O Me o il Mare a Gragnano di Nicoletta Gargiulo e Luigi Tramontano


O Me o il Mare – Restaurant
Via Roma, 45
Tel. 081 620 0550
Aperto pranzo e cena. Chiuso lunedì e martedì

Nicoletta Gargiulo e Luigi Tramontano – O Me o il Mare Restaurant

di Antonella Amodio

Gragnano, celebre capitale della pasta, custode di secoli di cultura gastronomica, regala un’atmosfera unica grazie alla brezza che arriva dai Monti Lattari e si insinua tra le vie del centro città, in particolare in via Roma. Un tempo, questa era la strada in cui i pastifici mettevano a essiccare vermicelli e ziti, un processo reso possibile dalla combinazione di sole, umidità e vento. Qui la storia della pasta si intreccia con il paesaggio, creando un connubio tra tradizione e natura.

O Me o il Mare Restaurant

È proprio in via Roma che Luigi Tramontano e Nicoletta Gargiulio, chef e maître sommelier, hanno inaugurato a marzo il loro ristorante: “O Me o il Mare”, in omaggio al padre di Luigi, cuoco su navi da crociera che, dopo anni trascorsi in mare, ha scelto infine la famiglia e la terraferma.

Chef Luigi Tramontano – O Me o il Mare Restaurant

Luigi e Nicoletta, coppia anche nella vita privata, vantano un curriculum di riconoscimenti nella Costiera Amalfitana e nella Penisola Sorrentina. Luigi Tramontano ha ottenuto la stella Michelin presso il Flauto di Pan di Villa Cimbrone a Ravello, la Terrazza Bosquet del Grand Hotel Vittoria di Sorrento e La Serra dell’Hotel Le Agavi a Positano. Nicoletta Gargiulo, con la qualifica anche di restaurant manager, ha una carriera di spessore che si incrocia con quella del marito e nel 2007 è stata nominata miglior sommelier d’Italia dall’AIS.

O Me o il Mare Restaurant

Da marzo si sono trasferiti a Gragnano, la città natale di Luigi, dove insieme ai fratelli Angelo, pasticciere, e Vincenzo, avvocato, portano avanti il progetto gastronomico che è un racconto della storia familiare, realizzando il sogno di aprire un ristorante tutto loro e onorare così il desiderio del papà Antonio.

Il Palazzo che ospita O Me o il Mare Restaurant

Il ristorante è ospitato all’interno di un palazzo risalente al 1695, un tempo sede di un pastificio, dotato di una campanella che segnalava l’umidità ideale per l’essiccazione della pasta. O Me o il Mare Restaurant si estende su due ampie sale, per un totale di 30 coperti, dove non manca lo chef’s table. L’ambiente è elegante e raffinato, con tinte chiare, lampade a forma di conchiglia e mattonelle blu qua e là che aggiungono un tocco di colore e un richiamo al mare.

O Me o il Mare Restaurant

O Me o il Mare Restaurant

O Me o il Mare Restaurant

O Me o il Mare Restaurant

O Me o il Mare Restaurant

O Me o il Mare Restaurant

Da O Me o il Mare, si respira la storia del miglior made in Italy: la pasta, protagonista indiscussa della cucina di Luigi Tramontano e interpretata per evidenziare la ricchezza gastronomica del territorio e dell’Italia.

O Me o il Mare Restaurant

Luigi e Nicoletta condividono lo spirito del luogo anche attraverso un menù creativo, presentato su carta ecologica ottenuta dalla buccia dell’uva (Gragnano è famosa per il suo vino) e dagli agrumi della costiera. Sono disponibili tre percorsi degustazione di forte identità: 6 portate a 105,00 €, 7 portate a 125,00 € e 9 portate a 150,00 €.

Menú – O Me o il Mare Restaurant

Cosa si mangia da O Me o il Mare

La cucina di Luigi Tramontano è un vero viaggio tra i mulini e i pastifici, con la pasta che riveste un ruolo centrale e fa parte della vita dei gragnanesi. Un esempio è “A pasta c’ a barzanella”, una ricetta risalente al 1935 cucinata in onore del Principe Vittorio Emanuele III. Un piatto che custodisce la storia e le tradizioni del popolo abbracciato dalle balze dei Monti Lattari con i pomodori e l’origano che ne fanno un primo estremamente mediterraneo. Un simbolo della tradizione pastaiola di Gragnano che lo chef interpreta con il pomodoro in diverse consistenze: in tartare, al sugo e in concassé, utilizzando anche l’acqua rilasciata dal frutto per una riduzione che completa la preparazione, mentre la pellicina del pomodoro crea un pane croccante.

A pasta c’ a barzanella – O Me o Il Mare Restaurant

Per rimanere fedeli al territorio, il “Mischia Francesca” in brodo di polpo. La pasta mista, il formato simbolo di cucina di recupero, qui è abbinato al classico street food napoletano: “o bror e purpo”. Un vero inno alla Napoli antica.

Espresso di crostacei – O Me o il Mare Restaurant

Il pane, i grissini e parte dei lievitati sono preparati con la semola di grano duro, con pomodoro, olio extravergine di oliva ed erbe aromatiche. Il menù propone anche piatti a base di carne, come “l’Assoluto di Maiale” proveniente da piccoli allevamenti, e funghi per la portata di Funghi Funghi…. che crescono sulla fertile terra vulcanica dei boschi circostanti.

Fungo, fungo…. O Me o il Mare Restaurant

Toast di spigola d’amo – O Me o il Mare Restaurant

Mischia Francesca in brodo di polpo – O Me o il Mare Restaurant

Pane discepola di grano duro – O Me o il Mare Restaurant

Una cucina che si divide tra tre elementi: terra, mare e orto, messi in risalto dai pairing di Nicoletta Gargiulo che punta alle produzioni campane e sui vini che sfidano il tempo, valorizzano la bellezza e la longevità dei vitigni della regione. Tuttavia, non mancano sorprese con abbinamenti inattesi, conducendo gli ospiti in un viaggio attraverso Spagna, Germania, Cile e Francia.

Nicoletta Gargiulo – O Me o il Mare Restaurant

Champagne Larmadier Bernier- O Me o il Mare Restaurant

Trimbach – O Me o il Mare Restaurant

Borgogna 2016 e Ortale greco di Tufo 2016 Cantine Di Marzo- O Me o il Mare Restaurant

Saternes 2019 Haut Coustet- O Me o il Mare

Il dessert O Me o il Mare, creato da Angelo Tramontano, è un’esperienza interattiva attraverso il gioco dei dadi, toccando destinazioni dei viaggi su navi da crociera del padre dei Tramontano. Ogni località ha il dolce ispirato.

Pre dessert No Sugar: infusione di miele millefiori dei Monti Lattari, melograno- O Me o il Mare

Dessert O Me o il Mare – O Me o il Mare Restaurant

Con “O Me o il Mare Restaurant”, Gragnano ha finalmente il ristorante che mancava, un luogo dove la tradizione si fonde con la creatività in modo armonioso e coinvolgente. Ogni piatto racconta una storia, senza mai stancare, e invita a tornare. Il nostro augurio è che il nuovo ristorante di Nicoletta e Luigi riceva presto i meritati riconoscimenti.

 

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