Apidea, il miele delle Colline salernitane
di Francesca Faratro
“Quando spariranno le api, all’umanità resteranno quattro anni di vita”, questa la frase di Albert Einstein ma anche il leitmotiv di Vincenzo Coppola, apicoltore che sin dall’età adolescenziale, ha abbandonato la spensieratezza e l’università, per dedicarsi completamente alle api, un insetto per lui, a dir poco perfetto.
Il suo è un mestiere sempre più raro e difficile da svolgere ma nonostante tutto, prova sicuramente l’amore che ci mette nel farlo, alla sua giovane età ci crede ancora, trasmettendo tutto l’anno l’attenzione non solo sulla produzione del miele ma anche nella vendita e nella consulenza.
Ne sa tante: dalla vita dell’ape regina che arriva sino ai quattro anni a quella delle operarie, limitata ai 72 giorni -una vera e propria catena gerarchica con annessa elezione per un sistema di organizzazione perfetto.
Basti pensare che per la scelta dell’ape regina vengono selezionate solo quattro uova: solo una, schiudendosi, concederà alla regina di capeggiare nell’alveare.
Quella di Vincenzo è un’apicoltura nomade dove le api vengono spostate sulle varie fioriture: in inverno fino ai primi di maggio in Cilento, nella natura incontaminata, lontana dallo smog ma vicina alla salsedine e alla vegetazione.
In inverno ci si sposta poi sulle fioriture di montagna, principalmente per la produzione del miele di castagno, volto a territori montuosi e collinari, scelta perfetta è l’Irpinia.
Dopo la produzione del prezioso liquido dorato, il lavoro avviene in laboratorio, sito a Castel San Giorgio, un luogo che profuma di “dolce” e suddiviso in due aree: davanti si custodisce un punto vendita nato da solo pochi anni, dove vengono venduti i mieli e tutti i derivati apistici come propoli, pollini e golosità tutte da mangiare con il cucchiaio mentre sul retro, i fusti colmi con un bel rubinetto dal quale attingere miele!
Apidea è il nome dell’azienda e a trionfare è il miele grezzo, quello che per tutti può essere riconosciuto come quello che facilmente cristallizza, a dimostrazione di un prodotto non pastorizzato ma sano e naturale.
Le tipologie variano di anno in anno ed i base alle fioriture con novità che sorprendono, un po’ come il buon vino.
Sei quelli prodotti negli ultimi mesi: millefiori, eucalipto, melata, castagno e acacia.
Ognuno con un sapore diverso, dalle sfumature cromatiche che cambiano e dai sentori nettamente differenti fra loro.
Ad ogni lotto il suo carattere, i suoi profumi ed i suoi colori.
E da buon esperto, Vincenzo ci conduce in un insolito tour di dolcezze, alla scoperta delle diverse declinazioni di…miele!
- Acacia: ricavato dalla fioritura estiva di Robinia pseudoacacia, sita al di sopra dei 600 mt. s.l.m. e più precisamente nella zona di Forio nell’avellinese. Il sapore è il più delicato fra tutti, molto ricercato ed indicato come dolcificante poiché non altera i sapori. Molto utilizzato dai bambini, è ricco di fruttosio, non cristallizza ed è considerato un blando lassativo. Il colore è chiarissimo, con accenni di giallo ma predominato da una nota dolce.
- Millefiori: derivato dalla fioritura di specie diverse, questo miele cambia sia di colore che si sapore non solo di anno in anno ma anche per lotto, in base alle zone di produzione. Dal colore più vivo e dai sentori accentuati di frutta e fiori, ha una dolcezza media ed una buona persistenza e fra tutti, è sicuramente il più consumato.
- Eucalipto: ottenuto dal nettare che le api raccolgono proprio dall’albero di eucalipto, è un miele dalle grandi proprietà terapeutiche per il sistema respiratorio. Dal colore ambrato, è caratterizzato da profumi animali, da quelli di fieno mentre sul finale al palato c’è il caramello ed una lieve nota balsamica.
- Castagno: dalla fioritura estiva di Castanea sativa, è ricco di Sali minerali e fruttosio. Raccomandabile nei casi di cattiva circolazione, anemia, affaticamento e affezioni del sistema respiratorio, il miele di castagno ha un colore bruno ed è contraddistinto da un sapore quasi amaro ma persistente ed intenso. Chiari i sentori del sottobosco e della frutta secca.
- Melata: il più scuro fra tutti, la melata di bosco è raccolta dalle api sul tronco e sulle foglie delle piante. Il sapore è intenso e accomunabile allo zucchero caramellato. Consigliato agli sportivi, agli anziani e ai giovani in fase di crescita, ha note di frutta secca, di fichi essiccati e di uva passa.
Dopo tanti cucchiaini di dolcezza, non passa però la voglia di golosità e dulcis in fundo, le “bombette”, barattolini contenenti la sinfonia della frutta secca immersa nel miele con nocciole, noci e mandorle, un abbinamento da mangiare direttamente con le dita.
Per i più piccini, anche la pappa reale, quella da utilizzare per il benessere del corpo e per la cura dell’inappetenza; per lo stesso effetto curativo e mille benefici, anche il polline, da gustare nelle bevande calde ed anche nello yogurt.
Per gli amanti del miele, di questo mondo goloso e speciale, dolce ma anche salutare, Apidea confeziona bomboniere, cadeaux e scatole, impreziosite dalla fantasia e dalla bravura di Gaia la quale, insieme a suo marito Vincenzo, sicuramente vi faranno amare i loro prodotti, tanto da scaturire la fatidica prova cucchiaino prima di uscire dallo store!
Apidea
Via Antonio della Monica, 19
Castel San Giorgio – 84083 – (SA)
Cell. 347 280 216
[email protected]
www.apidea.eu
Un commento
I commenti sono chiusi.
Complimenti!