Nardò, Lecce Salento. Coseduci per merenda: lu bucchanotto
di Tommaso Esposito
Perché parlare di nuovo del pasticciotto, direte.
Semplicemente perché quest’anno, grazie al fornaio del market, quello che usa la ricetta della nonna, ho assaggiato la versione del pasticciotto con la marmellata di uva usata nelle pitteddhe.
Ho saputo che si chiama in salentino lu bucchanotto.
Pasticciotto è più cool e serve per far marketing.
E che lu bucchanotto nei tempi andati veniva offerto alla famiglia della fidanzata quando l’uomo andava a chiederne ufficialmente la mano.
Il ripieno de lu bucchanotto svelava il ceto di appartenenza.
Il cioccolato era indice di alto ceto.
La marmellata di uva di quello così e così.
E la pasta reale, fatta con mandorle pestate, zucchero e bianco d’uova, di quello popolare.
Eccovi la ricetta e la foto del prodotto finito.
Per la frolla
Ingredienti
farina 00 300 gr di
50 gr di burro
1 cucchiaio di olio extra vergine d’oliva
1 uovo intero + 1 tuorlo
5 cucchiai colmi di zucchero semolato
1 cucchiaino colmo di lievito per dolci
1 un po’ di cannella in polvere
Per la crema
400 ml di latte
3 tuorli d’uovo
4 cucchiai di zucchero
2 cucchiai rasi di farina
1 cucchiaino di frumina o maizena
buccia di limone intera
la marmellata di uva
zucchero a velo q.b. per decorare
Impastare come di consueto la frolla con tutti gli ingredienti
Foderare fino al bordo esterno 4 stampini monoporzione.
Lasciare riposare in frigo insieme al resto della pasta frolla avvolta nella pellicola.
Preparare la crema, montando i tuorli con lo zucchero, aggiungendo la farina e la frumina setacciate, il latte a poco a poco e la buccia di limone, mettendo a cuocere a calore moderato, rimescolando sempre. Rimuovre la buccia di limone ( e leccatela che è buonissima).
Riempire a metà i gusci di frolla con la crema e poi colmare con la marmellata di uva.
Coprire ogni stampino con l’altra pasta frolla, precedentemente stesa sottile col materello.
Fare un buco al centro de lu bucchanotto.
Infornare a 180° per circa 20 minuti.
Sfornare i bucchanotta e farli raffreddare.
Spolverare con abbondante zucchero a velo.
2 Commenti
I commenti sono chiusi.
imperdibile.
Come cambia il mondo! la pasta di mandorle per i poveracci ed il cioccolato per i ricchi, quelli così e così la marmellata d’uva, che ora dove la trovi se non te la fai e la devi saper fare che non è facile con tutto quel liquido che caccia e tutti i semini? Noi la facciamo ma cogliere il momento giusto per toglierla dal fuoco è sempre una lotteria, certo che se no riesce perfetta non la buttiamo.