Napoli, Locanda del Nero: il maialino casertano in riva al mare
Via Chiatamone 54
Tel.081.7643553
www.locandadelnero.it
La fortuna della cucina napoletana è essere stata povera di carni: così la fantasia si è scatenata su ortaggi, verdure e paste creando piatti insuperabili. I tempi lunghi del repertorio gastronomico di una comunità si vedono anche dal fatto che oggi, nonostante la bistecca sia diventato l’alimento più pop ed economico, difficile trovare buone esecuzioni in città.
Ecco allora che questo locale, una formula bistrò giovanile, veloce ed economica (nedù degustazione a 30 euro) è sicuramente una buona soluzione quando volete provare agnello e maiale a tracciabilità cristallina.
Coloro che si occupano da più tempo di gastronomia in Campania lo ricorderanno sicuramente: a cavallo tra gli anni ’90 e 2000 l’agriturismo Le Quercete a San Potito faceva da controcampo alla caveja di Berardino Lombardo. Cinquanta ettari dove pascolavano pecore laticauda, la razza africana introdtta dai Borbone perché capace di sopportare meglio il caldo e la siccità, i primi maiali neri casertani recuperati, pollame e quant’altro. Ora non è più agriturismo, ma il quartiere generale gastronomico di una azienda creata da Vittorio Civitillo, titolare del gruppo chimico Seri Spa. Quattro anni fa il cambio di gestione.
Le Quercete ha continuato a produrre carni, formaggi, salumi. E’ nata una piccola catena di bistrò e un albergo, La Locanda del Nero, dove i piatti sono curati dal cuoco Mario Gaeta. Dal settembre 2010 lo sbarco a Napoli, a via Chiatamone, proprio alle spalle della serie di pizzerie che stanno sul lungomare.
L’idea è quello di un approccio easy. Si può anche scegliere l’antipasto del nero, con salumi, formaggi, miele e confetture: 20 euro per due persone e materia prima per quattro. Pancetta, mortadella del Sud come quella di Cillo, prosciutto di nero casertano. Tutto davvero molto buono e ben eseguito
Il locale ha un’anima invernale. Sono sicuramente convicenti le zuppe che variano con le stagioni: zuppa di porri e patate, zuppa del nero con ceci neri, lonza di maiale, zuppa alla laticauda con un boccone di agnello in una vellutata di zucca, molto buona.
Tre proposte di primo e altrettanto di secondi, tra cui il maialino nero alla pizzaiola (bonus), agnello laticauda, grigliata mista.
Insomma, un bel locale veloce veloce per pausa pranzo, ma anche per gli amanti di maiale e agnello.
Buone bottiglie casertane e campane, con ricarichi contenuti.
Altre sedi
Caserta, via Mazzini. Tel. 0823.329204
Teano, Calata Santa Maria. Tel. 0823.886495
Castel del Matese, Hotel Miralago. Tel.0823.919315
2 Commenti
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Mi piace l’atmosfera di questa “catena” che bada alla scelta degli ingredienti e se li autoproduce. Ottima la zuppa di zucca. A un passo da Piazza Vittoria mangiare questi salumi e carni è un lusso. Visto che a Napoli mangiare una carne discreta è molto difficile, questo posto vale la pena di un salto. Tutto lo staff è molto preparato e gentile. Da tornarci nei lunghi mesi freddi.
Ottimo posto, ottima cucina, ottimi prodotti e prezzi decisamente onesti
Bravi ci voleva un posto così a Napoli!!