Nasce la rubrica social FOODHACKER: dal #foodporn al #foodlove
di Valerio Calabrese
Il mondo si prepara anche quest’anno a celebrare il 51 °anniversario della Giornata della Terra delle Nazioni Unite con un tripudio di mobilitazioni, dirette, interviste e momenti social. Parte oggi una rubrica dedicata al cibo al tempo del Covid, con la puntata di lancio alle ore 17.00 sulla pagina Facebook di RuralHack e dei suoi partner. La rubrica intende indagare le ultime tendenze e le relazioni tra food e digital per capire se le dinamiche social e di influencing possano portare a un passaggio dal Foodporn al Foodlove. Un format di 5 puntate che andrà in onda sui social network ricco di dati e con la partecipazione di noti food influencer e nomi dell’informazione gastronomica.
Con la pandemia gli italiani hanno riscoperto la centralità del cibo e l’attenzione per la qualità. Dopo anni passati a fissare le etichette guardando calorie e i valori nutrizionali, la crisi epocale ha spinto la popolazione ad assumere un comportamento alimentare più rigoroso. Gusto a parte, il trend degli acquisti è stato determinato dalla riscoperta di alcuni valori: primo il piacere domestico del cucinare, l’importanza della sicurezza degli alimenti e, complice la maggiore disponibilità di tempo, anche la tracciabilità è diventato un indicatore di interesse, mosso dalla curiosità di verificare i processi di lavorazione e la provenienza dei cibi. E in un batter d’occhio anche la rete si è risvegliata in un delirio di menzioni, citazioni, foto, post, articoli e condivisioni sul tema.
Basti pensare che alla dicitura Foodporn corrispondono dal 2020, 25.100.000 risultati su Google, una voce su Wikipedia, varie pagine Facebook con milioni di like, 241.637.289 post con l’hashtag #foodporn su Instagram. Non a caso i momenti condivisi connessi all’hashtag #iorestoacasa, hanno visto al primo posto attività legate alla cucina.
Davvero troppi cambiamenti per non diventare un nuovo contenitore di discussione che RuralHack ha creato con FoodHacker, una rubrica realizzata grazie ai programmi di ricerca/azione portati avanti con il Dipartimenti di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, in partnership con AgriFood Today, Museo Vivente della Dieta Mediterranea, Identità Insorgenti, La Nuova Ecologia, Osservatorio Giovani e con il supporto di Europa Today, Napoli Today, Societing4.0 e PIDMed. Un progetto concepito più che sulla rete, con la rete e interamente realizzato dagli studenti dei corsi di Comunicazione, Marketing e Pubblicità; Comunicazione d’Impresa; Teorie e Tecniche della Comunicazione guidati dai docenti Alex Giordano, Giustina Orientale Caputo e Lello Savonardo.
I protagonisti di questa prima edizione sono alcuni dei principali food influencer della rete, tutti molto diversi tra di loro ma scelti proprio sulla base delle loro peculiarità rivelatesi molto interessanti: Karen Phillips, wine e food blogger nonché sommelier, di origini americane, scrive i suoi articoli sul suo blog blogspot.com;
Luciano Pignataro, giornalista enogastronomico, fondatore del Luciano Pignataro Food&Wine Blog nonché ambasciatore della Dieta Mediterranea e autore di numerosi libri sulla tradizione culinaria e vinicola campana e italiana in generale;
Sonia Peronaci, capostipite delle food blogger italiane, cuoca, scrittrice e conduttrice televisiva è nota per essere stata la fondatrice di Giallozafferano; Flavia Corrado, meglio nota come Zia Flavia foodn’boobs, food blogger partenopea trapiantata a Milano; Valentina Castellano, sociologa campana, specializzata in comunicazione e marketing, attualmente riveste il ruolo di social media manager, responsabile comunicazione ed eventi presso diverse strutture del settore food.
Insomma la pandemia non riuscirà a fermare la voglia di comunicare che viaggerà semplicemente su un secondo binario, quello virtuale questa volta solleticando anche il palato.