Napoli, il mondo Franciacorta in degustazione al Grand Hotel Parker’s
di Giulia Cannada Bartoli
Napoli è la seconda tappa del tour Franciacorta Experience. Martedì al Grand Hotel Parker’s si è svolta un’emozionante masterclass, organizzata da Gambero Rosso, con la partecipazione di quattro tra le più rappresentative aziende del panorama Franciacorta. Otto le etichette in degustazione: tre sans annèe e cinque vintàge. Un gran bel bere.
Qualche nota sul Sistema Franciacorta.
Il Territorio e la storia
La Franciacorta si estende per circa 200 km e abbraccia ben 19 comuni bresciani: un triangolo equilatero da Iseo a Ome, da Adro a Cellatica, da Rovato a Rodengo Saiano, ogni centro vanta ricchezze proprie e un doppio filo conduttore comune, quello del vino e del paesaggio, caratterizzato da suggestive colline cosparse di vigneti, che nel tempo hanno sostituito l’originario bosco. Le prime tracce di vigneti risalgono all’epoca preistorica; la coltivazione della vite crebbe ininterrottamente dal periodo dei Romani sino al pieno Medioevo, grazie alle favorevoli condizioni climatiche e del suolo. La prima apparizione del nome “Franzacurta” risale al 1227, la tesi più accreditata è quella che lo lega alle “Francae Curtes”. Si narra, infatti, che, dopo l’arrivo dei monaci cluniacensi, il territorio beneficiò di esenzione dai dazi. Del 1570 il “Libellus de vino mordaci” dove il medico bresciano Girolamo Conforti descrisse i vini con le bollicine di queste zone. La Franciacorta rappresenta oggi un modello cui guardare: si tratta di una riuscita fusione tra sana imprenditoria, artigianalità e rispetto per il territorio. Nel 1967 viene riconosciuta la Doc e nel 1995 la Docg. Il Consorzio nasce a Corte Franca nel 1990 grazie a 29 produttori con lo scopo di garantire e controllare il rispetto del disciplinare di produzione del vino Franciacorta. Il Consorzio oggi conta circa 200 soci tra viticoltori, vinificatori, imbottigliatori, coinvolti nella filiera produttiva delle denominazioni Franciacorta Docg, Curtefranca Doc e Sebino Igt, tutti impegnati, a vario titolo, sul fronte della sostenibilità e del rispetto del territorio.
I quattro vitigni della Docg Franciacorta.
Lo Chardonnay è coltivato in Franciacorta da parecchi decenni e attualmente occupa oltre tre quarti della superficie totale. Il vino ottenuto da questo vitigno è dotato di ottima consistenza, aroma intenso, fragrante e complesso, con sentori varietali di frutta e di fiori, buona struttura e piacevoli sapidità e freschezza.
Il Pinot Nero è il secondo vitigno per diffusione in Franciacorta e occupa circa il 17% della superficie totale. ll Pinot nero rappresenta sempre più un fondamentale completamento della base ampelografica del vigneto Franciacortino, occupando le posizioni a maggiore altitudine, a giacitura non pianeggiante, e di scarsa fertilità, è impiegato soprattutto nei millesimati e nelle Riserve del Franciacorta Docg, ai quali offre struttura e longevità; è inoltre un componente indispensabile per le cuvée del Franciacorta Rosé, nelle quali deve rappresentare almeno il 35%.
Il Pinot Bianco è il terzo vitigno del Franciacorta, di derivazione francese e appartenente alla grande famiglia dei Pinot. Nonostante abbia una presenza residuale (occupa, infatti, circa il 3% della superficie totale), è molto importante nell’arricchimento del profilo sensoriale delle cuvée (max. 50%).
Erbamat – la new entry I principali motivi che hanno spinto l’introduzione di questa varietà nel disciplinare di produzione del Franciacorta sono da ascriversi a due fattori principali: la volontà di recuperare una maggiore identità e diversificazione del prodotto grazie ad un approfondito legame con il territorio e la necessità di mitigare gli effetti del cambiamento climatico, specie su uve precoci come Chardonnay e Pinot. Dalla vendemmia 2017 il disciplinare di produzione include nella base ampelografica, l’Erbamat. La spiccata acidità di questa varietà, consente di dare un contributo di freschezza alle basi senza però stravolgerne il profilo, grazie alla sua sostanziale neutralità aromatica. Al momento, L’Erbamat, entra nella base ampelografica del Franciacorta nella misura massima del 10% per tutte le tipologie ad eccezione del Satèn.
La Degustazione
1 Centinari Franciacorta Dosage Zero Da uve 100% Chardonnay provenienti da vigneti di natura morenica dislocati nei Comuni di Erbusco, Adro e Cazzago. La vendemmia manuale varia tra metà agosto e inizio settembre alle prime ore dell’alba. Sboccatura a gennaio 2024. Sans annèe, sosta 28 mesi sui lieviti con frequenti batònnage manuali che conferiscono complessità aromatica. Si presenta giallo paglierino chiaro con riflessi filigranati oro, perlàge fine e persistente. Al naso evoca sentori di frutta tropicale matura e in chiusura note di vaniglia con leggero tratto tostato derivante dai lieviti. Al palato esplode la potenza e l’opulenza varietale dello chardonnay. La corrispondenza gusto olfattiva è precisa, il palato è teso da rinfrescante sapidità, ma anche setoso e avvolgente con piacevole ritorno del frutto. Si abbina bene a piatti di carne bianca o pesci più grassi e saporiti come ricciola e salmone. Posizionamento medio in enoteca € 35.00 – 40,00
2 Ricci Curbastro Franciacorta Brut, Da uve Chardonnay 60%, Pinot Bianco 30%, Pinot Nero 19%, Erbamat 1%. Da vigneti dislocati nei Comuni di Capriolo e Iseo. Saltano subito al naso il profilo varietale del Pinot Bianco, vitigno difficile che dona freschezza e sapidità e quello dell’Erbamat introdotto da questa cantina, che vanta 18 generazioni di storia, nel 2019. Questo vitigno autoctono minore, studiato dal Consorzio Franciacorta e ammesso dal disciplinare nel 2017, (max. 10% nella cuvèe), conferisce tipicità e acidità al vino. La percentuale di pinot bianco, più alta rispetto a quella impiegata da altre cantine, deriva dalla convinzione dell’enologo e direttore della produzione, Riccardo Ricci Curbastro: “se il pinot nero è un gran bastardo, il pinot bianco lo è al quadrato. Ha buccia sottile, problemi di fioriture multiple, è difficile selezionare i grappoli ben maturi. Tuttavia proprio per i cambiamenti climatici delle ultime annate, il pinot bianco sta offrendo risultati importanti, staccando, in certo qual modo, lo chardonnay.” Questo vino, per me il miglior assaggio della batteria, è la sintesi perfetta della migliore e più classica Franciacorta, Brut armonico come pochi altri, sosta sui lieviti almeno 36 mesi. Dopo la sboccatura, con l’aggiunta di sciroppo di dosaggio molto secco (8 g/litro) il vino compie un ulteriore affinamento in cantina di qualche mese. Questo Franciacorta fotografa al meglio il disciplinare: ritroviamo la potenza e la cremosità dello chardonnay, la profondità del pinot nero, i profumi floreali e fruttati del pinot bianco e l’acidità dell’erbamat. Si presenta giallo paglierino, luminoso e dorato. Spuma ricca e abbondante con fine e persistente perlage. Il naso si apre con note di ananas, susina gialla e agrumi; evolve poi in sentori di lievito e pane appena sfornato. Il sorso, in perfetta corrispondenza gusto olfattiva, è davvero una sorpresa: pieno, fragrante, fresco, sapido e cremoso con notevole persistenza aromatica. Si sposa bene con crostacei, fritture di pesce, formaggi dolci a pasta molle. Straordinario il posizionamento in enoteca sui 20,00 €.
3 Ca’ del Bosco Franciacorta Extra Brut Cuvèe Prestige Edizione 46 da uve 79,1% Chardonnay, 19% Pinot Nero, 1,5% Pinot Bianco da vigne biologiche di circa 30 anni. L’assemblaggio: 76% vini vendemmia 2021, 16% vini riserva 2020, 3% vini riserva 2019. Affina almeno 25 mesi sui lieviti. Inizialmente Franciacorta Brut N. V, dal 2005 Cuvée Prestige, fino al 2017, anno in cui nacque il filone ‘Edizione’, per permettere di fissare nella memoria gustativa le diverse sfumature di ogni interpretazione. Un Franciacorta cult di una tra le aziende più importanti della denominazione. Si presenta giallo dorato luminoso, dal perlage fine e persistente. Si apre al naso con note agrumate candite di pompelmo e cedro e sentori fruttati di pesca e pera mature. L’ingresso in bocca, preciso e fragrante, si distende in una piacevole scia acido – sapida con lunga persistenza agrumata e minerale. Molto versatile in abbinamento, può spaziare dall’aperitivo, ai formaggi freschi (anche Mozzarella di Bufala) al tutto pasto a base di pesce. Posizionamento in enoteca: sui 35,00 €
4 Freccianera Fratelli Berlucchi Franciacorta Rosè Brut 2020 da uve 60% Pinot Nero e 40% Chardonnay coltivate nei vigneti di Borgonato di Corte Franca, Torbiato di Adro e Provaglio di Iseo. Il terreno di origine morenica, calcareo e sabbioso del periodo glaciale, fornisce le condizioni ideali per la viticoltura. La vendemmia manuale delle uve è seguita da pigiatura soffice e macerazione del Pinot Nero a temperatura controllata. La fermentazione si svolge in serbatoi di acciaio inox, poi il vino base rifermenta in bottiglia e affina per almeno 40 mesi sui lieviti. Al calice si caratterizza per colore rosato dai riflessi salmone e perlage minuto e persistente. Il profumo ricorda fiori rossi e poi melograno e lampone. Il palato è setoso, delicatamente petillant e in ottimo equilibrio tra il vigore del Pinot Nero e l’eleganza dello Chardonnay. L’alternanza in bocca tra sapidità e frutto invita a nuovi sorsi. È ideale da aperitivo ma anche a tutto pasto con piatti di terra o di mare dal sapore marcato. Sui 30,00 € in enoteca.
5 Freccianera Fratelli Berlucchi Franciacorta Nature 2019 Dosaggio Zero da 85% uve Chardonnay e 15% Pinot Nero da vigneti di proprietà in Borgonato di Corte Franca, Torbiato di Adro e Provaglio di Iseo su terreni calcareo sabbiosi. I vigneti, situati fino a 280 metri sul livello del mare e orientati a sud/sud-est, godono di un microclima sub-alpino/mediterraneo, influenzato dal vicino Lago d’Iseo, che conferisce al vino un’eccezionale freschezza e complessità. Il dosaggio a zero degli zuccheri apre al palato una profonda sensazione di eleganza e forte personalità. La combinazione di sole, vento ed esperienza umana (la cantina ha da quasi 50 anni lo stesso enologo) genera vini di assoluta qualità. Questa bollicina affina per almeno 40 mesi sui lieviti. Si distingue per il suo colore giallo paglierino brillante e un perlage molto fine e persistente. Il corredo olfattivo è un perfetto equilibrio tra l’eleganza dello Chardonnay e la forza del Pinot Nero, arricchito da una fresca nota minerale. Al palato, si presenta con gusto verticale, complesso ed elegante. Al gusto registriamo setosità e morbidezza di frutta candita, cedro e pompelmo con intrigante finale acido – sapido che è un po’ il tratto distintivo del bere Franciacorta. Ideale a tutto pasto, su piatti di mare dal sapore marcato come linguine con la bottarga o da aperitivo. In enoteca sui 35,00 – 40,00 €
6 Ricci Curbastro Franciacorta Extra Brut 2019, da uve 50% Chardonnay 50% Pinot Nero. Vigneti dislocati nei Comuni di Capriolo e di Iseo. Fermenta in legno per il 20%. 48 mesi sui lieviti. Si presenta giallo paglierino lucente con perlàge fine e molto persistente. Al naso, come al palato, rimbalzano per prime importanti note minerali di pietra focaia tipiche dei suoli morenici che però non surclassano mai il frutto espresso dai varietali di partenza. A seguire ritroviamo sentori fruttati di pesca, note agrumate e richiami tostati di crosta di pane e frutta secca, Il palato è teso ed elegante, è un vino senza maquillage, (dosaggio 2 gr./lt) acidità e struttura si sentono, ma restano in ottimo equilibrio con grassezza e sapidità. Eccellente la lunghezza. La coerenza stilistica è sorprendente. Si abbina bene a crudi di mare, crostacei, pesci dal sapore netto come anguilla e coregone o anche a cous cous con frutti di mare. Interessante il range qualità – prezzo sui 25,00 € in enoteca.
7 Ca’ Del Bosco Franciacorta extra Brut Vintage Collection 2019 Varietà delle uve Chardonnay 65%, Pinot Nero 30%, Pinot Bianco 5%. Vigneti di origine: 18 vigne a Chardonnay, dall’età media di 26 anni, ubicate nei Comuni di Erbusco, Adro, Cazzago San Martino, Corte Franca e Passirano.7 vigne a Pinot Nero, dall’età media di 30 anni, ubicate nei Comuni di Erbusco e Passirano. 2 vigne a Pinot Bianco, dall’età media di 30 anni, ubicate nel Comune di Passirano. Vendemmia da fine agosto a inizio settembre. Il calo di resa dovuto all’andamento dell’annata 2019 ha generato l’elevata qualità di questo millesimo. Trascorsi 7 mesi dalla vendemmia si procede alla creazione della cuvée. Il Vintage Collection Extra Brut 2019 è il risultato di una sapiente unione di 27 vini base di Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero che conferiscono al prodotto finito un particolare profilo, ricco e complesso. La maggior percentuale di Pinot Nero gli conferisce potenza e nobiltà, ulteriormente rafforzate da un lungo affinamento in bottiglia. Il dégorgement avviene in assenza di ossigeno, utilizzando un sistema unico al mondo, ideato e brevettato da Ca’ del Bosco. Tiraggio Maggio 2020. Fermenta in legno e sosta in piccole botti di rovere per circa 6 mesi, segue l’affinamento sui lieviti per circa 48 mesi. Si presenta giallo paglierino intenso con marcati riflessi dorati. Il perlage è finissimo e molto persistente. Al naso esprime le classiche note burrate di pasticceria dovute all’importante passaggio in legno dello chardonnay. Tuttavia il sorso non è stucchevole e ha una sua tensione acido – sapida. E’ un vino per le grandi occasioni: si abbina a crostacei, ostriche ma anche a tutto pasto in alta cucina.
Sui 50,00 – 60,00 € in enoteca.
8 Centinari Franciacorta Satèn Brut Ardea Herodias 2018
Da uve Chardonnay 100%.Riposa sui lieviti per circa 42 mesi. L’azienda con sede a Cazzago San Martino è davvero giovane, muovendo i suoi primi passi nel complesso scenario franciacortino nel 2018. Il nome del vino rimanda a quello dell’airone rosso maggiore, dal piumaggio grigio/blu ardesia alla cui protezione la cantina si dedica. Il colore a sua volta rimanda alle montagne e alle acque del territorio: i vigneti di natura morenica tra Erbusco, Adro e Cazzago. Nel 2018 è stata praticata una leggera defoliazione delle infiorescenze così da ottenere dei grappoli più piccoli e spargoli, con acini più piccoli e buccia più spessa. Quest’accorgimento ha favorito lo sviluppo del corredo aromatico conferendo al vino maggiore complessità. Le caratteristiche di cremosità della tipologia satèn sono molto evidenti senza tuttavia penalizzare la freschezza. Dal colore giallo paglierino acceso e brillante, richiama al naso spiccate note speziate e di vaniglia, con sentori dolci di frutta secca quasi tostata e note opulente di cremeria dovute al passaggio in legno dello chardonnay. In bocca, il sorso è fragrante e complesso, di buona coerenza gusto olfattiva con carbonica ben dosata e lungo finale. Si abbina bene a risotti di mare, fritture di crostacei, formaggi come Taleggio e Erborinato di capra. In enoteca circa sui 35,00 €
Cantine in degustazione – info e contatti
Freccianera Fratelli Berlucchi 70 ettari – via Broletto 2 – 25040 Borgonato di Corte Franca – bs
[email protected] http://www.freccianera.it
Ca’ del Bosco, 281 ettari – Via Albano Zanella 13, 25030 Erbusco BS, 030.7766111 . [email protected]
Centinari, 7 ettari – Via Roma, 12 25046 Cazzago San Martino BS 0731.8191 [email protected]
Ricci Curbastro, 33 ettari – Via Adro, 37 25031 Capriolo BS, 030.736094 [email protected]
Andare in giro in Franciacorta
L’ufficio offre a cittadini, turisti e visitatori il servizio d’informazione e distribuzione di materiale relativo alla Franciacorta, alle cantine, al Lago d’Iseo, alle strutture ricettive e di ristorazione, ai percorsi trekking e ciclabili del territorio e infine a eventi, trasporti e viabilità locali. Via Iseo, 98 – 25030 Erbusco (BS) +39 030 72 54 634 +39 348 2394425 (solo whatsapp) www.franciacorta.wine.it [email protected]