Molte storie una sola voce: Cantina Orsogna 1964
di Gennaro Miele
Uno dei simboli più celebri dell’Abruzzo è il maestoso, fiero e solitario orso ma c’è un altro aspetto di questo magnifico territorio riconosciuto nel mondo, lo scorrere nel paesaggio dei rigogliosi vigneti, apprezzabili elementi di una storia vinicola antica di secoli. La cura di questa tradizione si affidata oggi a famiglie che vivono qui da generazioni, una sorta di mosaico di cui ognuna di esse rappresentano un tassello unico ma necessario alla stabilità dell’insieme. Come in una piramide dalla cui base partono le storie dei diversi vignaioli si arriva fino ad un vertice che li vede tutti uniti, in una sola voce, una di queste realtà si chiama Cantina Orsogna 1964, in provincia di Chieti.
Dal 2005 la scelta ad un approccio biodinamico alla coltivazione è stata condiviso da tutti i soci. Questo orientamento ha una connotazione filosofica, di integrazione armoniosa fra l’essere umano e la natura che lo circonda, a creazione di un habitat ideale anche per lo spirito. Parlare della cultura vinicola di questa regione significa senza ombra di dubbio orientare il discorso sul vigoroso vitigno Montepulciano, un portabandiera che si esprime con toni eleganti nel rosato Pettirosce un Cerasuolo d’Abruzzo che fa parte della linea Lunaria cui è stata attribuita il marchio internazionale Demeter a testimonianza dello scrupoloso iter produttivo.
Nel calice scorre in un coinvolgente colore rosato chiaretto luminoso, si avvertono apprezzabili sentori che spaziano tra fragoline ed amarena, dolcezza di succo d’anguria, petali di rosa, freschezza di rosmarino stuzzicante profumo che ricorda la mollica di pane. Il sorso è appagante e di buona struttura, snello e fresco, buona morbidezza con piacevole ritorno fruttato. Sensazioni ampie, delicate ma incisive di questa degustazione ricordano la sensazione donata dal brano ASky Full of Stars dei Coldplay. Buon Calice.
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Cantina Orsogna 1964
Via Ortonese 29 – Orsogna (Ch)
www.orsognacantina.it