Novezerodue a Crotone, Emanuele Strigaro e la strepitosa cucina ionica low cost
Novezerodue
Viale Gramsci
Crotone
Tel. 338.7673221
Aperto la sera e domenica a pranzo
Ho sempre pensato che in un Paese normale la Calabria sarebbe la Florida d’Europa: mille chilometri di costa, le montagne del Pollino, della Sila e dell’Aspromonte che si tuffano nel Tirreno e nella Ionio, foreste, boschi, pianure e materia prima strepitosa. Del resto, gratta gratta, se qui abbiamo avuto Sibari, un motivo naturale deve pur esserci.
Adesso vi invito a togliervi i paraocchi e ad entrare in una regione che è gastronomicamente parlando tra le più sottovalutate e meno conosciute del momento. Colpa dell’isolamento, di lavori autostradali che hanno tagliato intere generazioni negli ultimi 15 anni per non parlare dei collegamenti ferroviari. Ma nonostante questi limiti forti e oggettivi, bussa al futuro una nuova generazione che si parla, fa esperienze in comune, non si lamenta e si prende il vantaggio del clima e delle materie prime.
Non credo di esagerare se dico che nel mio tour ho trovato più slancio che in Campania dove l’ansia di prestazione sta uccidendo molte giovani creatività o in Puglia dove pesa la mancata curiosità per la propria materia prima.
Capita così che nella sonnolenta Crotone, sulla spiaggia rossa potete fare una delle esperienze gastronomiche più divertenti ed entusiasmanti, con il giovane Emanuele Strigaro che prende la materia di mare, la lavora in modo essenziale senza barocchismi abbinandola all’orto e ve la porta a tavola in modo strepitoso e low cost
Emanuele non insalsa, né fa abbinamenti strani. Punta solo alla forza del pescato e al sapore dell’orto.
Divertente la millefoglie, il pecorino crotonese fresco è dolce e si abbina bene ai gamberi, però magari in minore quantità. Meno grassi animali entrano in questo stile maggiore è lo slancio e la verticalità.
Ecco invece una bella insalata di tonno con erbe, germogli e sedano da innaffiare con un Ciro bianco ghiacciato:-)
Molto buono anche l’abbinamento orto mare del tonno in bilico tra la crema dolce e l’amaro della cicoria. Non voglio neanche parlare del sapore di questo pesce pescato al largo: incredibile.
Di buona esecuzione, anche se sostanzialmente semplice, ma va bene così, i primi piatti che parlano alla pancia e soddisfano la fame.
Fresco, l’apetizer con il baccalà, altro piatto nazionale calabrese, con il gelato di cipolla rossa di Tropea e i capperi. Freschezza e sapore deciso e preciso.
Mangiare nella sala di questo stabilimento balneare è davvero una bella esperienza, rilassante. Vi potrete godere dei cocktail, sfruttare la carta dei vini, rilassarvi.
E godere di una cucina che non vuole esagerare, di servizio, ma concreta e, ripetiamo, assolutamente essenziale perché abbina senza sovrapporre.
2 Commenti
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Molto buono…
Giovane e talentuoso chef . Ne sentiremo presto parlare.