Montepulciano d’Abruzzo 2008, Villa Medoro
Uva: montepulciano d’Abruzzo
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Grande bottiglia o bottiglia grande? Presto detto. Siamo al cospetto di un Montepulciano d’Abruzzo 2008 di Villa Medoro, formato magnum. L’azienda nasce nel 1997 ma da tradizione familiare ben più radicata nel tempo. Federica Morricone, guida oggi la cantina che ebbe origine da quelli che furono i 30 ettari del nonno, regalando uno sguardo attuale e pulito ai propri vini e valorizzando i vitigni autoctoni assieme all’abilità dell’enologo Riccardo Cotarella. Al contempo si è aperta ai mercati internazionali portando oltre confine la terra d’Abruzzo. Oggi sono 102 gli ettari di vigneto nella provincia di Teramo con i suoi terreni tipicamente argilloso-calacarei.
Il Montepulciano d’Abruzzo 2008 è una versione base e questo sconvolge per la grandissima qualità ed un rapporto invidiabile col prezzo (meno di 10 euro). Che bello poterla trovare in versione magnum. Non che “per fare una grande parete” serva “un pennello grande”, ma è bello poterne godere così. Questa 2008 è tipica con intense note fruttate e la ciliegia in primo piano insieme ai piccoli frutti rossi. Il palato è vellutato, rotondo, gustoso e ricco, attraversato però da una rigenerante freschezza. Parla del territorio con un linguaggio moderno e sveltito dal superfluo. Bella struttura che crea un armonico equilibrio con l’impressionante bevibilità. La setosa eleganza del tannino accompagna la componente fresco-sapida perfettamente bilanciata. Siamo al cospetto di un vino efficace e preciso, seducente ed integro, pieno ed accessibile sia nel prezzo sia nell’approccio. Dunque bottiglia grande o grande bottiglia? Piacevolmente entrambe.
Questa scheda è di Sara Marte
Villa Medoro è in Contrada Medoro, 1 ad Atri (Te). Tel. 085 8708142. Email: [email protected] . Sito Web: www.villamedoro.it . Enologo: Riccardo Cotarella. Vitigni: montepulciano, trebbiano, pecorino, passerina.
4 Commenti
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Ci sono delle realtà che diventano veri e propri carri trainanti per un’intera regione. Questo ruolo sicuramente può essere attribuito a Villa Medoro in Abruzzo. Ormai nei blog e nei siti specializzati è diffusa la moda di parlare solo di piccolissime realtà demonizzando quelle che hanno però faticato altrettanto per diventare quello che sono. Bisognerebbe trovare una via di mezzo parlando solo dei vini buoni. Ovviamente approfitto del bell articolo che parla proprio di un vino eccezionale che viene da un pezzo grosso,per fare una riflessione e condividere uno sfogo. Bravi per l’articolo e per la scelta dell’annata davvero che ha prodotto un vino base di enorme pregio.
Buona domenica
Una grande prova per un vino che non è quello di punta ma un “base” come si usa dire. Non delude mai perchè ha una immensa bevibilità ed una grandissima espressività. La 2008 è seriamente una splendida bottiglia e poi come la capisco quando si entusiasma per il formato! È una vera goduria! Buon Abruzzo a tutti!
Gaia ama ripetere nelle sue lectio magistralis che bisogna portare rispetto a chi traccia una strada su cui poi altri si immettono e porta come esempio il barone Ricasoli che in tempi non sospetti ha fatto conoscere negli USA il Chianti e la Toscana tutta .Oggi bisogna avere un occhio di riguardo per i piccoli perché ,causa la crisi ,rischiano di essere fagocitati dai grandi.FM.
Sono le bottiglie in apparenza più semplici ad essere le più difficili. Quando scrive che parla del territorio ma sveltito dal superfluo è quella la chiave di questo bellissimo vino. L’Abruzzo sta crescendo a vista d’occhio e in qualità anche grazie al lavoro di Federica Morricone. Si sentirà parlare sempre più spesso di questo territorio del vino!