Omina Romana a Velletri / I Vini


Omina Romana

Omina Romana

di Francesca Faratro

Caratterizzati da un’estrema eleganza, da un carattere che lascia intravedere la vita lunga della quale ogni bottiglia potrà godere, i vini di Omina Romana a Velletri hanno dato ad un angolo di Lazio la giusta rivincita che un territorio ricco non sempre è stato capace di conquistare.

Omina Romana- I vini

Omina Romana- I vini

In un’area particolarmente vocata, immersa nella natura di Velletri, la famiglia Borner, con Omina Romana,  sta puntando con impegno e convinzione ad una produzione diversificata. Tanto studio dietro, mesi di test in vigna e sull’acino ma anche studi durante l’affinamento in cantina con tipologie e legni capaci di dare ad ogni uvaggio, la declinazione giusta.

Ecco le note dei vini in degustazione:

  • Bellone 2016

Citato anche da Plinio il vecchio, è uno dei vitigni laziali più antichi, in questo caso spumantizzato con un Brut Millesimato, in aggiunta ad una percentuale minima di Incrocio Manzoni (15%). Estrema freschezza, frutta fresca e buona acidità, viene prodotto direttamente nell’autoclave dell’azienda.

Bellone 2016, lo spumante

Bellone 2016, lo spumante

  • Chardonnay Omina Romana 2016

Da solo uve Chardonnay, e rispettando un’attenta maturazione seguita da raccolta a mano, la linea Omina Romana è più basica rispetto al cru ma regala un vino che gode comunque di un affinamento in barrique per 6 mesi. Tanta la frutta, estrema freschezza e giusta acidità, con un colore paglierino carico

Chardonnay Omina Romana e Ars Magna

Chardonnay Omina Romana e Ars Magna

  • Chardonnay Ars Magna 2013

Chardonnay d’annata con la 2013, disegna chiaramente lo stile che l’azienda vuole dare ai propri vini. Con una selezione attenta delle uve, la fermentazione avviene in barrique nuove per circa 12 mesi sulle fecce. Successivamente riposa in bottiglia per altri 12 mesi. Risulta di un colore giallo brillante, con sentori spiccati di tostatura, vaniglia e tracce di burro. A tratti si avverte la resina che lo contraddistingue.

  • Viognier Omina Romana 2014

Vitigno che trova presso i terreni dell’azienda particolare stabilità, è un vino longevo con una metà della fermentazione in inox, l’altra in barrique. La maturazione avviene sempre in barrique per circa 10 mesi e poi in bottiglia per altri 6. Dal colore vivo, stavolta spiccano i sentori balsamici, con l’albicocca e la pesca. A tratti anche la nocciole ed un trionfo floreale.

Viognier Omina Romana e Ars Magna

Viognier Omina Romana e Ars Magna

  • Viognier Ars Magna 2014

Con la linea cru dell’azienda, il Viognier si esprime appieno e dimostra una spiccata persistenza. Equilibrio ben centrato, giusta acidità e freschezza, lascia trasparire fiori e frutti con una estrema eleganza. Adatto per un piatto ben strutturato,  la fermentazione avviene solo in barrique rimanendovi anche per la maturazione per 12 mesi. Completa il vino, l’affinamento in bottiglia per 12 mesi.

  • Cesanese 2014

Dal vitigno autocton vinificato in purezza, abbiamo il Cesanese, dal colore granato vivo. Tipicamente “contadino”, anche se non rinuncia ad una buona eleganza. Fermentazione in inox e poi in rovere, matura in barrique per 12 mesi. Segue affinamento in bottiglia per 12 mesi ancora.  Profumi di frutta di bosco, di spezie e china, i tannini sono vellutati e gentili.

  • Syrah 2014

Vinificato in purezza, il syrah Omina Romana esprime un buon potenziale attraverso la sua struttura. Al naso evidenti sono le note pepate e chiari sentori che evidenziano il suo carattere. Leggera la cannella, il caffè, il cacao. Fermentazioni in acciao e poi in rovere, matura per 12 mesi in barrique di rovere completando l’affinamento in bottiglia per altri 6 mesi.

  • Hermes Diactorosi 2013

Da taglio bordolese (33% merlot, 33% cab.sauvignon, 33% cabernet franc), la cuvee dell’azienda si presenta con una giusta acidità e tannicità. Frutta ancora fresca, spezie e note tostate, fanno di Hermes un vino elegante e di facile abbinamento. Fermentazione in inox e maturazione in barrique per 12 mesi, l’assemblaggio avviene poi per le singole varietà. Segue affinamento in bottiglia per altri 6 mesi.

Parte dei rossi di Omina Romana, Hermes, Diana, Janus e Ceres

Parte dei rossi di Omina Romana, Hermes, Diana, Janus e Ceres

  • Diana Nemoresis 2013

Con una percentuale differente rispetto al precedente che spinge più sul merlot (50% merlot, 30% cab.sauvignon, 20% cabernet franc), la frutta risulta più matura ed estrae chiare note di amarena, lampone e cacao. Tannini più morbidi e setosi ed una buona persistenza. Fermentazione in acciaio, poi in rovere ed una maturazione di circa 12/18 mesi in barrique. Dopo l’assemblaggio delle singole varietà, affina in bottiglia per 12 mesi.

  • Janus Geminus 2013

Stavolta a trionfare è il cabernet  (40% cab.sauvignon,  40% cabernet franc, 20% merlot), tirando fuori una buona acidità e freschezza. Con sentori di frutta di bosco, viola e spezie, viene fermentato in inox e segue la fermentazione in rovere con maturazione di 18/22 mesi in barrique. Dopo l’assemblaggio, segue affinamento in bottiglia per 18 mesi.

  • Ceres Anesidora 2013

Il vino del cuore di Antonio Borner,  risulta il prescelto durante il panel degustativo. Con solo cabernet sauvignon e franc in percentuale 50 e 50, gode di una grande struttura e rivela chiari segni di longevità nel tempo. Un vino da rivedere fra dieci anni ma che anche dopo cinque, evidenzia la realizzazione dei sogni di Omina Romana. Frutta matura, ribes e more, dolcezza di cacao, vaniglia e spezie, è un vino “piacione” ma complesso al tempo stesso. Da bere anche in assoluto come calice da contemplazione, fermenta in acciaio ed in parte in tino di legno tronco-conico. Segue maturazione in barrique per 18/22 mesi , poi 18 mesi in bottiglia.

  • Merlot Omina Romana 2013

Vinificato in purezza, il merlot di Omina Romana gode di frutta in confettura, spezie, chiodi di garofano e cannella. Il colore rapisce, così come la consistenza che si rivela quando gira nel bicchiere. Alla fermentazione in acciaio, segue la malolattica in rovere e successiva maturazione di 12 mesi in barrique per proseguire poi con l’assemblaggio dei diversi cloni di merlot. Affina per almeno 12 mesi in bottiglia, evolvendo i suoi profumi.

Merlot Omina Romana e Ars Magna

Merlot Omina Romana e Ars Magna

  • Merlot Ars Magna 2015

Non ancora in commercio, resta uno dei calici più graditi durante la degustazione. Con merlot in purezza, selezionato fra i diversi cloni, gode di un tannino elegante nonostante la giovinezza. Corposo e dotato di una grande vita, risulta un buon risultato capace di meritarsi nel tempo, le meritate eccellenze gusto-olfattive.

  • Cabernet Sauvignon Omina Romana 2014

Da sole uve Cabernet Sauvignon, è un vino persistente e lungo, con intensi sentori che ricordano il cioccolato, il caffè, la liquirizia e le spezie. Bilanciato sui tannini e sulla morbidezza, fermenta in inox e svolge la fermentazione malolattica in fusti di rovere con poi maturazione in barrique per altri 12 mesi.  Affina in bottiglia per 12 mesi

  • Cabernet Sauvignon Ars Magna 2015

Stessa filosofia, leggera modifica nei processi di maturazione ed affinamento, la linea Ars Magna lascia trasparire un’eleganza più viva e percepibile.

www.ominaromana.com

Omina Romana Velletri

 

 

2 Commenti

  1. Ho visitato l’azienda poco meno di un anno fa ed ho avuto il piacere di degustare quasi tutti i vini insieme al titolare, il Signor Anton Börner. Una giornata indimenticabile. Grandissima azienda. Qualità eccelsa. Nulla è lasciato al caso. Ancora complimenti.

  2. Sono stato 2 volte in azienda, e quello che più mi ha colpito è stata la cura quasi maniacale anche dei dettagli. In vigna non troverete un pezzo di carta, una cicca di sigarette…nulla che non sia di origine prettamente naturale. Anche io ho avuto la fortuna di degustare tutti i vini, e mi sento di dire che in questa azienda innovazione e tradizione hanno trovato veramente un ottimo equilibrio, e la testimonianza è data dall’ottimo cesanese degustato e dal sublime cabernet franc. Del merlot, vino di gran carattere ma con una beva molto facile, cosa non semplice, credo ne sentiremo parlare tanto nel prossimo futuro, così come per gli altri vini, ovviamente. Ad maiora.

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