Nardò (Le), Trattoria I Corsari. I sapori perduti del Salento
Villaggio Resta
Tel. 333 7491092
E-Mail: [email protected]
Aperto la sera da aprile a settembre
Da 25 a 35 euro
di Tommaso Esposito
Massimo Vaglio è l’anima e la mente di questa trattoria.
Conosce la gastronomia salentina e la promuove anche nella sua cucina.
Siamo sulla strada interna che mena da Nardò a Sant’Isidoro.
Il Villaggio Resta, che prende il nome da un agricoltore molto famoso da queste parti negli anni Trenta, ormai è abbandonato.
La sera è illuminato soltanto dalle luci soffuse de I Corsari.
L’accoglienza, tutta giovanile, è allegra e cordiale.
Si mangia all’aperto, ma anche all’interno se il tempo fa capricci.
Si beve Negroamaro e anche Chardonnay.
Il pignato di polpo è il piatto segnalato.
Va da antipasto, ma può essere anche un primo se si abbonda con il pane oppure un secondo.
Qua il polpo raramente è quello verace, che d’estate si fa fatica a trovare nel pescato del giorno.
O purpu è quello che noi chiamiamo senisco.
E’ sempre un po’ fibroso, perciò la lenta cottura nel pignato è quella giusta.
Lo intenerisce.
Sugo abbondante di cipolla e buon olio. Ecco il segreto.
E’ sapido e gustoso.
Linguine con cozze gamberi e calamari è il primo assaggiato.
Ci sono anche gli spaghetti con le cozze soltanto.
Manifattura casalinga, ma buone al palato.
Ottima la frittura di argentini.
Gustosissimi.
Si mangiano così: interi con teste, carni, spine e code, ma non te ne accorgi tanto sono teneri e buoni.
La seppia alla griglia è il mollusco di stagione più consigliato.
Lo Ionio e l’Adriatico sono pescosi.
Levata un po’ prima dal fuoco sarebbe stata perfetta.
Sarà per la prossima volta.
Non si faccia a meno dell’anguria neretina.
E’ dolce e croccante.
Così pure l’uva.
E la cena si concluderà in coccole di frutta.