Guida | Le migliori trattorie del Cilento. 40 indirizzi! SEMPRE AGGIORNATA!
Il Cilento è una subregione della Campania compresa tra Paestum e Sapri, proprio ai confini con la Lucania. Un territorio enorme, dove la natura è davvero selvaggia, popolato da meno di centomila persone, svenato dall’emigrazione, nel quale si sono conservate forti le tradizioni rurali e il ritmo lento, lentissimo, del fare quotidiano. L’esatto opposto di Napoli:-)
Proprio al ritmo lento, lentissimo, cioè alla filosofia di vita del «cuoncio cuoncio» cilentano ho dedicato il mio ultimo libro, Il Metodo Cilento.
La mia famiglia paterna è cilentana, ho unacasa di famiglia da quasi duecento anni nel cuore antico di Vallo della Lucania e ovviamente è qui la mia coperta di Linus. Qui riposano i miei genitori, i miei nonni, i miei avi.
Anche se non ci sto tutto il tempo che vorrei. Meglio, me lo godo di più e ne apprezzo il valore grazie al distacco, come avviene nell’amore, perché la lontananza ti ricorda quello che perdi, non quello che hai.
Dal mare lungo cento chilomentri ai monti più alti della Campania (Cervati) il fascino di una terra quasi vergine, un tesoro di biodiversità unico. Qui è bello trascorrere le vacanze estive e nel corso di questi anni abbiamo spesso parlato delle trattorie che da sempre sono qui al lavoro. In fondo, il Cilento ha un solo vero ristorante inserito nel circuito delle guide Il Ghiottone di Maria Rina a Policastro.
Per il resto, vi potete sfiziare in questi quasi 40 posti che vi segnaliamo, a cominciare dalle prime opportunità di mangiare all’aperto che ci sonsente la bella stagione. Qui dove Ancel Keys coniò il termine “Dieta Mediterranea“. E dove le distanze sono enormi.
Cliccate sui nomi e trovate tutto quello che vi può interessare.
La tana della Sirena, Montecorice
https://www.lucianopignataro.it/a/pioppi-la-caupona-bistrot/187282/
Il Rosso e il Mare ad Acciaroli
Al Frantoio a San Mauro Cilento
Antica Forgia a Monte Cicerale
Rifugio Rosolea Monte Gelbison
Le Cocole a Moio della Civitella
Da Zia Addolorata a Torre Orsaia
Zi Filumena a Caselle in Pittari
La Piazzetta a Valle dell’Angelo
La Cantina del Marchese a Marina di Camerota
La Taverna de Mozzo a Marina di Camerota
Ristorante La scogliera ad Ascea
Iumara Cibo e Ospitalità a Omignano Cilento
69 Commenti
I commenti sono chiusi.
Consiglio LA FONTANA DEI MONACI !!!!OORRIA CILENTO SALERNO
in questo elenco c’è di tutto ( buone , meno buone , scadenti) , non è una selezione delle migliori trattorie del cilento. Per attribuire il termine “Migliore” devono verificarsi contemporaneamente diverse condizioni : qualità , prezzo prodotti , qualità servizio, qualità ambienti , cortesia , tradizione (vera) , provenienza certa dei prodotti , competenze ed esperienza certificate. Spessissimo la qualità di molte trattorie decade miseramente quando aumenta la clientela ( es. d’estate ) e non si ha il coraggio ( e qui capisco il fattore economico) di rifiutare delle prenotazioni perchè non si è in grado di garantire un servizio adeguato. Il turismo gastronomico è ancora un buon “affare” ma quanti dilettanti operano in questo campo?
Condivido il ragionamento, questo è un elenco di 40 trattorie e ristoranti in area cilentana e sicuramente ne esistono altrettanti se non di più dove si può mangiare meglio, fermo restando che il gusto è un fatto soggettivo e non oggettivo e ciò che piace a me può non piacere ad altri. E in fine no va dimenticato che queste “proposte” hanno sempre alle spalle un celato messaggio di natura commerciale perché vengano pubblicizzate su certi canali.
da Ersilia a Perito
Li ho visitati tutti tranne uno in cui volevo andare lunedì scorso ma era chiuso…In molti di questi sono stato benissimo,di alcuni sono amico dei proprietari,di un paio ho un brutto ricordo…..uno mi è rimasto nel cuore…..ma il cibo c entra solo parte….oltre 15 anni fa….li capii che un buon piatto,la donna che ami e un servizio di sala che ti coccola,possono farti stare di un bene che non credevo possibile.
OTTIMI suggerimenti! Personalmente, negli anni, le ho visitate quasi tutte e per quelle poche che mancano provvederò. Ognuna di loro ha UNA sua PARTICOLARE storia che DEVI conoscere, poi da cliente diventi UNO di casa. QUESTO è il BELLO del Cilento SE sai … cercare
Si fa di tutta l’erba un fascio… alcune sono delle bettole altri dei ristoranti di tutto rispetto… da cilentano non trovo la guida da consigliare a chi vuole scoprire il territorio… le solite marchette… peccato, c’è decisamente altro e di meglio, solo che si lascia spazio sempre ai solti noti e le solite facce… così accade per ristoranti, prodotti tipici e viticoltori… c’è altro di decisamente migliore a quello di cui si parla….
Ogni lista suscita critiche. Ma al di là di considerazioni decisamente sintomo di arretramento inviterei i ristoratori non citati a presentarsi e ai clienti di indicare nomi e cognomi di locali che a loro giudizio mancano.
Il resto è fuffa
Tarallucci e Vino Trattoria Vineria Via Armando Diaz, 96, 84059 Marina di Camerota, Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Piccola trattoria Marinara..
Invito la sig.ra Rachele a indicare i locali che vale la pena visitare, quelli della guida e quelli che conosce lei.Senza polemiche e con lo spirito di chi vuole passare 15 giorni sereni in terra cilentana.Grazie.
Concordo….chi critica senza offrire alternative valide ed eventualmente contestabili,è solo il solito meschino distruttivo.
Isca delle donne Palinuro
Cantina Carlino e S. Cristoforo di Ispani. Vera osteria di cucina tradizionale cilentana. Ma locali tipo La Cantinella del Mare sono da considerare osteria o ristorante gourmet?
mi permetto di ricordarti questo tuo articolo
Country House “Araba Phoenix ” Castellabate
Gli spazi immensi del Cilento consentono la realizzazione dei sogni, quelli dei protagonisti dell’agricoltura ecompatibile che qui riescono a trovare il giusto equilibrio tra il loro ritmo mentale e quello della natura. La sensazione di essere in armonia è un lungo processo hegeliano che parte dall’essere questa condizione stato di incoscienza contadina per diversi millenni, dalla sua rottura e dal rifiuto della condizione di animali da soma senza dignità e cittadinanza, dal recupero di questo rapporto dopo il trauma dell’esagerazione, della nullità, dei ritmi urbani nei quali l’individuo corre per realizzarsi salvo poi accorgersi di essersi perso.
Improvvisamente allora il tempo si dilata nel momento in cui si si rapporta nuovamente con le stagioni e la luce del giorno e si torna padroni di se stessi. E’ questo il percorso interiore dei protagonisti della rinascita agricola del Parco.
Come Gabriella Materazzi immersa nella proprietà di famiglia a pochi chilometri dal mare cilentano di Castellabate: 14 ettari di olivi secolari, fichi bianchi del cilento, piccola vigna, ortaggi, frutta.
Un tempo la proprietà era immensa, quella dei baroni De Materazzi. Sino a quando il bisnonno fu rapito dai briganti che chiesero un alto riscatto in oro, e parte delle terre dovettero essere alienate. Poi la frammentazione ereditaria.
Ma 14 ettari non sono pochi e Gabriella conduce l’azienda sua e quella della sorella Eugenia. Grazie all’ospitalità è possibile adesso fare reddito e, dunque, coltivare con passione senza subire umiliazioni dai mercanti.
Attualmente al centro della proprietà ci sono due fabbricati ben ristrutturati e dotati di ogni comfort con la saggia decisione eliminare la televisione.
Dal vostro punto di vista venite qui, immersi nella campagna condotta con il metodo della lotta integrata (la vicinanza del mare rende impossibile il biologico per gli olivi): fate un po’ di mare e poi vi rifugiate al fresco.
Ma non solo: perché Gabriella con tutta la famiglia coltiva il piacere della cucina, una esplosione di piatti tradizionali come la cicciola (altrimenti sul territorio cilentana detta cicciata, zuppa di legumi e cereali di origine greca dal significato votivo) e più in generale mediterranei
Noi, giusto per farvi un esempio, abbiamo fatto un bel percorso in perfetto Cilento life style con salumi e formaggi del territorio, peperoncini verdi saltati in padella, cicciola, melenzane ‘mbuttunate con il pecorino, spaghetti con i peperoni, pollo (quello che ha usato le zampe per camminare) alla cacciatora con patate, polpette di pane e formaggio fritte. Volendo ci sarebbe stata la pasta con la ‘nduja ma ci siamo fermati. La mattina colazioni con conserve proprie e buon pane cotto al legna, la sera l’atmosfera è molto suggestiva con il giardino illuminato e il cielo ricco di stelle perché l’inquinamento ottico è pari a quello acustico o dell’aria: zero. Torneremo a fine agosto per le tagliatelle con i fichi.
Il Paisà di Agnone è un gioiello di cucina rispettosa dei sapori e dei profumi genuini dalla freschezza garantita. Altro fiore all’occhiello è la cucina di Villa Mare Luna a Pollica
Aggiungerei U Vuttaro a Trentinara che merita sicuramente.
Ciao a tutti! nel Cilento ci sono tanti altri posti in cui si mangia bene. Io prediligo le trattorie a conduzione familiare dove i proprietari sono anche produttori.
Per menu a base di pesce consiglio da Pepè a Marina di Camerota mentre per i sapori della tradizione contadina cilentana La Trattoria del Principe a Vallo della Lucania dove il formaggio è proprio quello tradizionale di capra e la pasta fatta a mano.
Arco vecchio a Cicerale
c’è già
mi permetto di segnalare le “Antiche Mura” a Trentinara di Giuseppe Marino, la particolarità di un ristorante a base di pesc e in montagna… Ottimo!!!
La tartana ad acciaroli
Concordo. Il mio preferito ad Acciaroli .
credo che nel Cilento si cucini bene quasi dappertutto. Ciò che invece va migliorato attraverso corsi di educazione alimentare e rifornimenti attraverso i Gruppi d’ acquisto solidale è l’ uso di prodotti genuini, ad iniziare dall’ olio extra vergine di oliva, che pochi usano anche per i fritti.
Caro Luciano, perchè non fare delle iniziative di sensibilizzazione in tal senso per i ristoratori ?
Pasquale ó Milord a Mercato Cilento frazione di Perdifumo.Fusilli al ragù di castrato.
La valle del mulino a montecorice
L’ Occhiano a Felitto, fusilli fatti in casa, materia prima non Km ma metri 0, rapporto qualita’/prezzo commovente!!
Le considerazioni non sono mai sintomo di arretramento.
Anzi il dialogo e il confronto aiutano a progredire… e il resto non è fuffa solo perchè non rientra in una guida…
In questo elenco ci sono ristoranti rispettabilissimi e di assoluta qualità, altri forse lo sono un pò meno.
Ma chi li conosce lo sa già, per chi ci andrà seguendo le indicazioni toccherà scoprirlo.
Senza polemiche non suggerisco altri posti per mera pubblicità.
Gentile Rachele, questo è un blog, ossia un sito di scambio di informazioni. Proporre delle critiche, anche in maniera violenta (ha usato l’espressione marchette), se non è seguito da consigli su altri posti, a cosa serve?Lei, giustamente dice che il dialogo aiuta a progredire, ma dialogare significa, rispondere, proporre alternative, non dire non capite niente perchè mettete sempre i soliti posti. Vede, io che scrivo su questo blog cerco sempre di scoprire posti nuovi, e in zone dove nel periodo in cui scrivo ci possono andare le persone. Ieri sono stato in un locale di Ascea di cui a brevissimo scriverò, e non sta su nessuna guida. Lei, che sembra conoscere locali validi cilentani perchè non ce li dice?Non è pubblicità, ma confronto dialettico sul tema dei locali cilentani da provare.Attendo segnalazioni :-)
Caro Marco io ti conosco da molto e nn t ricordo in certe vesti,ma si sa che poi ognuno di noi riesce a prendere solo il peggio di chi ci è vicino,è la nostra indole umana. ..
Alex puoi essere più preciso anche in privato iniziandomi a dire chi sei e quale è la mia colpa?mia mail [email protected] grazie
Io se posso consiglierei “cafè al dente” a Casal velino da provare per la semplicità e qualità dei piatti!
hotel Eden di Mario e Arturo Matarazzo , via San Pietro S. Maria di Castellabate (Sa),
cucina casalinga e mediterranea .0974.960948
forse, hai trascurato il “vecchio Casale” di Vatolla perché non ci sei mai stato a gustare i veri piatti cilentani e i veri dolci tradizionali. Vi invitiamo a farvi gustare un tipico piatto con la cipolla Vatollese i giorni 1 e 2 agosto in piazza G.B.VICO.
ma sono tanti posti e tanti i consigli che si possono dare…….siamo solo spinti dall’amore per questa terra e per chi ci si impegna con il lavoro. Il bello di queste segnalazioni è che fanno discutere, sorridere, provare….chi ne scrive lo fa per disinteressata voglia di condividere……
Segnalo “il cefalo” ad Ogliastro marina.
Antipasti e dolci veramente notevoli. Ottimi i piatti di pesce. Buona la carta dei vini e degli alcolici. Da menzionare l’accoglienza efficiente e cortese, e, non ultima, la terrazza sul mare, tranquilla e incantevole cornice serale per la cena estiva
Gentile Signor Pignataro,
mi permetto di segnalarle un’altra chicca del Cilento ancora poco conosciuta: La locanda del barone a Torraca.
L’aspettiamo per provare la nostra cucina o meglio la cucina dei nostri nonni in un’atmosfera d’altri tempi…
L’ARCO VECCHIO NON C’E’ http://osteriaarcovecchio.wix.com/arcovecchio
D’accordissimo con alcune segnalazioni: Paisà ad Agnone è veramente una perla unica! Ma altri locali della lista li ho trovati invece decisamente scadenti: è il caso di Terra Mia, a Torchiara, dove la maggior parte dei piatti assaggiati era addirittura non commestibile (primi untissimi e carni più che coriacee).
Segnalerei anche da Franco, ad Ascea Marina: nessun lampo di originalità, ma una solidissima cucina di pesce!
Perbacco…uno dei luoghi più ostili dell’emisfero…preparatevi ad esser trattati come dei disturbatori/ospiti non graditi dal saccente padrone di casa…
Riflessione corretta. Bravo, l’unico che ha detto la verità.
E Nn dimentichiamo a mare – ristoro il pozzallo della famiglia. marchese di lentiscosa
Ho dimeticato di dirvi che di trova sulla spiaggia de pozzallo a Marina di Cametota e si raggiunge a piedi o in barca. Nesta una gita .
Le Taverne di Ernestina Amendola ad Acciaroli,la migliore cucina Cilentana in assoluto!
Non vedere nell’elenco Corbella mi sorprende, visto che fà la vera cucina della Dieta mediterranea cilentana.
Corbella è la luce dei nostri occhi ma qui si parla di trattorie e osterie, non di agriturismo
Pensavo a rianata a vasulata a Camerota, ma non so come sil ora, ci manco da qualche anno.
le antiche mura di peppe marino a trentinara…… chiusulelle a eredita…… la civetta ad Agropoli (verso Ogliastro)…….
Gentile Luciano,
Sono stato in molti dei posti da lei citati negli ultimi.. 20 anni.. della genuinita iniziale, della convivialita, delle antiche tradizioni gastronomiche resta ben poco. Tanta improvvisazione. Il cliente spesso viene visto come un pollo da spennare. Evitate assolutamente di andare in questi posti durante le settimane centrali di agosto.
Sarebbe interessante conoscere le osterie e ristoranti con una tradizione legata alla marineria, al pesce. A mio parere un po scarsa in quella zona.
Caffè’ al dente Casalvelino
La Campagnola sulla Statale a Laureana Cilento tra Santa Maria di Castellabate ed Agropoli.
La locanda del barone a torraca
Anche io segnalo la Locanda del Barone di Torraca
Vorrei sapere cosa hanno mangiato con 25 euro da il rosso ed il mare ad Acciaroli,penso una Bruschetta al profumo di mare ed una bottiglia d’acqua al massimo,per carità non scrivete cose ingannevoli.
In questo elenco di trattorie cilentane, credo che il non aver citato Lu Vottaro di Trentinara, sia una mera dimenticanza…
la vecchia cascina marina di camerota dove tradizione carne e pesce si incontrano
Lista TOP: mi permetto di segnalarle Suscettibile nel comune di Pollica (a memoria recesinto anche dal vostro blog)
Saluti e grazie, uno dei migliori blog in Italia sul tema.
Tommaso
Mancano Diabasis ad Ascea e Street stritt a casalvalino , i moresani ad casalvelino……..attualmente tra le prime 5tavole del cilento per qualità prezzo, per me.
@Marco Contursi: quanto al Diabasis stiamo provvedendo in tempo reale, post in costruzione, il termine dei lavori è previsto prima dell’arrivo di Italo a Milano
Marco t’aggio fatto cunsulà addò Diabasis……
Sono stato ieri sera al ristorante dell’Hotel Sgroi, segnalato in questo articolo.Non discuto il fascino del luogo, ma l’esperienza del ristorante è da dimenticare. Ho riletto il vostro articolo ed è relativo ad una visita di alcuni anni fa. Allora non dite che la guida è aggiornata….!
Sono un appassionato di cucina, oltre ad essere un sommelier e conosco abbastanza bene la zona frequentandola già da diversi anni. Posso quindi confermare che quasi tutte le migliori osterie della zona sono presenti nella guida ma mi permetto di segnalarne 2 che per qualità delle materie prime utilizzate (quasi tutte provenienti dalla loro fattoria) e tecniche di cucina meritano sicuramente maggiore considerazione.
Una è OSTERIA TANCREDI di Caselle in Pittari (la mia preferita in tutto il territorio) e l’altra è LA TIMPA DEL CUCCO a Rovcagloriosa.
Kappa a San Marco di Castellabate c’è ancora? Al di là del nome forse poco suggestivo, faceva (spero faccia) un’ottima cucina da trattoria.
Suggerisco anche Cantina Lamadè a Pisciotta! una pasta con grani antichi cilentani strepitosa!
Manca Sapri.Come mai?
Vi segnalo che il Ristorante Luisa San Felice a Laureana Cilento è chiuso dal 2018 ed è attualmente chiuso. Verificate voi stessi telefonicamente (l’hotel Sgroi che lo gestiva è tuttora attivo). Sarebbe forse il caso di togliere la recensione dall’elenco.
Vi segnalo un ristorante di nuova apertura (1 anno) a Montecorice dove ho mangiato veramente bene e ha una cantina non banale: Squasaria Via Ariola 7 84060 – Montecorice (SA). 331 219 3249 | [email protected] http://www.squasaria.it
Vi invito a provare i piatti del Kairos,ci sono stato e secondo il mio parere,merita di essere menzionato…
Sarebbe il caso di inserire qualcosa di nuovo dopo circa 10 anni dalla prima pubblicazione è cambiato ben poco.Locanda vecchio stampo potrebbe essere la Passolara ad Agnone Cilento, una menzione potrebbe meritarla la ristopescheria da Paolo a San Marco di Castellabate, una gemma potrebbe essere l’home restaurant Cilè a San Mauro Cilento.Ai critici il compito adesso di giudicare se degne di essere inserite nella lista.