‘O Break, dove la pausa pranzo è napoletanamente internazionale
O’ Break
Via Ponte di Tappia, 25 – Napoli
081.7970001
Aperto: pranzo lunedì/venerdì. Cena tutti i giorni
Ferie: mai
Orario: 12.30 – 15.30/ 19.00-22.30
Prezzo: Pranzo menu unico (solo feriali) 14 euro – Cena prezzo medio 40 euro
di Francesca Pace
Nel cuore pulsante della city partenopea, zona ricca di uffici pubblici, privati e banche c’è un posto dove si può fare una pausa pranzo gustosa, veloce e salutare. È lo spin off dell’Hotel Renaissance Naples Hotel Mediterraneo, situato a pochi passi da Piazza del Municipio e dal Teatro San Carlo.
Qui, al piano ammezzato con vista “vita che scorre al di fuori”e sulla hall dell’albergo stesso, lo Chef Pasquale De Simone prepara piatti equilibrati. Il punto di forza del O’Break è il piatto unico. Con soli 14 euro, servizio, coperto e bevande incluse, è possibile pranzare in un ambiente raffinato, elegante, ma non pretenzioso. Un salotto con cucina per intenderci.
Si può accedere tranquillamente anche se non si ospiti delle camere, preferibilmente prenotando con qualche ora di anticipo.
Già dal nome che strizza l’occhio al fusion si può facilmente evincere il legame che c’è tra l’anima napoletana (O’) e la visione ad ampio respiro internazionale (Break).
Ciò che colpisce guardando il menù proposto e che cambia di giorno in giorno è il perfetto equilibrio tra carboidrati, proteine e fibre. Il piatto unico, che però spesso risulta triste e banale, qui viene elaborato e proposto ai clienti in chiave decisamente appetibile.
Ne sono un esempio gli spaghetti con baccalà, friarierlli e peperone crusco.
Modernità e tradizione fanno di questo posto un punto di riferimento per chi ha voglia di pasteggiare in un ristorante di classe ma con piatti concreti e goderecci.
Le porzioni abbondanti fanno sì che la pausa pranzo sia appagante, ma al tempo stesso veloce e questa è a mio avviso, una gran bella caratteristica per chi dopo deve tornare a lavorare.
Il De Simone porta a tavola pietanze innovative, mai solite, senza mai perdere di vista quelle che sono le sue radici.
Mi spiega che abitando a Vico Equense ama utilizzare molto gli agrumi e infatti, fuori menù, mi fa assaggiare una pastiera al bicchiere dal profumo intenso di arance. Imperdibile.
Ingredienti del territorio, locali e di filiera corta sono mattoni insostituibili della sua cucina.
In questo periodo si possono trovare ad esempio carciofi abbinati al Provolone del Monaco, oppure cavolfiori con riduzione di Aglianico.
A cena, invece, è possibile ordinare piatti di eccellente qualità e fattura, accompagnati da grandi vini e bollicine.
Stuzzicanti anche i secondi che possono essere scelti alla carta: il pollo tenero agli aromi si alterna al salmone gratinato alle erbe che qui è molto richiesto.
Che siate da soli, in compagnia o che vogliate fare una riunione di lavoro (benedetta sia l’insonorizzazione che qui è decisamente un ulteriore punto a favore) davanti a un buon piatto, questo è il posto giusto per voi.