Novità nel mondo dei distillati italiani: Arriva Don Gino di Vincenzo Donatiello
Continua il fermento in Italia nel mondo dei distillati e degli spirits in generale. Questa volta è Vincenzo Donatiello a mettersi in gioco. Vincenzo restaurant manager di Piazza Duomo ad Alba, tre stelle Michelin e 5° posizione nei migliori ristoranti italiani per 50 top Italy 2019, uscirà sul mercato con il Don Gino. Un Gin con un blend scelto da lui. Per la distillazione si è affidato a Attilio Cillario e Gigi Marazzi, che operano sul lago Maggiore.
La Cillario&Marazzi Spirits Co. nasce dall’incontro tra Attilio Cillario e Gigi Marazzi, accomunati dalla stessa passione per il buon bere e dalla convinzione che un prodotto di qualità nasca solo da un connubio perfetto fra materie prime eccellenti e lavorazione curata nei minimi particolari.
Il Gin è l’unico distillato ad avere una ricetta, ma declinato in infinite versioni, dal più secco ed austero al più morbido e seducente. Si possono variare botaniche, spezie e grado alcolico. Sono tantissime le spezie e botaniche che si possono aggiungere al ginepro per caratterizzare un Gin e distinguerlo da ogni altro in commercio: un’erba locale, una spezia insolita, un agrume antico, un riso profumato, un tè particolare, un mosto d’uva, un’alga. Il sistema usato dalla Cillario&Marazzi Spirits Co. è con alambicchi discontinui in rame da 100 litri, producendo 50 litri di Gin per ogni distillata della durata di circa 12 ore. Il sistema è quello London dry, vapor infused.
Per il Don Gino, Vincenzo ha scelto del grano tenero italiano biologico e poi ginepro, coriandolo, angelica, cardamomo, calamo, liquirizia, cannella, cassia, camomilla, radice di iris, pepe del Bengala, pepe di Szechuan, pepe di Timut, Pepe rosa, galanga, foglie di lime Kaffir fresche, rosmarino, scorze di limone fresche, arancia di Ribera, origano, carruba e nepitella.