Monopoli, Masseria Spina e le sue cucine, un gioiello rurale


Domenico Calefati, Tonia Credendino, Giuseppe Lavarra

Domenico Calefati, Tonia Credendino, Giuseppe Lavarra

di Tonia Credendino

Quando sono in Puglia non mi oriento mai con le stelle, da quelle parti non servono, piuttosto, cerco luoghi in cui natura, storia e tradizione si legano armoniosamente.

Masseria Spina è una tra le più antiche dimore d’epoca pugliesi, con alle spalle una lunga ed affascinante storia, iniziata nel XVI secolo, che rivive in ogni singolo dettaglio del luogo.

Non ho potuto resistere, Masseria Spina si erge in mezzo ad una piana di ulivi secolari di circa sette ettari, con le sue pareti esterne di colore rosso che la distinguono dalle altre candide masserie pugliesi e le sue ottime recensioni, mi ha fatto innamorare già dal web ed ero sicura che il mio pranzo di Pasqua sarebbe stata un’esperienza autentica come piacciono a me.

È situata al centro del Parco Rurale, a pochi passi dal mare e nelle immediate vicinanze di Monopoli e Polignano a Mare.

Il ristorante, Le cucine di Masseria Spina, rappresenta un’eccellenza del territorio sia per l’ospitalità calorosa e gentile, il servizio impeccabile e celere e il personale attento a tutte le esigenze, anche quelle della mia cagnolina.

Ingresso Masseria Spina

Ingresso Masseria Spina

Un ambiente molto accogliente, intimo e rilassante, le sale sono ampie e luminose. Il camino acceso, gli arredi in stile rurale e l’atmosfera di festa, mi hanno trasportano in un’altra epoca, quella delle cose vere e autentiche, dei piatti tipici della tradizione rivisitati in chiave moderna.

Ingresso Le Cucine di Masseria Spina

Ingresso Le Cucine di Masseria Spina

Ogni portata, dal benvenuto al dolce è stata espressione di semplicità, gusto e ricercatezza di materie prime di qualità, e valorizzazione del territorio, il menù Pasquale per quanto limitato ha espresso a pieno le potenzialità della cucina.

Sala Le Cucine di Masseria Spina

Sala Le Cucine di Masseria Spina

Ho apprezzato il tentacolo di polpo su crema di fave e croccante di cipolla di Acquaviva, che come lo fanno in Puglia in nessun’altra parte del mondo, il capocollo cotto al miele (presidio slow food) con tortino di patate e funghi e i primi, buonissimi entrambi, il quadrotto cacio e pepe con ragù di crostacei, letteralmente, si scioglieva in bocca.

Capocollo cotto al miele (presidio slow food) con tortino di patate e porcini con crema di parmigiano 36 mesi

Capocollo cotto al miele (presidio slow food) con tortino di patate e porcini con crema di parmigiano 36 mesi

Quadrotto di cacio e pepe con ragù di crostacei e pane aromatizzato al timo

Quadrotto di cacio e pepe con ragù di crostacei e pane aromatizzato al timo

Strascinate al grano arso antico con sbriciolata di Norcia, porcini e colatura di caciocavallo

Strascinate al grano arso antico con sbriciolata di Norcia, porcini e colatura di caciocavallo

Tentacolo di polpo su cremoso di fave e croccante di cipolla di Acquaviva

Tentacolo di polpo su cremoso di fave e croccante di cipolla di Acquaviva

Costine di agnello ai ferri con patate novelle

Costine di agnello ai ferri con patate novelle

A conclusione di questa fantastica esperienza culinaria ho voluto conoscere l’anima e la coordinazione di Masseria Spina, Domenico Calefati e Giuseppe Lavarra, due simpatici ragazzi che hanno intrapreso questa gestione nel 2018 dapprima per eventi e banchetti poi da qualche anno anche ristorante alla carta.

Domenico, è un pugliese doc di Monopoli con tanta esperienza alle spalle che crede nelle potenzialità del suo territorio e con coraggio e intraprendenza ha abbracciato questo progetto.

Mi guida alla scoperta della Masseria, si mostra da subito ironico e sensibile, mi fa strada e mi racconta che è l’antica famiglia Meo-Evoli proprietaria della Masseria dal 1890 che custodisce questo gioiello e che i proprietari hanno deciso di mantenere questo colore per ricordare quando fu tinteggiata così in tempo di guerra, stratagemma di successo che l’ha preservata dai bombardamenti facendola uscire indenne dal conflitto mondiale.

Sono totalmente affascinata dalla bellezza del corpo centrale della masseria, con la sua scala monumentale con balaustra e loggiato e la chiesa barocca al suo fianco, il particolare contrasto cromatico, il bianco delle colonnine e il rosso dei muri gli conferisce un’immagine di elegante e armoniosa nobiltà.

Chiesa Barocca Masseria Spina

Chiesa Barocca Masseria Spina

La Signora Nori Meo-Evoli che vive alla Masseria Spina con i suoi figli dedica attenzione, impegno ed estrema cura al complesso architettonico, ed anche grazie alla sua professione di restauratrice di beni culturali indirizza le grandi potenzialità turistiche della struttura.

Scalinata Masseria Spina

Scalinata Masseria Spina

A Masseria Spina si può anche soggiornare in un dei meravigliosi appartamenti indipendenti, in tipico stile pugliese tradizionale, dislocati all’interno del Parco Rurale e partecipare a tour enogastronomici e percorsi guidati.

Masseria Spina è stata per me una fantastica scoperta e se a voi, come a me, piace vivere delle “avventure” insolite, un pranzo o un soggiorno in questo magnifico luogo senza tempo, è proprio quello che fa per voi. Con la famiglia o gli amici, ma anche in coppia, anche di sera per una esperienza magica.

Il mio tour Pugliese prosegue, saluto i gentilissimi amici, a presto Masseria Spina.

Viale Aldo Moro, 27, 70043 Monopoli BA

Tel: +39 080 802141

[email protected]