Pappacena a San Giuseppe Vesuviano, l’arte del pane dal 1986
di Simona Mariarosaria Quirino
Pappacena. Il nome è simpatico, loro pure. Siamo a San Giuseppe Vesuviano, in uno dei due punti vendita della famiglia Insatalla. Panificatori da tre generazioni, ha cominciato nonno Ciro, originario di Gragnano, dove aveva un panificio industriale che produceva dai 15 ai 20 quintali di pane al giorno. Trasferitosi, poi, a San Giuseppe per amore ha continuato l’attività aprendosi un primo punto vendita sempre a carattere industriale anche qui e, successivamente, il figlio Giuseppe e il nipote Ciro ne hanno aperto un altro al dettaglio, con una produzione inferiore ma diversificata.
Dal pane di chia a quello al vino, dal pane casereccio a quello di segale e per gli sportivi, ricco di proteine. In negozio, su una lavagnetta, c’è “la settimana del pane”, dove ogni giorno è accompagnato da un prodotto diverso seguendo un calendario che cambia a settembre con qualche variante durante feste come Natale e Pasqua.
Si sforna ininterrottamente. “Abbiamo viziato i clienti: prima si produceva il pane solo la mattina adesso il pane caldo viene sfornato a tutte le ore”- afferma il giovane Ciro che, assieme alla sorella e al cognato, continua la tradizione del nonno e del papà.
“I miei figli sono nati col pane e non sono stati restii a continuare l’attività di famiglia”- afferma il signor Giuseppe. Oltre al pane i figli hanno, poi, insistito perché Pappacena si aprisse anche ad altre produzioni come la piccola rosticceria, la biscotteria salata e dolce e la pasticceria. A ciò, si aggiunge anche un servizio catering per gli eventi con sfizi al buffet e primi piatti. Un’offerta varia e continua con alle spalle un lavoro ininterrotto.
La famiglia Installa insieme ai suoi dipendenti inforna continuamente pane e si ferma solo un’ora al giorno, dalle 9 alle 10 di sera, e per qualche viaggio. È durante un viaggio in Spagna, precisamente a Malaga, che al signor Peppe sono venute le idee per il suo panificio: “in un supermercato spagnolo ho visto un punto vendita che sfornava tantissimi tipi di pane e da lì ho pensato che potevo fare di più anche io”.
E ha fatto molto di più il signor Giuseppe che è stato anche presidente dei panificatori di Napoli e provincia valorizzando e facendo conoscere al mondo la produzione autoctona del pane. Dalla sua San Giuseppe, da dove va e viene. Perché con un viaggio la mente si apre, anche quando si torna a casa.