Oscar del Vino 2013: tutti i premi di Bibenda. Riccardo Cotarella superstar
Ed ecco i premi assegnati da Franco Ricci con l’Oscar del Vino, l’avvenimento più glamour del settore curato come sempre alla perfezione dall’Ais Roma.
C’è tanto Sud, il giusto riconoscimento a Riccardo Cotarella e ad alcune aziende che segue come La Guardiense e Leone De Castris, spazio al Sud con il Pietracalda dei Feudi, grande bianco, e lo Chardonnay di Tasca d’Almerita, mia passione di sempre.
Un grande complimento anche a Giovanni Negri, che iniziò il suo “Roma Caput Vini” con un incipit che prendeva le mosse proprio da questo blog:-)
Una Italia che funziona, cammina con le proprie gambe, investe, crea lavoro, offre una speranza ai giovani. Tutto il resto sono seghe mentali.
Miglior vino bianco
Chàrdonnay 2010 Tasca d’Almerita
Miglior vino rosso
Doc Bolgheri Sassicaia 2009 Tenuta San Guido
Miglior vino rosato
Five roses anniversario 2011 Leone de Castris
Miglior vino spumante (ex aequo)
Franciacorta Gran Cuvée brut 2007 Bellavista
Gran Cuvèe XXI Secolo 2007 D’Araprì
Miglior vino dolce
Alto Adige Moscato Rosa 2010 Franz Haas
Migliore etichetta
Trebbiano d’Abruzzo Vigna Capestrano 2010 Valle Reale
Miglior vino di grande Qualita-prezzo
Franciacorta Cuvée Prestige Ca’ del Bosco
Migliore azienda vinicola
Feudi San Gregorio con Fiano di Avellino Pietracalda 2011
Miglior enologo
Riccardo Cotarella
Migliore Innovazione nel Vino
Cooperativa Agricola La Guardiense
Migliore Direttore Commerciale
Giovanni Lai di Saiagricola
Miglior ristorante
Ristorante La Parolina (Acquapendente – Viterbo)
Migliore enoteca
La Casa del Barolo (Torino)
Migliore scrittore del vino
Giovanni Negri
Migliore olio raccolto 2012 (ex aequo)
Olio extravergine frantoio Muraglia
Olio extravergine Biologico Monterisi
Olio extravergine Raggiolo denocciolato Felsina
4 Commenti
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Tutto vero, persino la questione delle pippe, d’altra parte siamo agli Oscar. Però, pippa per pippa, mi manca un premietto tipo Miglior Corto, Miglior Film Straniero, o un Attore Non Protagonista, toh persino l’Emergente, che fa talent scout. Insomma qualcosa che dia il senso della scoperta, un pizzico di azzardo, la sensazione di aver camminato le vigne e visto facce, piuttosto che aver strusciato per grandi “convescions” con vista panoramica. Alzare lo sguardo, ecco. Altrimenti, come scrive Cinzia Scaffidi si SW, ti prende quel misto di malinconia e tenerezza… che allora meglio le pippe ;-)
Hai ragione, ma secondo me queste cose vanno prese per quello che sono: promozione. Tra l’altro fatta molto bene e ad alto livello
Ad averne di cose così anche in altri settori economici
Concordo pienamente sulla forte valenza dell’aspetto “promozione” in un settore che, come ormai pochi, dà grandi soddisfazioni al nostro paese in un momento storico e congiunturale così difficile.
Resto peraltro perplesso (a dir poco!) scorrendo la lista dei premiati (in ambito vinicolo, perchè negli altri campi non mi permetto di esprimere pareri): come altri e più altolocati commentatori hanno affermato, mi sembra di essere ancora agli anni ’90! Ma, mi si consenta, con tutto il fermento bianchista che anima produttori piccoli e grandi, ancora lo Chardonnay di Tasca! E questo Sassicaia! Ma via, sveglia, c’è un mondo di gente con i calli alle mani che produce veri e propri capolavori enologici e noi qui a premiare sempre e solo i “soliti noti”!
Per carità, hanno fatto e faranno da traino al settore sui mercati esteri, ma almeno qui, ad una manifestazione nazionale così importante, cerchiamo di dare spazio all’aria fresca! Salvo che ciò non dispiaccia, come temo, al nuovo presidente di Assoenologi (ma che coincidenza, è il più bravo!)
Son d’accordo sul fatto che possa essere un evento utile, sul contributo alla divulgazione e al lavoro ecc. ecc. ma davvero sembra essre ornati agli anni 90 o quasi.
Niente di nuovo quindi negli ultimi quindici anni? Non critico i premiati, non e’ bello sparare nel mucchio e sputtanare il lavoro altrui,ma tantissimi produttori avrebbero meritato almeno una listona a parte. vabbe’.