Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane: l’evoluzione della specie
di Gianni Travaglini
Premessa
Nel primo week end di Novembre, da venerdì 2 a Domenica 4, il Consorzio Colline Teramane ha organizzato una stimolante “immersione” enogastronomica nei prodotti tipici del suo territorio ed in particolare dei vini. I giornalisti del settore, cui era principalmente rivolto l’evento, hanno potuto apprezzare la bellezza dei luoghi, di queste colline vitate che si estendono tra il Gran Sasso e l’Adriatico, intervallate da piccoli borghi, dove si respira un’aria “bucolica” che, unita alla tradizionale cordialità e ospitalità abruzzese, ha reso il soggiorno particolarmente piacevole.
Chi è e cosa fa il Consorzio di Tutela Colline Teramane
- Il Consorzio di Tutela Colline Teramane nasce nel 2003 per garantire e valorizzare il Montepulciano d’Abruzzo
- Colline Teramane è la prima Denominazione di Origine Controllata e Garantita della Regione Abruzzo
- Nel Consorzio ci sono 44 produttori locali
- Il territorio delle Colline Teramane si estende per circa 1.500 Km2 – un ‘area limitata e definita che può rappresentare le peculiarità e le qualità di un territorio specifico
- Le operazioni di vinificazione, invecchiamento ed imbottigliamento possono essere effettuate solo nella zona di produzione, garanzia sull’origine e controllo della filiera del vino
- Il numero totale di bottiglie di DOCG sono più di 1 milione
- Le denominazioni dei vini di Colline Teramane sono:
- Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo DOCG
- Controguerra DOC
- Colli Aprutini IGT
La nascita del consorzio è un primo punto di arrivo di una generazione di piccoli e innovativi produttori (Barone Cornacchia, Cerulli Spinozzi, Montori, Nicodemi…) che a partire dagli anni 60-70 hanno iniziato un percorso autonomo – diverso da quello delle grandi cantine che allora dominavano il mercato vitivinicolo con prodotti mirati alla produzione di quantità – con l’intento di valorizzare i prodotti specifici della loro zona ampelografica.
La “mission”, fondamentale, del Consorzio è infatti quella di caratterizzare il territorio, di differenziare i vini prodotti in quell’area e fare in modo che si parli non di Montepulciano, presente anche in tutto il resto dell’Abruzzo, ma di “Colline Teramane, come sinonimo di vini robusti ma eleganti, complessi, destinati ad evidenziare al massimo le caratteristiche qualitative che può esprimere il vitigno. Per fare un esempio concreto, il percorso intrapreso si potrebbe paragonare a quello che ha portato alla definizione dell’areale vitivinicolo del Franciacorta, conosciuto oggi in tutto il mondo e che identifica e caratterizza i vini di quel territorio: li non si parla più di spumante, metodo classico o champenoise ma di “Franciacorta”.
L’Incoming Colline Teramane per la stampa Enogastronomica
Il tour è iniziato il venerdì sera con una partenza da formula uno: presso il ristorante “stellato” D.One abbiamo potuto degustare, insieme al presidente del consorzio ed a vari produttori, un menù di 9 portate preparato ad hoc dallo Chef Davide Pezzuto, un mix di originalità e tradizione che ci ha pienamente soddisfatto.
“La Prova del Nove” al ristorante “D.One” nel Borgo di Montepagano
Alla degustazione dei cibi è stato associato un “gioco” – denominato “la Prova del Nove” – che consisteva nel valutare, per ogni portata, l’abbinamento di due vini delle aziende del consorzio, degustati alla cieca e selezionati dal giornalista enogastronomico Antonio Paolini, ideatore del “gioco” e grande esperto del settore (per di più abruzzese, insomma giocava in casa..). Abbiamo così avuto un primo “incontro ravvicinato” con la gamma dei vini che può esprimere questo territorio, che spaziano dalle Bollicine (abbinate alla “porchetta veramente calda”), al Trebbiano (abbinato alla “Trippa Teramana & Gamberi Rossi”), al Cerasuolo (abbinato ai “Maltagliati Caciaroli”) ed al vino clou della serata e testimonial principe del Consorzio: il Montepulciano D’Abruzzo DOCG Colline Teramane (abbinato a diversi primi e secondi piatti), concludendo con un “Vino Cotto” (abbinato al dolce “Terre dei Calanchi”).
Il giorno successivo, nella splendida location del Palazzo Ducale della Montagnola a Corropoli (TE), un palazzo storico del 1400 sapientemente ristrutturato, circondato da un parco privato e all’interno del quale trova posto oggi un esclusivo ristorante, c’è stata la degustazione professionale di circa 60 Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane DOCG afferenti a 23 produttori.
La numerosità e la qualità media dei vini assaggiati è stata elevata ed ha reso difficile farne una selezione descrittiva; quelli di seguito riportati sono solo alcuni dei vini che più sono rimasti impressi sia per la qualità sia per le differenti interpretazioni del terroir da parte dei produttori .
I vini degustati, tutti Montepulciano D’Abruzzo DOCG Colline Teramane (vitigno 100% Montepulciano) sono stati divisi in due categorie: i vini giovani (2015-17) e quelli più vecchi (dal 2014 a scendere fino al 2003)
Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg – “giovani”
Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg “Notàri” 2016 – Nicodemi. Invecchiato 12 mesi in tonneaux e 6 mesi in bottiglia. Al naso mostra subito profumi speziati di chiodi di garofano, note tostate di caffè e frutti rossi. In bocca le note fruttate emergono più nettamente con melograno, ciliegia, ribes rosso. Il sorso è agile, scorrevole con una vena acida e sapida che induce finezza alla beva.
Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg “Luì” 2015 – Terraviva. Da uve di vigneti di più di 40 anni, è affinato 24 mesi in barrique usate e acciaio. Profumi ampi che spaziano dai frutti di bosco, alla ciliegia, alle spezie e alla liquirizia, con sbuffi minerali di pietra focaia. Al palato emerge un tannino vivo ed una bella vena acida che accompagna note di caffè e cioccolato amaro.
Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg “Antares” 2016 – San Lorenzo. Affinato in botti grandi di Slavonia e bottiglia. Intense note balsamiche al naso, seguite da frutti rossi e spezie ( pepe, anice stellato). Sorso molto elegante ed equilibrato, tannini finissimi e un finale persistente ed elegante di pepe rosa.
Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg 2016 – Strappelli. Uve provenienti da coltivazione biologica. Affinato in acciaio, botti grandi di Slavonia e bottiglia. Profumi di frutta rossa fresca e spezie (chiodi di garofano, anice stellato e noce moscata). In bocca ritornano le note speziate accompagnate da tannini vivi e una acidità dinamica che testimoniano la giovinezza un po’ irruenta di questo vino.
Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg – “vecchi”
Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg Riserva 2012 –Abbazia di Propezzano. Affinato 2 anni in acciaio e 20 mesi in botti grandi.
Profumi di gelso, mora, note minerali e balsamiche di macchia mediterranea. Al palato inizia morbido e fruttato (sciroppo di ciliegia), poi evolve con toni speziati; il tannino è fine e saporito, la beva è scorrevole, invitante, sorretta da una struttura agile.
Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg “Nostradamus” 2012 – Ausonia. Affinato 12 mesi in botti grandi e barrique, più 6 mesi in bottiglia. Profumi fruttati e maturi di amarena, arancia nera e spezie. Ingresso avvolgente e molto morbido del vino nel palato, evoluzione di spezie (pepe nero e note piccanti di zenzero) e frutti rossi; la beva è sostenuta da una struttura di tannini fitti , vibranti, ma raffinati.
Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg “Vizzarro” 2013 – Barone Cornacchia. Affinato 24 mesi in botti di rovere Americano e successivi 12 mesi in rovere di Slavonia. Sentori balsamici e floreali (viola) seguiti da profumi di pepe e frutti rossi freschi. La beva è fluida, equilibrata, il tannino fine, elegante e pepato si integra perfettamente con l’acidità ed il frutto.
Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg “Castellum Vetus” 2007 – Centorame. Affinato 15 mesi in in botte di rovere francese e 12 mesi in bottiglia. Bei profumi evoluti di frutta scura matura (amarene, mirtilli), spezie (pepe nero e noce moscata), liquirizia, frutta secca e cioccolato. Il sorso è molto piacevole e complesso, la morbidezza glicerica si contrappone alla freschezza data da acidità e tannini ancora vivi.
Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg “Torre Migliori” 2005 – Cerulli Spinozzi. Affinato in tonneaux e legno grande per 12 mesi minimo e 6-12 mesi di bottiglia. Versione Magnum. Complesso, con raffinate note balsamiche ed eleganti profumi di ciliegia e melograno, seguiti da sentori di sottobosco e cuoio. Sorso accattivante, fine, con una miscela equilibrata di frutto, tannini levigati e sapidità.