Massa Lubrense, Relais Blu
Via Roncato, 60
Frazione Termini
Tel. 081.8789552
Sempre aperto.
In inverno chiuso lunedì
C’è una pubblicità incalzante che ricordate di sicuro, quella che magnifica un certo «nettare degli dei» sullo sfondo di scenari assolati e mozzafiato. Guardate bene la cucina abbagliante, il blu del mare, l’isola che affiora tra acqua e cielo. Ma sì, lo spot canterino è stato girato proprio qui, al Relais Blu di Massa Lubrense, frazione Termini. E dove se non qui potevano trovare questo incanto assoluto, questa terrazza vertiginosa che attraversa la curva dell’orizzonte dal Vesuvio a Capri, passando per Ischia, Procida e Ventotene? Ci sono luoghi dove la magia è nell’aria, il Relais è uno di questi. Superpremiato come «migliore novità dell’anno» da varie guide, gestito con giovanile baldanza e naturale simpatia da Antonino Acampora, assecondato nella sua naturale bellezza da uno staff che conta almeno due talenti. Uno locale, la sommelier più brava d’Italia Nicoletta Gargiulo. Uno di Amburgo, il magnifico Christoph Bob, 36 anni gagliardi di cui 5 trascorsi ai fornelli con Heinz Beck alla Pergola dell’Hilton, più varie puntate a Parigi con Ducasse al Plaza Athénée e a Villa Feltrinelli a Gargnano sul Garda. Incredibile che uno dei maggiori interpreti della cucina mediterranea sia tedesco d’origine (ma non di cultura). Irretito dalla bellezza del luogo, Bob ha sposato una ragazza di Vico e ha messo radici qui. E oggi, bisogna prenderne atto, pochi come lui possiedono tecnica e cuore in sintonia con l’essenza della nostra cucina. Un piatto come la parmigiana di astice con melanzane e pomodori San Marzano è praticamente perfetto. Così la triglia in crosta di pane su insalata di campo. E siamo appena agli antipasti. I pani di casa fragranti (superbo quello al salame), gli appetizer al cucchiaio, la cura del dettaglio, tutto è impeccabile. Sulla superlativa terrazza o agli immacolati tavoli interni, si gustano piatti che sono una piccola esperienza di vita. Manfredine ai pomodori verdi, formaggio di fossa e pepe malabar; spaghetti con ortiche e tartufi di mare; mezzi paccheri di Gragnano al ragù di ricciola; pasta integrale con cozze e zucchine. Bob azzarda la scommessa dell’agnello (in trilogia su caponata di verdure) e del piccione, con dadolata di ortaggi. E stravince anche qui. Mentre il filetto di ricciola con capperi, olive e pomodorini e la rana pescatrice in mantello di patate croccanti e marmellata di pomodori verdi è un trionfo di sapori di casa nostra. Tedesca anche la geniale pasticciera, Petra. Tra mousse al cioccolato e crostata di albicocche con gelato alla cannella, semifreddi al sesamo e gnocchi di ricotta con gelato alla nocciola ci si perde con voluttà. Superfluo aggiungere che la carta dei vini è eccellente. Questa sì che è Dolce Vita.
Santa Di Salvo
Il Mattino del 10 agosto 2008