Nozze d’Oro 2019 Sicilia doc Tasca d’Almerita
Uno dei migliori bianchi italiani che merita un tempo di attesa minimo di cinque anni per essere degustato nelle migliori condizioni. Nonostante questo non resistiamo e apriamo quetso 2019 per accompagnare uno straordinario piatto di pasta di Gianvito Gaglio, dalla scorsa estate chef ai Giardini del Massimo a Palermo: linguine con lenticchie e gamberi di Mazara crudo. Si vede che è stato capopartita ai primi a Villa Crespi da Tonino Cannavacciuolo.
Ma torniamo al vino. Che, come gli appassionati ben sanno, nasce nel 1984, quando Giuseppe Tasca d’Almerita decise di celebrare i 50 anni di matrimonio con la moglie Franca creando un vino ad hoc. Inzolia e Sauvignon nelle proporzioni di 7 a 3, da vigne della Tenuta Regaleali a circa 500 metri di altezza nell’entroterra palermitano soggeto a forti escursioni termiche e dai cui nascono alcuni vini che ci appassionano si da quando eravamo ragazzi. La maturità consente di apprezzari ancora meglio, anche alla luce del miglioramente generalizzato nella gestione del vignto e soprattutto delle tecniche di vinificazione in cantina. Noi lo abbiamo trovato completamente nelle nostre corte, in particolar nel fatto che il Sauvignon, pur presente, rifiuta di omologarsi al decalogo classico di descrizione che rilascia in ogni parte del mondo essendo un vitigno dcisamente caratterizzante. Sarà l’Inzolia, ovviamente il terreno, Nozze d’Oro è una delle massime espressioni di bianco che la Sicilia in questo momento è in grado di presentare per essere competitiva su qualsiasi scenario.
Il vino ha profumo di mela fresca, di note balsamiche, di erba, al palato ha buon corpo ed è freschissimo, com una chiusura lunga e infinita che asciuga bene il palato invita a ripetere la bevuta. Il vino è purissimo, brilla per una eleganza sconfinata al naso e l’esuberanza tattile al palato.
Siamo sicuri che farà faville nei prossimi anni. Il prezzo è assolutamente, direi troppo, competitivo.
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