Musical Box con Nuvole, Cirelli, Ayunta e la Tradizione di Vico Equense è il posto più figo del Vinitaly 2019
Volete fare davvero una cosa figa e davvero esclusiva al Vinitaly? Uscita Teodorico (alle spalle Padiglione Abruzzo-Molise-Puglia), girate a sinistra, poi prima a destra a Via dell’ Artigianato, 9a, entrate in un capannone e vi sentirete come Alice al di là dello specchio. Vini freschissimi, di carattere, tra Vulture, Abruzzo ed Etna vi aspettano al centro tavola.
Cinque sei tavoli e sedie da materiale di recupero di sacchi di caffé e legni di non so cosa, buona musica non esasperata, ma da acocmpagnamento e in cucina, agnello fritto, animelle, pasta e fagioli, parmigiana di melanzane, formaggi di mezza Italia e salumi dell’altra mezza, il tutto con la regia de La Tradizione di Vico Equense di Salvatore Di Gennaro e la figlia Giovanna, ossia del backstage dei ristoranti stellati della Penisola Sorrentina.
Stremato dalla seconda giornata di Vinitaly trascorsa fra dieci appuntamenti, due relazioni e cinquecentomila telefonate ho trovato la mia pace dei sensi in un ambiente metropolitano, completamente decontestualizzato, dove Caronte Giovanni Gagliardi invita subito a riempire i bicchieri.
Il duo Alessandro Bocchetti e Giulio Bagnale (Nuvole a Melfi) e l’amico Rocco Catalano, con Francesco Cirelli (Cirelli in Abruzzo), Filippo Mangione (Aynta sull’Etna), Nicola Peltzer e Pasquale Risolo hanno battutto tutti. E qui abbiamo incontrato tanti amici , da Walter Speller ad Alex Giordano.
Addio Agip, quest’anno il punto di ritrovo è proprio questo.
E, volendo chiudere seri, che bello quando la ricerca di un modo originale e non scontato di presentare il vino non punta allo stupore e all’estetica, ma direttamete alla cultura e alla modernità, ossia all’essenziale. Il piacere di mangiare e bere bene senza che nessuno parli di ph e di altitudine delle vigne.
In questo capannone del più grande negozio di strumenti musicali è proprio bello terminare la giornata per il Vinitaly. E se quest’anno non ce la fate, speriamo in un bis per il prossimo anno.
Alè, pazzesco e potente
Ps: le foto sono di Lello Tornatore: questo è l’unico posto che ha frequentato al Viitaly oltre l’Irpinia :-)