Osteria Sesta Stazione a Vietri sul Mare con la murena

Osteria Sesta Stazione – murena
di Marco Contursi
“Bisogna avere il caos dentro di sè per partorire una stella danzante”. Matteo Cardamone è così, un po’ guerriero, un po’ cuoco, un po’ non so cosa, ma a me piace tanto. Piace tanto il suo locale, intimo, accogliente, con le maioliche vietresi che fanno bella mostra di sé ovunque, piace tanto la sua cucina di mare, schietta. Mai banale. Come i vini che Matteo sceglie da piccoli produttori.
Una cena col Direttore è stata l’occasione per riassaggiare la murena, pesce dall’aspetto minaccioso ma dalle carni bianche e delicate, assai raro da trovare nei ristoranti, che Matteo prepara sia fritta che alla pizzaiola.
Ma prima c’è tempo per lo sciosciammocca, un paninetto fatto con l’impasto della pizza e la ricotta di bufala, bello pieno di peperoncino. Ed un po’ di fritturina mista non la vogliamo, con due totanetti freschi freschi del mare sottostante?
Il vino scende che è un piacere, quello del professore Moio e quello dell’amico Mario Mazzitelli, mentre un fiano di Paternoster di 10 anni ci racconta, nel calice, che il fiano può essere immortale.
C’è tempo ancora per un panzarotto ripieno di braciola di tonno, con tanto di uvetta e pinoli, e per un golosa graffa fritta da accompagnare ad uno zabaione fatto da Matteo con le uova della campagna sopra Raito.
Un goccio di concerto, una foto con Matteo, un abbraccio sincero ed un conto che è in linea con quelli di mare della costiera, 50 euro.
Ma quanto mi piace venire qui….
Osteria Sesta Stazione
Piazza Ferrigno 23 Vietri sul Mare
tel 339 321 8764
REPORT DEL 16 GENNAIO 2020
di Marco Contursi
“Ho appena preso una murena di 7 kg, un mostro, che fai, vieni a mangiarla?”. Ad un invito così non puoi dire di no, ed eccomi in questo particolarissimo locale di Vietri sul mare. Tre ambienti, caldi e raccolti, maioliche dovunque e bottiglie di vino, al posto della carta da parati. Più qualche cimelio storico qui e là (bello il prezzario di una casa chiusa di fine anni ’30).

Osteria Sesta Stazione – prezzario casa chiusa
Fossi in chi mi legge, ci verrei solo per questo. Ma poi c’è Matteo, un carattere non facile, uno che non le manda a dire, un po’ come me, forse per questo mi piace. Matteo ama pescare, cucinare il pesce e sa fare le alici sotto sale e la colatura. Inoltre ha una predilizione per i vini naturali. Mi basta sapere ciò, per dire: “Mattè, fai tu”. Finora non mi ha mai tradito.

Osteria Sesta Stazione – interno
Le alici dissalate e condite con olio, aglio e peperoncino sono un benvenuto da provare, ma pure la montanarina, bella calda, con la scarola ha un suo perché. Magari ci bevete una bollicina e che volete di più come aperitivo.

Osteria Sesta Stazione – alici

Osteria Sesta Stazione – montanara con scarola
Il vino scelto, per il mio pasto da Matteo invece è un orange wine spagnolo (con me, lui sa di poter osare, ma i più prendessero un buon bianco della costiera, più intelligibile…), il colore mi ricorda la veste di un monaco shaolin, e fa pendant perfetto con una rosa, chissà come finita al mio tavolo. Sorprendente.

Osteria Sesta Stazione – orange wine
Murena? E murena sia, subito col sugo. Opulenta, saporita, carni bianchissime, compatte. Un capolavoro.

Osteria Sesta Stazione – murena fritta

Osteria Sesta Stazione – murena al sugo
Capolavoro, ho detto? Cavolo….. e ora come definisco la pizza fritta, imbottita di una inenarrabile braciola di ventresca di tonno?

Osteria Sesta Stazione – pizza fritta con braciola di tonno
La parte più grassa e saporita del “maiale del mare” è stata riempita di pinoli, uvetta, prezzemolo, come una braciola classica e quindi cotta lungamente. Per poi, finire, dopo essere stata ridotta a pezzi, dentro una fragrante e non unta pizza fritta. Giuro, la più buona mai mangiata, e non è poco per uno, come il sottoscritto, che ama cicoli e affini mentre non gradisce i sapori marini, abbinati a pizze & co.
Ma la morte della murena è fritta, quindi, servita insieme a una sgrassante insalata di scarola e papaccelle. Bravo, Bene, Bis!!!.
Fritto chiama fritto, ed ecco una graffa, fumante, profumata alla cannella, per far quadrare il cerchio di un pranzo senza sbavature e molti applausi. C’è ancora tempo per un bel caffè servito con un elegante copritazza in ceramica. Conto medio,30-40 euro benedetti, poi dipende da che bevete. Magari, quando venite, dite che vi mando io, Matteo per i miei amici ha sempre un occhio di riguardo, anche perché sono come lui: Io non le mando certo a dire ;-) .

Osteria Sesta Stazione – graffa fritta

Osteria Sesta Stazione – caffe
Osteria Sesta Stazione a Vietri sul Mare
Via Aniello Ferrigno, 23
Tel 089 210833
Aperta a pranzo e cena