Numa 2004 Campania igt
CANTINA DEGLI ASTRONI
Uva:falanghina, coda di volpe e altri a bacca bianca
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Greco e Fiano preferibilmente in acciaio, sì, sì. Ma la Falanghina esce proprio bene anche quando viene lavorata in legno, come in questo caso nel quale l’uva coltivata proprio ai bordi degli Astroni ad Agnano su un terreno sabbioso vulcanico nero viene fermentata sulle bucce e poi affinata in tonneaux secondo lo stile più antico per un bianco moderno di grande spessore, interessante. Il giovane enologo di famiglia Gerardo Vernazzaro si sta davvero divertendo nell’eseguire i cosiddetti vini aziendali nei quali può dare maggiormente spazio al suo estro e soprattutto alla sua idea di vino, molto vicina a quella di Gravner: da qui usciranno presto bianchi senza solforosa, la partita del futuro si gioca anche così. Abbiamo dunque una buona esecuzione, tipica, di ottimo spessore, sicuramente uno dei bianchi campani meglio riusciti dell’annata 2004: dopo i sentori iniziali di vaniglia e legno tostato emerge tanta buona frutta bianca ben matura. La persistenza e l’intensità sono in qualche modo annunciate dal colore giallo paglierino carico con riflessi dorati: lo abbiniamo a piatti strutturati e saporiti di gusto internazionale o a tutte le carni bianche. Il segnale della svolta della cantina più importante di Napoli, che ha alle spalle una tradizione lunga un secolo e che opera nel Parco Naturale dove ancora resiste la tradizione contadina che ha educato i palati di città ai sapori unici della terra dei vulcani spenti.
Sede a Napoli, via Padula 147
Tel. 081.7158906
Enologo: Gerardo Vernazzaro
Bottiglie prodotte: 300.000
Ettari: 5 di proprietà
Vitigni: falanghina, piedirosso, aglianico, fiano, greco