Napoli, friggitoria del Vomero
Via Cimarosa, angolo via Kerbaker.
Non so quale sia il suo vero nome. Io l’ho sempre chiamata così e non mi pare di essere l’unico. La Befana per i bimbi significa una calza piena di dolciumi (a meno che se non si è stati cattivi ed allora li aspetta il carbone!). Per me che ormai sono fuori età-befana ho deciso di regalarmi questa piccola trasgressione a base di fritto. Ottime le paste cresciute (fiore all’occhiello di tutta la produzione), molto buoni anche i mini crocchè di patate ed i mini arancini di riso, buoni ma freddi gli “scagliuozzi” di polenta, troppo pepe nella frittatina di pasta, “sfiziosa” la melenzana fritta, un pò anonimo il crostone di mozzarella mentre saporita e gustosissima l’altra versione (questa volta maxi) dell’arancino di riso al pomodoro. Insomma se non l’avete capito ci ho dato dentro, altro che befana…
Il tutto, poi, facendo due conti mi è costato poco più di cinque ( 5) euro. Il primo giro, invece, fatto solo di paste cresciute e mini fritture, addirittura, era venuto un euro e settantacinque (1,75), cosa da non crederci visti i prezzi post-euro di taluni locali mangerecci. Un mito quella della friggitoria Vomero “duro a morire”… per fortuna!
Fabio Cimmino