Museo della pizza a New York, Sergio Miccù (Apn): “E’ solo un’operazione commerciale. C’è già a Napoli, facciamolo più bello ancora”
“Il museo della pizza esiste da ben cinque anni ed è a Napoli”. Sergio Miccù, presidente dell’Associazione pizzaiuoli napoletani tra gli ideatori
di Tuttopizza, la fiera internazionale dedicata agli operatori del settore giunta alla terza edizione e che il 21 maggio aprirà i battenti alla Mostra d’Oltremare di Napoli, esprime il proprio disappunto rispetto alla notizia dell’annunciata apertura della struttura a New York.
Perché è contrario a questa apertura?
“Si tratta di un’operazione commerciale che, ancora una volta utilizza il piatto simbolo di Napoli e dell’Italia intera. Ma un museo della pizza – aggiunge – dovrebbe essere qualcosa di più, avere un valore culturale, etico, sociale. Dovrebbe riuscire a tramandare tradizioni e valori e dovrebbe farlo innanzitutto nel luogo in cui quest’arte ha avuto inizio e dove la tradizione continua, tanto più che oggi è forte del riconoscimento Unesco. In tutti i Paesi si trova il Museo della cosa o dei beni o delle tradizioni più rappresentative del posto. Il museo dell’arte contadina, ad esempio, normalmente si trova in campagna: sarebbe un non senso averlo in città urbanizzate “.
Dunque il Museo della pizza deve essere a Napoli?
“Il Museo della pizza già è a Napoli dal 2012, quando lo abbiamo creato ed è stato ospitato nei locali della Fondazione Mediterraneo. Da qualche tempo è divenuto itinerante e da tre anni è visitabile nel corso della fiera Tuttopizza. Anche quest’anno, dal 21 al 23 maggio, alla Mostra d’Oltremare, sarà fruibile gratuitamente all’interno dell’expò”.
Quali sono i beni custoditi nel museo napoletano?
“Al momento abbiamo numerose foto dagli inizi del ‘900 che raccontano, per immagini, l’arte del pizzaiuolo. Inoltre abbiamo attrezzature e impianti, come il forno del Guinnes. Saremmo lieti di accogliere altri oggetti che hanno fatto la storia della pizza. Se c’è qualcuno oggi che conserva qualche oggetto utile alla causa che vale la pena di esporre e che vuole dare un contributo al museo, può contattare gli uffici attraverso l’indirizzo mail [email protected] saremmo ben lieti di accoglierlo”.
Tuttopizza servirà anche a parlare di questo?
“Quest’anno il cartellone della fiera diretta da Raffaele Biglietto è molto ampio. Sicuramente ci sarà uno spazio dedicato al dibattito su questo tema: Museo della pizza, quale format per il futuro? Nell’ambito dell’incontro ci confronteremo con i pizzaioli perché questo luogo deve essere fruibile dall’intera comunità sia di residenti che di turisti e generata anche con il contributo di tutti gli operatori del settore, incluse aziende, Istituzioni, esperti di marketing, architettura e turismo”.