Montevetrano Colli di Salerno Igt 2014 e 2015
di Enrico Malgi
Allora mettiamola così: se abbiamo delle eccellenze da proporre e da esibire, facciamo in modo di divulgarle per farle conoscere ed apprezzare alla massa, ma cerchiamo anche di tenercele strette come oggetti di assoluto valore come il Montevetrano della première dame Silvia Imparato, che continua imperterrito a mietere grandi successi. E quello che più stupisce poi è che questo campione di “bellezza”, che resiste in sella da un quarto di secolo con immutata personalità, è diventato un classico esponente di un territorio sconosciuto, negletto e senza tradizione fino agli albori degli anni ’90 come i Colli Picentini, posizionato al di qua del famoso climat irpino.
In questi giorni ho degustando i millesimi 2014 e 2015, certamente non i migliori dal punto di vista climatico, specialmente il 2014 non all’altezza del 2010 e soprattutto del 2008. Ma tutto sommato direi che le due etichette, come vedremo in appresso, se la sono cavata egregiamente.
Montevetrano Colli di Salerno Igt 2014. Blend di cabernet sauvignon al 50%, aglianico al 30% e saldo di merlot. Maturazione in acciaio, legno piccolo e vetro per qualche anno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale in enoteca dai 42,00 a 50,00 euro la bottiglia.
Rosso rubino luminoso, con riflessi purpurei. Bouquet complesso e riccamente variegato, che subito mette in mostra un frutto maturo ed espansivo. Piccole drupe del sottobosco avanzano impettite per farsi odorare: more, ribes e mirtilli, a cui si associano intensi profumi di prugna, di violetta, di petali di rosa, di liquirizia, di mentolo e di tabacco. Anche le spezie reclamano il loro spazio ed allora sotto con sussurri di pepe nero, noce moscata e zenzero. Ma non basta ancora, perché all’olfatto risaltano anche sbuffi di eucalipto, di erbe officinali, di china, di anice, di caffè torrefatto e di sapidità. Ed ancora sentori empireumatici e di goudron e spifferi di fumé in sottofondo. Bocca ampia e ricettiva, che accoglie un sorso salivante per l’ottima freschezza e ricamato poi da un tannino nobile, vellutato ed affusolato. Vino imponente, maestoso, seducente, armonico ed equilibrato in tutte le sue componenti. Allungo finale persistente ed edonistico. Migliorerà ancora per molti anni. Da preferire su un agnello al forno e formaggi stagionati.
Montevetrano Colli di Salerno Igt 2015. Tutto identico al millesimo precedente, a parte il tasso alcolico che qui arriva a quattordici gradi.
L’effetto cromatico nel bicchiere riflette un colore rosso rubino splendente. Spettro aromatico che ricalca quasi interamente le sensazioni organolettiche riscontrate nella bottiglia precedente, ma il millesimo dal punto di vista climatico è stato sicuramente più fortunato. Naso articolato ed intrigante, che va ad ispezionare un valore olfattivo di grande rilevanza. Creptii fruttati di amarene e di sottobosco. Florealità di viola mammola e di rosa. Raffinati sussurri canonicamente speziati di ottima caratura. Percezioni di goudron e di balsamo. In bocca fa il suo ingresso un sorso accattivante per freschezza, finezza, appeal, corposità, imperiosità e sapidità. Portamento sontuoso, carnoso, maestoso ed austero e connotato da una nobile allure. Tratto elegante e di bella personalità. Accelerazione palatale vibrante, intensa e scattante. Nessuna allappatura di sorta. Pregnanza gustativa esuberante e potente, ma anche rotonda e morbida. Fluido dinamico ed ammaliante. Legno sapientemente modulato e non prevaricante. Finale trascinante lungo, sensuale, empireo ed epicureo. Serbevolezza infinita. Ragù lungamente peppiato, cacciagione e caciocavallo podolico stagionato.
Sede a San Cipriano Piacentino (Sa) – Via Montevetrano, 3
Tel. 089 882285 Fax 089 882011
[email protected] – www.montevetrano.it
Enologo: Riccardo Cotarella
Ettari vitati: 5 – Bottiglie prodotte: 70.000
Vitigni: aglianico, cabernet sauvignon e merlot