Marianna D’Auria e i pomodori Dama sulla reggia Quisisana a Castellammare
Cosa fare quando la tua famiglia è legata alla terra da almeno cento anni e tu hai un diploma di ragioniera che ti assegna di questi tempi una vita, nel migliore dei casi, prevedibile e noiosa?
Semplice, reinventarsi il lavoro, anche perché parliamo di tre ettari sulla collina di Castellammare da dove si gode una vista spettacolare sul Golfo e il Vesuvio. Era l’orto di Re Ferdinando quando veniva alla Reggia Quisisana costruita per dar sfogo alla sua passione di cacciatore di quaglie, una fissa reale a cui Capri e la Costiera devono molto.
Marianna D’Auria è una trentenne figlia della sua generazione, single, tanta energia, aiutati che Dio ti aiuta, immancabili il tatuaggio e i ray ban da pilota in stile anni 70.
E così ha proposto al padre Dino, anche lui appassionato cacciatore come il Re Borbone, di riqualificare completamente la loro produzione di pomodori, lampadine e pendolino tipiche dell’area stabiese, trasformandoli ed etichettandoli.
Un successo, il marchio è Dama, acronimo del suo cognome e nome, e quest’anno si passa da quindicimila a trentamila piantine. La troviamo in piena raccolta con il padre, la mamma Maria e nonna Cardella (lo scagnanome che ha sin da piccola perché canta e non stai mai ferma), una roccia dall’alto dei suoi 86 anni, generazioni di ferro. E poi ha inserito anche qualche nido d’ape, proprio come ha fatto Peppino Fortunato di Contrada Salandra a Pozzuoli.
Tutto è armonioso, alberi da frutta, altri ortaggi, il terreno non trattato chimicamente viene diserbato solo a mano, come tutto qui. Insomma il barattolo spunta 2,5 euro, i pomodori freschi un euro, ma è tutto ancora molto sotto il suo valore potenziali.
Trentamila piantine farebbero sorridere qualsiasi industriale del pomodoro. Ma sono queste storie di piccoli artigiani che hanno riqualificato una materia prima che era completamente sputtanata sino a una decina di anni fa. Tante story-telling, si dice così adesso, piccole ma che messe insieme fanno massa, orientano, riescono a parlare alla platea dei social molto meglio di qualsiasi campagna pubblicitaria organizzata dal costoso studio di marketing con sede a Milano, ufficio a Londra e conto in banca alle Bermuda.
Il rilancio in corso del reddito in campagna e il ritorno dei giovani alla terra è impreziosito da queste piccole grandi storie, magari fuori dagli algoritmi di Google, ma non per questo meno importanti.
Pomodori Dama a Castellammare
Via degli Ippocastani, 4
Tel. 334.8327242
www.damafoodquisisana.com
2 Commenti
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questa di Marianna, come tante storie tutte da scoprire di piccoli artigiani della terra con forte caratterizzazione familiare e la presenza nuova, come per Marianna, o dei giovani che in queste realtà ci sono rimasti per scelta. vi ricordate della giovane Teresa, la nipote di nonna Teresa che nel 1902 aprì una piccola trattoria nell’allora campagna del Vomero a Napoli, oggi via Kerbaker? ebbene Teresa con tanto di laurea in letteratura, ha deciso subito, è rimasta con mamma e papà a gestire i 9, si nove, tavoli della trattoria di famiglia. Papà Luigi ha comprato un terreno a Sessa Aurunca e da lì porta vino, olio, pomodori, ortaggi e frutta. Polpette, genovese e cotolette di provola di Teresa sono imperdibili! trovate la storia qui nel blog. auguro a Marianna e mi pare le premesse ci siano tutte, di andare avanti con la stessa passione, determinazione e amore per la qualità, inserita in un fantastico quadro familiare, quanto mi piacerebbe ascoltare nonna Cardella cantare! ad maiora Marianna :) spero di riuscire a venire a vedere il vostro miracolo agricolo.
Salve signora Giulia, sono Marianna e ho letto ora il suo messaggio. La ringrazio dei complimenti e la mia storia e’ molto simile alla giovane Teresa. Ho iniziato con un pomodoro, quello che è stato dei miei antenati, di mio nonno, di mio padre ed ora io che nel mio piccolo cerco di valorizzare la figura del contadino, per me indispensabile perche’ sono cresciuta a pane, pomodoro e melanzane sott’olio, con i profumi genuini che invadono la casa e che Nonna Cardella ci regala ancora. Il mio mondo è a Quisisana e li’ mi troverete, tra i filari di pomodori e i colori dei futteti. Buona giornata!