Osteria Centouno a San Giorgio del Sannio
di Tiziano Terracciano
Era da tempo che meditavamo di ritornare in questa Osteria, precisamente dalla prima volta che ci siamo stati per provare la tipica Zuppa di Cardone Beneventana. In quell’occasione oltre alla zuppa abbiamo provato tante specialità e tante altre avremmo voluto assaggiarne. Ed è proprio per soddisfare quella voglia di assaporare altri prodotti di questo territorio, posto ai confini tra due magnifiche culture agro-eno-gastronomiche, quella Sannita e quella Irpina, che appena ci siamo ritrovati in zona non abbiamo battuto ciglio e ci siamo accomodati ad uno dei tavoli di questa verace Osteria dove lo chef Sergio Ruocco si preoccupa di dare estro ai suoi piatti senza intaccare i sapori originali degli ingredienti reperiti nelle aziende del circondario.
Oltre che ai tavoli ci si può accomodare vicino al bancone per sorseggiare in compagnia un buon bicchiere di vino o di birra artigianale accompagnandolo con qualche sfiziosità scelta dal menù o chiedendo consiglio direttamente all’oste.
Per non tradire lo spirito del luogo che ci ospita come prima cosa ordiniamo il vino, affidandoci all’ottimo Aglianico della casa proveniente dal vicino Monte Taburno. Comunque non manca una interessante carta dei vini con rinomate etichette quasi esclusivamente Sannite ed Irpine.
L’entrèe è composto dallo gnocco fritto, proveniente dal pastificio artigianale “La Rustichella” di Montemiletto, ripieno di ricotta e adagiato su una stagionale vellutata di piselli freschi.
Come antipasto iniziamo dalla sorprendente ParmiGgiana di Borragine accompagnata dai suoi fiori freschi che, oltre a dare colore, danno una piacevolissima nota speziale; e completiamo con lo squisito budino di Caciocavallo Irpino su vellutata di Asparagi freschi e sormontato dalla Cipolla caramellata.
Tra i prodotti legati alla tradizione locale c’è il Baccalà e qui non mancano tante preparazioni nelle quali esso regna sovrano. Non possiamo dunque esimerci dal provarne una e la scelta ricade sulla Genovese di Baccalà con le Candele spezzate del molino e pastificio Armando di Flumeri nella Valle dell’Ufita. Impeccabile la cottura della pasta e adorabile il condimento.
Per la scelta del secondo non abbiamo avuto bisogno del menù poichè già avevamo ben in mente dalla volta scorsa che dovevamo prendere i Mugliatielli arrostiti, degli involtini di interiora e frattaglie di agnello (o capretto) avvolti con il proprio intestino. Un piatto povero della tradizione contadina che è una vera e propria prelibatezza ma non sempre facile da trovare. Per contorno abbiamo optato per le Scarole saltate con capperi e olive.
I Dolci sono fatti in proprio ma non manca qualche proposta di artigiani locali come il Semifreddo al Torroncino della gelateria “La Gondola” di Cesinali (una gelateria distintasi in una rassegna nazionale per la proposta di un nuovo gusto, il “Per-Cacio”, fatto con ingredienti esclusivamente Irpini: Pere Mastantuono. Pecorino di Sant’Andrea di Conza, Miele e Noci di Avellino).
Ad accompagnare non poteva mancare il liquore Strega Alberti di Benevento.
La prossima volta non ci faremo sicuramente mancare qualche specialità con la pasta artigianale e i funghi Porcini freschi, e qualche novità dal nuovo menù stagionale di imminente uscita!
Posti come questi sono l’essenza intrinseca del termine (spesso abusato) di ‘”Osteria”, dove si può entrare anche solo per bere un bicchiere di vino, per stuzzicare qualcosa di buono od anche consumare un pasto completo con l’impareggiabile vantaggio di poter contare su una scelta di eccellenti materie prime reperite sul territorio circostante e su un eccellente rapporto tra qualità e prezzo. (Per un primo piatto come quello con la Genovese di Baccalà si spendono 8 euro, per i Mugliatielli arrostiti 7,50 euro, per il dolce artigianale 4 euro, per il vino della casa 6 euro, per una porzione (4 pezzi che vanno bene per 2 persone) di ParmiGgiana di Borragine 6,50 euro e così via)
Osteria Centouno
Piazza Risorgimento
82018 San Giorgio del Sannio (BN)
Tel 340 082 2356
Osteria Centouno
Un commento
I commenti sono chiusi.
(Dall’articolo)
“Posti come questi sono l’essenza intrinseca del termine (spesso abusato) di ‘”Osteria”, dove si può entrare anche solo per bere un bicchiere di vino, per stuzzicare qualcosa di buono od anche consumare un pasto completo con l’impareggiabile vantaggio di poter contare su una scelta di eccellenti materie prime reperite sul territorio circostante e su un eccellente rapporto tra qualità e prezzo”.(seguono i prezzi)
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Condivido questa sintesi.
Apprezzo il fatto che il lettore possa conoscere i prezzi dei piatti: non sempre è così e, quindi, bisogna fare un ulteriore ricerca sul web.
Anche la valutazione dell’importante Rapporto
Q/P(da non confondere con il prezzo) mi sembra corretta. Non sempre viene fatta questa fondamentale valutazione forse perché il R Q/P del locale recensito non è buono, anche se la qualità dei piatti c’è.
Il motivo è da ricercarcare nella forma mentis dominante dei food blogger italiani:
sono più sbilanciati sul versante dei ristoratori(S. L.) e produttori e meno su quello dei clienti-consumatori-lettori.
In alcuni food blog il fenomeno è scandalosamente evidente. Non capiscono che, alla lunga, si perde in credibilità.
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Spero che le trattorie e osterie che verranno recensite abbiano la qualità e i prezzi di questa. Perché non ne possiamo più di pseudo trattorie con i prezzi della ristorazione media.