Masseria Piccirillo: il cuore del Pallagrello, Giovanni da Bordeaux a Caiazzo


Bottiglie Prima Gioia, Masseria Piccirillo

Bottiglie Prima Gioia, Masseria Piccirillo

di Tonia Credendino

Un dolce sabato di marzo tra le colline caiatine

Tra le dolci colline caiatine, in una mattina di marzo che profumava di primavera, il viaggio alla scoperta della Masseria Piccirillo ha avuto inizio. L’aria fresca e delicata accarezzava la campagna, ancora timida nel risveglio dopo l’inverno, mentre il sole illuminava i filari con una luce morbida e dorata.

Con Luciano Pignataro al mio fianco, ho raggiunto Giovanni Piccirillo nella sua meravigliosa masseria di famiglia, un luogo in cui tradizione e innovazione si fondono in un equilibrio perfetto.

Ad accoglierci, oltre alla famiglia, c’erano le oche guardiane, che con la loro verve canora ci hanno dato il benvenuto, insieme alle caprette che scorrazzavano libere. Qui l’ospitalità è un valore sacro. Mamma Giovanna e Maddalena, fidanzata di Giovanni, con la loro gentilezza e discrezione, ci hanno fatto sentire a casa.

Masseria Piccirillo - il cuore del Pallagrello tra tradizione e innovazione

Masseria Piccirillo – il cuore del Pallagrello tra tradizione e innovazione

E poi c’era lui, Carmine Piccirillo, il cuore pulsante della masseria. Un uomo instancabile, con lo sguardo fiero di chi conosce ogni zolla della sua terra. Lo abbiamo trovato all’opera: ora con un metro in mano, ora con un pennello, sempre impegnato a perfezionare ogni dettaglio della sua amata masseria.

Masseria Piccirillo - il cuore del Pallagrello tra tradizione e innovazione

Masseria Piccirillo – il cuore del Pallagrello tra tradizione e innovazione

Ma Carmine è molto più di un vignaiolo esperto: è un padre e un nonno amorevole, un uomo che ha tramandato a Giovanni e alla sua famiglia il rispetto per il territorio, la dedizione al lavoro e il valore della tradizione.

Il viaggio di Giovanni: dalle radici alla scoperta del mondo

Giovanni Piccirillo è un giovane appassionato che, all’ombra del padre Carmine, ha deciso di approfondire il mondo della viticoltura con dedizione e sacrificio. Studiare, viaggiare e poi ancora studiare: le esperienze in Champagne e in Borgogna sono state fondamentali per la sua crescita, definendo le orme del suo presente.

Come tanti giovani che decidono di tornare a casa, Giovanni è stato attratto da una forza primordiale che lo ha riportato nella sua terra natia, per mettere a disposizione le conoscenze apprese in giro per il mondo.

La sua visione è chiara: preservare il territorio, innovare con rispetto e valorizzare i vitigni autoctoni, facendo sì che il Pallagrello, bianco e nero, e il Casavecchia trovino un posto d’onore nel panorama vitivinicolo italiano e internazionale.

Il terroir di Caiazzo è fondamentale, ed è per questo che Giovanni continua a studiarlo, a rispettarlo e a interpretarlo con il massimo rispetto.

Un’agricoltura Sostenibile: il biologico e la cura della terra

Alla Masseria Piccirillo, la sostenibilità non è solo un concetto astratto, ma una scelta quotidiana. L’azienda adotta un approccio biologico, rispettando i cicli naturali della terra e riducendo al minimo l’intervento dell’uomo per preservare l’equilibrio dell’ecosistema.

Masseria Piccirillo - il cuore del Pallagrello tra tradizione e innovazione

Masseria Piccirillo – il cuore del Pallagrello tra tradizione e innovazione

Un esempio virtuoso è l’utilizzo delle fave tra i filari, una pratica agricola antica ma di straordinaria efficacia. Queste leguminose non solo arricchiscono il suolo di azoto naturale, migliorandone la fertilità senza l’uso di fertilizzanti chimici, ma contribuiscono anche alla struttura del terreno, favorendo il drenaggio e proteggendo le viti dall’erosione. Inoltre, la loro presenza aiuta a mantenere la biodiversità, creando un ambiente sano e ospitale per insetti utili e microrganismi benefici.

Masseria Piccirillo - il cuore del Pallagrello tra tradizione e innovazione

Masseria Piccirillo – il cuore del Pallagrello tra tradizione e innovazione

Questo metodo di coltivazione non solo garantisce vini più autentici, che esprimono con purezza il terroir di Caiazzo, ma rappresenta anche un impegno concreto per il futuro, affinché le generazioni a venire possano continuare a godere di una terra fertile e rigogliosa.

Prima Gioia: il metodo classico da Pallagrello Bianco

Durante la nostra visita, Giovanni ci ha sorpreso con una degustazione esclusiva: una verticale di Prima Gioia, dalla primissima annata del 2014 fino alla più recente del 2022. Un’occasione unica per cogliere l’evoluzione di questo spumante straordinario nel corso degli anni e apprezzare la maturità e la complessità che il tempo ha saputo donargli.

Oltre ad ammirare la finezza delle annate più recenti, è stato sorprendente scoprire come le prime annate fossero ancora così fresche e vibranti, una beva distintiva che esprime al meglio il territorio di Caiazzo e la capacità del Pallagrello Bianco di evolvere nel bicchiere. Ogni annata ha svelato sfumature diverse: le più giovani si distinguono per una freschezza agrumata e una spiccata sapidità mentre le più vecchie hanno rivelato un’eleganza raffinata con note di pasticceria, mandorla e crosta di pane.

Degustare Prima Gioia in verticale è stato un viaggio nel tempo, un modo per comprendere come il Metodo Classico possa dare risultati straordinari anche con un vitigno autoctono come il Pallagrello Bianco. L’equilibrio tra acidità e struttura, il perlage fine ed elegante, la capacità di mantenere vivacità pur acquisendo complessità: tutto questo ha confermato la grandezza del progetto enologico di Giovanni e della sua famiglia.

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Masseria Piccirillo -Le annate di Spumante e i nuovi rossi di Giovanni Piccirillo

L’Eccellenza dei vini della Masseria Piccirillo

Abbiamo degustato anche altri vini della Masseria Piccirillo, come il Pallagrello Bianco Beati Colli 2023, un bianco dal carattere deciso con profumi di ginestra, biancospino e pompelmo, strutturato e persistente grazie all’affinamento su fecce fini, Arausta il Pallagrello Nero 2020, un rosso armonico ed equilibrato affinato tra tonneaux, barrique e acciaio, con note di frutti rossi maturi, violetta e spezie dolci, il Casavecchia I Calaia 2022, circa 2.000 annue, dal colore rosso intenso con riflessi violacei e profumi di frutti di bosco, violetta e leggere note di tabacco e fieno, un vitigno antico che, grazie al lavoro di Giovanni e della sua famiglia, sta vivendo una nuova rinascita.

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Masseria Piccirillo -Pallagrello e sushi del cafone

Abbiamo poi degustato Caiatì 2015 un Pallagrello Bianco in purezza di Fattoria Alois, un vino dal colore oro vivido e dal corpo pieno e strutturato, che si esprime con note agrumate di pompelmo e ananas maturo, miele di millefiori, erbette aromatiche, camomilla, curcuma, pepe bianco e gesso. Il sorso ricco, equilibrato e di grande piacevolezza, con una chiusura lunga dai rimandi erbacei, minerali e di miele, dimostrando l’incredibile capacità di evoluzione di questo vitigno.

Il gusto della tradizione: l’esperienza gastronomica

L’ospitalità della Masseria Piccirillo è qualcosa di raro e prezioso. Mamma Claudia e nonna Marisa preparano piatti della tradizione con ingredienti freschi dell’orto e del territorio.

Masseria Piccirillo - il cuore del Pallagrello tra tradizione e innovazione

Masseria Piccirillo -Le prelibatezze di Claudia e la mozzarella della Baronia

Abbiamo assaporato il salame con finocchietto, dal profumo intenso e dal gusto speziato, che si è sposato magnificamente con la freschezza del perlage dello spumante, le montanare di mamma Claudia, piccole frittelle dorate fuori e soffici dentro, arricchite da leggere patate che hanno esaltato la sapidità del vino, le olive caiazzane, carnose e dal sapore deciso, che hanno offerto un contrasto perfetto con l’eleganza dei vini degustati, e la ricotta stagionata, che ha amplificato le note di nocciola e crosta di pane delle annate più mature di Prima Gioia.

La vera sorpresa è stato il sushi cafone, il primo sushi realizzato con salumi e formaggi, un connubio perfetto tra la delicatezza del riso e la sapidità dei prodotti caseari e norcini del territorio, dimostrando come tradizione e innovazione possano convivere armoniosamente.

Il futuro di Masseria Piccirillo: uno sguardo avanti

La Masseria Piccirillo non è solo un’azienda agricola, ma un luogo dove territorio, famiglia e autenticità si intrecciano in una storia di passione e dedizione. Qui ogni gesto è guidato dall’amore per la terra, ogni scelta è fatta con rispetto per la tradizione e uno sguardo attento all’innovazione.

Giovanni Piccirillo e la sua famiglia non si limitano a produrre vino: custodiscono un’eredità che attraversa generazioni, trasformando il loro lavoro quotidiano in una missione. Il loro obiettivo non è solo valorizzare il Pallagrello e il Casavecchia, ma rendere questi vitigni simboli riconosciuti della qualità e della tipicità della Campania, portando il loro nome sempre più lontano, fino alle tavole degli appassionati e dei critici più esigenti.

Masseria Piccirillo - il cuore del Pallagrello tra tradizione e innovazione

Masseria Piccirillo – il cuore del Pallagrello tra tradizione e innovazione

Ma il futuro della Masseria Piccirillo non è fatto solo di vino. È un progetto di ospitalità, di esperienza, di condivisione. Un luogo in cui le persone possano immergersi nella bellezza del territorio, scoprire i segreti della vinificazione, assaporare piatti autentici preparati con ingredienti genuini e soprattutto sentirsi parte di una storia che continua a crescere.

C’è la voglia di sperimentare, di affinare ancora di più i metodi produttivi, di esplorare nuovi orizzonti senza mai perdere il legame con la terra. Ci sono sogni ancora da realizzare, vendemmie future da raccontare, calici da riempire di emozioni. Perché Masseria Piccirillo non è solo un nome, ma un’idea, un’identità che si rafforza anno dopo anno.

E mentre il sole tramonta sulle colline di Caiazzo, lasciando filtrare tra i filari gli ultimi bagliori dorati, ci portiamo via il ricordo di un luogo dove il passato incontra il futuro, dove ogni vendemmia è un nuovo capitolo e ogni sorso racchiude la magia di un territorio unico.

E noi, con un calice in mano, non vediamo l’ora di scoprire il prossimo capitolo di questa straordinaria avventura.

Masseria Piccirillo

via Carpineto 4 – Caiazzo (CE)

0823 862886

masseria.piccirillo@virgilio.it

 

Un commento

  1. Bellissimo post che invita al viaggio in questa primavera inoltrata con solo un piccolo dettaglio secondo me stonato ovvero @sushi cafone.Mi spiego.Interessante la realizzazione del piatto con prodotti aziendali ma facciamo uno sforzo in più e cambiamogli nome perché involontariamente tiriamo la volata agli amici giapponesi che per chi non lo sapesse stanno invadendo il mondo con la loro cucina e tra non molto,se non già avvenuto,il sushi sarà il cibo più conosciuto al mondo con buona pace della nostra amata pizza.Ad maiora e forza sempre CAMPANIA FELIX a suon di Pallagrello. FRANCESCO

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