Nero di Troia Riserva Le More Castel del Monte Doc 2011 | Voto 88/100


Nero di Troia Riserva  Doc Le More Castel del Monte 2011 Santa Lucia

Nero di Troia Riserva Doc Le More Castel del Monte 2011 Santa Lucia

Santa Lucia
Uva: nero di Troia
Fascia di prezzo. 20,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Vista 5/5 – Naso 26/30 – Palato 27/30 – Non omologazione 30/35

Ho più volte scritto che il nero di Troia, che insieme al negroamaro ed al primitivo fa parte della tridente dei vitigni pugliesi autoctoni a bacca rossa più importanti

Prendiamo l’etichetta Nero di Troia Riserva Le More Castel del Monte Doc 2011 dell’azienda Santa Lucia di Roberto Perrone Capano che ha ottenuto la seconda piazza ex aequo all’ultima edizione di Radici del Sud da parte della giuria internazionale: ebbene si tratta sicuramente di un eccellente vino territoriale.

Uva vendemmiata a metà ottobre, macerazione in serbatoi di acciaio inox ed elevazione in barrique di rovere francese per un anno e mezzo e poi in vetro. Quattordici i gradi di alcol.

Controetichetta Nero di Troia Riserva Doc Castel del Monte 2011 Santa Lucia

Controetichetta Nero di Troia Riserva Doc Castel del Monte 2011 Santa Lucia

Rosso rubino con riflessi purpurei. Bouquet ampio e variegato, che esibisce delicate essenze sottoboscose di mirtilli, lamponi, ribes e more, profumate proposizioni floreali ed erbacee e/o sfumate venature speziate e balsamiche. L’ingresso in bocca del sorso si rivela caldo e lievemente tannico, ma anche fresco, morbido, sapido, armonico, polposo, strutturato ed elegante.

In sottofondo poi si colgono piacevoli note tostate e di fumé. Retrogusto persistente arricchito da una nota leggermente amarognola. Ottimo vino connotato da una spiccata personalità e da abbinare a piatti di pasta sostanziosi, come le lasagne, a spiedini di agnello e a formaggi stagionati. Prosit!

Questa scheda è di Enrico Malgi

Sede a Corato (Ba) – Strada Comunale San Vittore, 1
Tel. 080 8721168 – Cell. 335 413974 – Fax 081 7643760
[email protected]www.vinisantalucia.com
Enologi: Luigi Cantatore e Paolo Caciorgna
Ettari vitati: 15
Bottiglie prodotte: 50.000
Vitigni: nero di Troia, negroamaro, aleatico e fiano

7 Commenti

  1. Concordo. Uno dei migliori Nero di Troia. Prodotto dalla varietà ad acino piccolo, pigiatura soffice, ottima estrazione, un affinamento di 12 mesi in barrique francese ed elevazione di ulteriori 18 mesi in bottiglia.
    Al naso piccoli frutti di bosco, spezie dolci e venatura balsamica. Grande struttura che gli consente una buona longevità.
    Con arrosti e formaggi stagionati della Murgia.

  2. Le More assaggiato anche con una decina di anni sulle spalle vi darà belle soddisfazioni , perché come in questo caso il Nero di Troia quando viene allevato, coltivato e vinificato con rispetto questo vitigno esprime allo stesso tempo il meglio di se stesso.

  3. Grazie Michele,
    giudizio pesante da fonte qualificata, territoriale ed esperta!
    Ci sforziamo di mantenere la nostra linea, forse poco commerciale ma rigorosa.
    Il gusto è sempre fattore soggettivo, ma pulizia correttezza e territorialità sono fattori pe rme oggettivi!
    Cin cin e buon lavoro dalla “casa”!

  4. Il Nero di Troia, quando rispetta il suo Dna ed il suo terrritorio, non è vino sempre facile. Il tannino si accetta dal Nebbiolo, dall’ Aglianico (spero tanto, è un nobilissimo cugino come dice dal 2005 Daniel Thomases) e dallo Château Neuf du Pape, il vino dei papi a detta dei francesi; ma non sempre da un vino del Sud!
    Un po’ come il sigaro cubano: stende un novellino, ma con il piatto giusto può esaltare l’intenditore: provate per credere!
    L’annata 2007 è al suo massimo splendore: mi chiami pure sabato pomeriggio/sera o domenica mattina, per provarla in azienda : 080 8721168, chieda di Roberto che le scrive grazie al blog di Luciano ed Enrico!

  5. Grazie per i precisi interventi di Giulio (come stai?) e di Roberto, che rappresenta l’anima e l’essenza aziendale, profondendo sempre impegno, passione e competenza. Ho più volte sottolineato che da campano amo visceralmente i meravigliosi vini rossi pugliesi, con cui mi confronto quasi ogni giorno. Ed il Nero di Troia è sicuramente all’altezza dei suoi competitors regionali Negroamaro e Primitivo e anzi spesso li supera in eccellenza. A proposito poi della tannicità dei vini rossi meridionali, di cui accennava Roberto, l’aglianico, che è il vitigno più diffuso in assoluto, rapprersenta sicuramente il prototipo. Invece i vini rossi pugliesi, a parte qualche spigolosità giovanile, non li trovo eccessivamente allappanti, semmai, anche per le particolari condizioni pedoclimatiche in cui crescono le viti, hanno sempre un tasso alcolometrico elevato, ma per fortuna questo difetto viene quasi sempre compensato dall’ottima acidità. Senza dimenticare poi un’altra peculiarità dei rossi del Sud, cioè la capacità di durare a lungo nel tempo ed in questo anche l’elevata alcolicità,il tannino e l’acidità di partenza contribuiscono alla buona causa.

  6. Enrico tutto bene grazie, condivido in pieno il commento dell’esperto in materia nonché serio e competente sommelier Michele del Vecchio peccato che in questi giorni si trova in Spagna altrimenti sarei stato felice di accompagnarlo in azienda anche questa domenica mattina ,fra l’altro sono a pochissimi kilometri di distanza da Santa Lucia.

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