantini: era l’epoca delle marmellate e della conserve, dei 15 gradi secondo lo stile californiano e del colore cupo, serioso, imponente.
Per un ritorno del passato, appunto, il nostro primo sorso del 2014 è questo Gragnano Ottouve pensato da Salvatore Martusciello con l’intesa di tutta la famiglia, vinificato a Grotta del Sole, storica cantina di Quarto in fase di riposizionamento sul mercato dopo 25 anni di grande impegno professionale.
L’enologo Francesco Martusciello junior ha interpretato questo vino nella maniera più essenziale possibile: un bel colore violaceo vivo, profumi di ciliegia e marasca, freschezza e leggero come un birra artigianale.
Un nostos alle ragioni da cui partì l’avventura di Grotta che Salvatore esplicita anche nella presentazione del video postato su youtube e al quale è possibile collegarsi da Qcode della bottiglia: «Come diceva il grande Totò: se non è Gragnano desisti».
La prova con una margherita Antica Napoli di Lievito Madre di Gino Sorbillo conferma ancora una volta le enormi potenzialità di questo vino, o comunque di questo stile di vino, nel mangiare quotidiano.
Mangiando la pizza se ne ha bisogno come l’acqua grazie all’azione sgrassante dei tannini e del frizzante. Ventimila bottiglie d’autore, è il caso di dirlo, che sicuramente faranno la gioia degli appassionati per la pasisone e la sincerità che c’è in ogni bicchiere di Salvatore e Francesco Junior.
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5 Commenti
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[…] Ottouve 2014, il Gragnano di Salvatore Martusciello in video sembra essere il primo su Luciano Pignataro […]
Bella e interessante persona Salvatore,ma tutta la famiglia Martusciello fa onore al vino campano e da tempi non sospetti con una gamma variegata di prodotti dall’ottimo rapporto qualità prezzo e,sopratutto,degni compagni della dieta mediterranea.PS.Chi tene panza tene crianza,ma la domanda nasce spontanea:con la (sterrecchiata )di pizze con cui hai tanti contatti ravvicinati,la tua è a lievitazione lenta,con lievito madre o di birra?Non farci caso è solo l’invidia di chi ,in esilio come me,ha a disposizione un numero molto limitato di indirizzi per soddisfare le propie voglie sia da solo che con ……….la propia moglie.(finale artefatto non solo per fare la rima,ma per il vecchio gioco dei doppi sensi di noi vecchi,ma sempre giovani Cilentani).Un abbraccio e…. a presto da Francesco Mondelli.
Caro Francesco la bellezza di Napoli e’ che con un colpo di telefono e max cinque euro hai la cosa più buona del mondo in dieci minuti!
L’amore tra il gragnano e la pizza è di antica data. Bella la proposta video e il racconto che regala interesse, atmosfere, curiosità. Bella l’etichetta.
Caro Luciano durante le feste Natalizie sono stato a Castellammare e prima di tornare a Milano ho comprato 2 bottiglie di vino campano di cui una era Ottouve gragnano.
La settimana scorsa ho deciso finalmente di assaggiare questo vino.
La degustazione visiva e olfattiva effettivamente corrisponde a quanto su detto da te, poi quella gustativa oltre a essere fresco e leggero sapeva di amarena e maraschino troppo maturo da sembrare quasi un fragolino “invecchiato”. lasciando in bocca un amarognolo non tipico del gragnano.
Ora non so se sia una caratteristica di questo vino ma se così fosse non sarebbe buono come tutto pasto ma più che altro come dopo dessert di paste secche.
Questo non vuol essere una bocciatura di ottouve, poiche mi riprometto appena possibile di comprarne un altro paio di bottiglie per poter fare un altro confronto.
Ti saluto e ti ringrazio per quello che fai per noi amanti del buon vino.