Osteria Francescana Modena, cinque irrinunciabili motivi per mangiare Massimo Bottura e Beppe Palmieri (si, complemento oggetto!)
Osteria Francescana Modena- Massimo Bottura
Via Stella 22
Tel. 059.210118
www.osteriafrancescana.it
1-Per sentirsi in Italia
Non c’è alcun dubbio che qui siamo nell’epicentro del movimento gastronomico italiano. Le tecniche, le tendenze, le materie vengono metabolizzate in una maniera stupefacente da Massimo Bottura e diventano italiane come cose che non lo sono mai state, per esempio il caffè e i pomodori. E’ italiano il suo parlare alla pancia e non solo alla testa, la capacità di capire che il cliente deve anche godere non solo pensare. Siamo nella Penisola, non lontano da dove è stato sventolato il tricolore per la prima volta, per il continuo rimando alla tradizione onorata, rispettata, reinterpretata.
2-Per vivere la sala
L’istrionico Peppe Palmieri è insuperabile negli abbinamenti, guarda a tutto tondo quel che si può bere e ci ragiona dopo aver studiato i piatti di Massimo. Una sala dove si terorizza la sala, che tiene il cliente sul palmo della mano denza intimidirlo, che lo fa stare assolutamente a suo agio e bene.
3-Per mangiare alla grande e in modo proporzionato alla spesa
I prezzi dei tristellati, anche di molti bistellati, sono altissimi. Spesso questa cifra viene ripagata da un servizio perfetto ma dalla mancanza di gioia, di wow, di emozioni. Qui invece siamo in una delle più alte esperienze ristorative possibili ad un prezzo sicuramente non popolare, ma comunque molto più basso di un telefonino che ciascuno di noi ha deciso di comprare. Concedersi il lusso di venire almeno una volta qui nella vita è alla portata di tutti gli appassionati che godono della originalità della proposta e di una creatività ragionata, ispirata, perfetta.
4-Per lo spartito del percorso gastronomico
Naturalmente qui non si viene per mangiare ma per fare una esperienza. In realtà anche e soprattutto per mangiare! I toni del pranzo partono leggeri e freschi ma spesso intervvalalti da bocconi golosi, acido e amaro ora tanto di moda sono ben presenti in alcune portate ma questa tensione viene poi bruscamente interrotta da piatti della memoria o di scuola che riportano alla pienezza e parlano alla pancia oltre che alla testa. In genere ci si arriva con quelli di carne in cui si vede tutta la scuola tecnica francese assorbita da Massimo nel corso dei suoi stage. Mai un pranzo monocorde, ideologico, piegato alle mode, ma dalla parte del cliente che deve essere certamente stuzzicato ma anche fondamentalmente appagato.
5-Per capire come passato e presente si intrecciano
Sempre Massimo Bottura ama giocare con i piatti e cibi della tradizione, dalla compressione di pasta e fagioli alle consistenze del parmiiano, alla lasagna croccante sino al bollito non bollito. Il suo non è un semplice gioco, un giocare a rimpiattino, ma la capacità di comunicare al mondo una tradizione in modo immediatamente leggibile usandola come trampolino, come le pinne del nuotatore. C’è dunque sempre divertimento e gusto per chi si siede a tavola. Anche riconocibilità.
CONCLUSIONI
Mangiare alla Osteria Francescana è una esperienza completa e secondo noi non è possibile scrivere e parlare di cibo senza esserci mai stati. Insieme a Mauro Uliassi, ci troviamo indiscutibilmente al top della cucina d’avanguardia italiana, profondamente agganciata alla tradizione ma anche libera di pensare e di prendere idee in giro per il mondo, il piccolo mondo dell’alta gastronomia. Marchesi ebbe a dire di non aver mai mangiato da lui. Possiamo dirlo? E’ stato il suo più grande errore perché è compito di ogni generazione di mettere le ali a quella seguente, non fare da tappo.
Masismo Bottura Osteria Francescana Modena
Masismo Bottura Osteria Francescana Modena
Masismo Bottura Osteria Francescana Modena