Milano. Pasticceria Sommariva, gli Amaretti di Porta Romana e i Pan Meino


Gli Amaretti Sommariva di Porta Romana

Via Crema 25
Tel. 0255194414
www.pasticceriasommariva.it 

di Tommaso Esposito

Un caffè e un dolce.
Colazione necessaria per cominciare bene questa giornata piovosa.
Siamo nel centro a pochi passi da Porta Romana.
Enrico, il pargolo mio primogenito s’è trasferito a Milano e mi accompagna.
Pasticceria artigianale e bar sin dal primo Novecento.
Qui c’era la signora Gina Grandi che passò la mano a Giorgio Sommariva che continua la tradizione.
Anzi rende famosi gli amaretti di Porta Romana.
Li assaggiamo e sono veramente buoni.

Gli Amaretti Sommariva di Porta Romana

Profumati di mandorla e morbidi.
Così pure i Savoiardi vecchia maniera.

I savoiardi Sommariva vecchia maniera

I savoiardi Sommariva vecchia maniera

Friabili e odorosi di uova e vaniglia.
Attraggono i Pan Meino.
Antico dolce rituale.
Questi panetti detti anche Pan de Mei si facevano un tempo con la farina di miglio, ora si usa quella di mais, ed erano offerti dai lattai con una tazza di panna liquida in cui intingerli nella festa di San Giorgio che cade il 23 aprile.
Ivan Sommariva, che insieme al papà Giorgio ci tiene alle tradizioni milanesi, li offre oggi come un tempo.

Ivan Sommariva e i Pan Meino

Sono veramente deliziosi.

I Pan Meino di San Giorgio

Ho recuperato la ricetta  da La Cucina Lombarda di Alessandro Molinari Pradelli.
Eccovela.
Con la farina di granturco paiono proprio una versione dolce dei nostri migliaccetti di scagnuozzo.
E buon San Giorgio.

Ingredienti:

g 150 di farina bianca
g 150 di farina gialla, fine
g 100 di farina gialla, a grana grossa
g 125 di burro
g 200 di zucchero
g 20 di lievito di birra
3 uova
2 cucchiai di fiori di sambuco (in erboristeria dicesi panigada)
un goccio di latte
burro, per ungere lo stampo
farina, per infarinare lo stampo
zucchero vanigliato
sale

Procedimento:

In una tazza sciogliete nell’acqua tiepida il lievito frantumato.
A parte, in una ciotola ampia setacciate le farine e mescolatele assieme; poi aggiungete il sale, lo zucchero, circa la metà dei fiori di sambuco, il burro ammorbidito, le uova e il lievito. Dopo aver amalgamato il tutto (se necessario utilizzate anche un goccio di latte) formatene una palla e lasciatela riposare (lievitare) per alcune ore, coperta da un canovaccio.
Intanto imburrate e sfarinate una placca da forno, poi, una dopo l’altra collocate in bell’ordine, distanziati, dischetti di pasta di circa 8 cm di diametro; spolverizzateli con lo zucchero a velo e i rimanenti fiori di sambuco, quindi metteteli in forno (già caldo a 180°) per circa mezz’ora.
Toglieteli dal calore, e serviteli tiepidi o freddi.

3 Commenti

  1. E’ stato un piacere averla conosciuta,
    Ma che bella sorpresa, :D
    e quanti complimenti… GRAZIE GRAZIE GRAZIE !!!
    A PRESTO, Ivan e Fam.Sommariva.

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